Simbolo del grande stivale, sinonimo di buona compagnia e ingrediente fondamentale nella dieta mediterranea, la pasta italiana è famosa in tutto il mondo per la sua bontà e genuinità. Oggi scopriamo insieme alcuni fatti storici e curiosi sulla nostra amata pasta che forse ancora non conoscete.

Quali origini ha la pasta italiana? Un po’ di storia
Esiste un documento risalente al 1154 dove il geografo Al-Idrin descrive il Triyha, un cibo in forma di fili a base di farina, confezionato a Palermo. Sta parlando degli spaghetti, il tipo di pasta preferita da molti che, a quanto pare, sarebbe stata introdotta in Italia dagli arabi. Sebbene questo sia il documento più antico in merito, la sua testimonianza ci fa comprendere solo che alla metà del dodicesimo secolo la pasta era già diffusa nel Sud Italia però non sappiamo, con precisione, da quanto tempo lo fosse.
La pasta italiana ha una sua festa: il 21 ottobre!
Così amata, così famosa, simbolo dell’Italia in tutto il mondo tanto da avere una propria festa mondiale: il World Pasta Day che ricade, ogni anno, il 21 ottobre. In onore della pasta italiana, durante questa giornata vengono organizzare feste e fiere per celebrare questo cibo ma anche per sensibilizzare i partecipanti su un’alimentazione più sana che, di conseguenza, ha un impatto ambientale più sostenibile per il nostro pianeta.

Il Pastafarianesimo, culto ispirato alla pasta italiana
Amarla è quasi scontato, eppure c’è anche chi “adora” la pasta e ha deciso di farne un vero e proprio culto. Fondato dal Bobby Henderson, il Pastafarianesimo è una religione parodistica nata come forma di protesta contro la decisione del consiglio per l’istruzione del Kansas di sostituire, nei corsi di scienze, le teorie dell’evoluzionismo con quelle del creazionismo. Sebbene possa piacere o meno, non si può negare l’originalità del loro simbolo: una creatura con lunghi tentacoli di spaghetti chiamata “Prodigioso Spaghetto Volante”, con due polpette al posto degli occhi.
La pasta italiana nel mondo: le ricette più amate
Tra le versioni della pasta più amate al mondo, la prima deve la sua fama al famoso cartone animato “Lilly e il Vagabondo” – di cui, recentemente, è stato prodotto un live-action: stiamo parlando degli spaghetti con le polpette al sugo. Che squisitezza!

Se parliamo delle ricette a base di pasta più amate al mondo, impossibile non citare lei: la carbonara! Secondo l’Accademia Italiana della Cucina, questo piatto detiene il primato di ricetta “più falsificata” al mondo. Passi la sostituzione del guanciale con la pancetta (in mancanza di disponibilità) ma l’uovo a mo’ di frittata è inammissibile. Un ottimo consiglio da parte degli esperti è quello di mescolare l’uovo crudo con il pecorino e poi aggiungervi la pasta che, con il suo calore, cuocerà l’uovo quanto basta. Provare per credere!

Nel 2016 è stato eletto il piatto più cool dal New York Magazine: stiamo parlando della pasta cacio e pepe. All’apparenza un piatto semplice ma non è da tutti riuscire a fare quella prelibata cremina che lo contraddistingue. Il segreto? Utilizzare l’acqua di cottura perché l’amido rilasciato dalla pasta aiuterà a formare la deliziosa crema.

Storia di alcuni nomi della pasta italiana
Avete mai pensato all’origine dei nomi della pasta italiana? Alcuni derivano dagli strumenti utilizzati per farla, come le penne o i rigatoni. Altri, invece, hanno storie più interessanti, come ad esempio le reginette. Piatte al centro e ondulate sui lati, riportano alla mente i movimenti arricciati dei merletti degli abiti di Margherita e Mafalda di Savoia. Ed ecco, perché, furono chiamate reginette.
Una storia un po’ più cruda, invece, quella che riguarda gli strozzapreti, creati in un’epoca durante la quale c’era un’imponente tassazione ecclesiastica sulla popolazione. Quindi, la volontà dei più era quella di porre fine alla vita di questi preti, che trovavano il loro massimo piacere nel mangiare. Ecco perché nacque questo formato di pasta, più difficile da mandare giù rispetto agli altri, ed ecco perché si chiama così.
La pasta italiana è un piacere a cui nessuno può rinunciare ed è così versatile da adattarsi ai gusti di tutti, quindi, buon appetito!