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Scopri quali sono i migliori aperitivi italiani, città per città

L’Italia è la patria dell’aperitivo: ritrovarsi con gli amici a sorseggiare cocktail e gustare stuzzichini è una tradizione tutta italiana, così come sono originari della penisola i drink più famosi per gli aperitivi italiani

L’usanza di servire una bevanda alcolica prima dei pasti era già in auge nell’antica Roma per stimolare l’appetito, quello che invece conosciamo oggi come aperitivo nasce ufficialmente a Torino nel 1786. Antonio Benedetto Carpano, creò infatti un liquore pensato per essere consumato prima di mettersi a tavola: il Vermouth, che è tutt’ora la base dei drink più conosciuti. 

Ecco i migliori aperitivi italiani, città per città:

Aperol Spritz, Veneto

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Sicuramente uno dei cocktail attualmente più richiesti durante gli aperitivi italiani è l’Aperol Spritz. La sua creazione risale a inizio ‘800, tra Venezia e Padova, dall’usanza delle truppe dell’Impero austriaco di allungare i vini con acqua frizzante, dunque “spruzzare”. A questo metodo si pensò di unire l’Aperol, prodotto padovano, che conferisce allo Spritz il caratteristico gusto dolce-amaro.

Ricetta: 90 ml Prosecco – 60 ml Aperol – Splash di soda

Pirlo, Brescia

Questo cocktail, chiamato anche lo Spritz bresciano, non va assolutamente confuso con la versione veneziana; anzi, c’è chi addirittura dice che potrebbe essere il padre dello Spritz. Cosa certa è che il Pirlo è il simbolo degli aperitivi italiani nella provincia di Brescia. Il nome, di origine dialettale, significa “cadere” e sta ad indicare la caduta del vino bianco nel bitter. La differenza fondamentale con lo Spritz veneto è l’uso di vino bianco fermo invece del Prosecco.

Ricetta: 60 ml vino bianco fermo – 45 ml Aperol – Splash di soda

Mi-To, Milano e Torino

Il nome di questo drink si riferisce agli ingredienti che rappresentano le due città protagoniste: il Vermouth di Torino e il Campari di Milano. La sua preparazione è legata a due grandi nomi nell’ambito delle bevande alcoliche cioè Benedetto Carpano e Gaspare Campari. Il primo, come detto in precedenza, è l’inventore del Vermouth; il secondo è colui che nel 1862 aprì a Milano il caffè Campari, dove veniva servito il bitter Campari, un aperitivo dalla ricetta originale destinato a entrare nella storia. Dal mix di questi due ingredienti nasce il MiTo.

Ricetta: 45 ml Bitter Campari – 45 ml Vermouth rosso – Una fetta di arancia

Americano, Milano

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L’Americano è il padre di molti cocktail ma sulle sue origini non ci sono certezze. Si presume sia anch’esso un’invenzione del bar di Gaspare Campari. La leggenda narra che siano stati proprio i turisti americani a chiedere l’aggiunta di soda nel Milano-Torino. Oppure che sia stato dedicato al pugile italiano Primo Carnera detto appunto “l’americano” per le sue vittorie oltreoceano. Ad ogni modo la sua fama è impareggiabile, non a caso è uno dei cocktail preferiti da James Bond. 

Ricetta: 30 ml Bitter Campari – 30 ml Vermouth rosso – Splash di soda – Una fetta di arancia – Scorza di limone

Negroni, Firenze

Classificato come uno dei cocktail più popolari a livello mondiale, il Negroni nasce a Firenze nel 1919. Nell’antica bottega Caffè Casoni, il barman Fosco Scarselli mise in pratica un’idea del conte Camillo Negroni, a cui il drink deve il nome: il nobile, rientrato dai suoi viaggi oltre oceano, chiese un Americano con aggiunta di gin, e così nacque il famoso aperitivo.

Ricetta: 30 ml Gin – 30 ml Bitter Campari – 30 ml Vermouth rosso – Una fetta di arancia

Negroni Sbagliato, Milano

Il Bar Basso, è una vera e propria istituzione della movida milanese e ha rivoluzionato l’aperitivo meneghino. La storia narra che nel 1972 il barman Mirko Stocchetto, che era intento nella preparazione di un Negroni, prese per errore una bottiglia di spumante anziché di gin e abbia così creato una versione più leggera del drink, chiamata appunto Sbagliato.

Ricetta: 30 ml Spumante brut – 30 ml Bitter Campari – 30 ml Vermouth rosso – Una fetta di arancia

Bellini, Venezia

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Giallo Zafferano

Il Bellini è stato inventato nello storico Harry’s Bar di Venezia nel 1948, luogo frequentato da grandi nomi quali Ernest Hemingway, Aristotele Onassis, Orson Wells e molti altri. Il bartender Giuseppe Cipriani, ispirato dalle tinte rosate delle opere dell’artista veneziano Giovan Battista Bellini, realizzò un cocktail semplice ma di classe unendo nettare di pesche e spumante.

Ricetta: 100 ml Prosecco – 50 ml Purea di pesche bianche

Garibaldi, Novara

Il Garibaldi è un cocktail, che esattamente come il suo nome, simboleggia l’Unità d’Italia. Esso infatti nella sua miscela prevede due ingredienti: il bitter Campari proveniente dal Nord Italia, e le arance di Sicilia, a rappresentare il Sud Italia. Il drink, fresco e fruttato, è conosciuto anche come Campari Orange.

Ricetta: 40 ml Bitter Campari – 60 ml Succo d’arancia

Hugo, Naturno

Lo Hugo è uno di quegli aperitivi italiani nato recentemente che ha avuto un successo immediato. Creato in Trentino-Alto Adige nel 2005 da Roland Gruber, è pensato come un’alternativa più rinfrescante e leggera dello Spritz. La sua base di sciroppo di sambuco fa infatti subito pensare all’alta montagna.

Ricetta: 60 ml Prosecco – 60 ml Seltz – 30 ml Sciroppo di Sambuco – Foglie di menta

Immagine Copertina: Erasmus

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