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Santa Lucia o Babbo Natale? La contesa dei doni

I festeggiamenti in onore di Santa Lucia, la santa protettrice della vista e degli occhi, sono molto sentiti soprattutto nel Nord Europa. In Italia è invece usanza, solo in alcune zone e prevalentemente in quelle del veronese, del bergamasco, del palermitano e del siracusano, dare alla Santa una veste un po’ insolita che la vede come “sostituta” di Babbo Natale. Santa Lucia, quindi, in alcune località è solita portare doni ai bambini. Si tratta di una tradizione che affonda le sue radici in tempi lontanissimi e che è legata a un’epidemia avvenuta nel passato.

Santa Lucia è la santa protettrice degli occhi e della vista. Il suo nome ricorda per l’appunto quello della luce e la storia collegata al suo vissuto è bellissima, sebbene ne esistano due versioni (una più poetica e l’altra più macabra) e nessuna delle due sia propriamente “certa”. Ciò che è certo è che Santa Lucia morì a causa di un martirio. Questo ha ben poco a che vedere, però, con il fatto che la Santa si contenda con Babbo Natale, in alcune zone d’Italia, il titolo di “portatrice di doni natalizi”. La leggenda legata a questa bizzarra tradizione, che non tutti conosceranno, è tipica in alcune zone del nord Italia e della Sicilia, e i bambini la conoscono benissimo.

Santa Lucia: la storia

Quella di Santa Lucia è la storia di un martirio. Alla celebrazione del suo giorno sono legati festeggiamenti molto sentiti soprattutto nei paesi nordici, in Finlandia e in Svezia. In questi paesi il suo “arrivo” sostituisce totalmente la tradizione di Babbo Natale, mentre in alcune zone d’Italia vi è una mescolanza tra le due ricorrenze. Ad ogni modo, se ti stai chiedendo perché Santa Lucia porta i doni ai bambini, c’è una teoria veronese che sembra spiegare perfettamente la cosa.

In sostanza, in tempi lontanissimi, a causa di un’epidemia che interessò soprattutto i bambini e che li colpì alla vista, i genitori decisero di organizzare una processione in onore della santa. Dato il freddo e le condizioni di salute precarie, i piccoli si sarebbero rifiutati di parteciparvi, e proprio per tale motivo i genitori furono “costretti” a proporre loro dei doni in cambio della presenza alla marcia. Ecco dunque che, da allora, la notte del 12 dicembre i bimbi di alcune zone d’Italia aspettano i doni, mentre il 13 mattina vengono portati in chiesa per la benedizione degli occhi.

Dove festeggiare la tradizione di Santa Lucia?

La tradizione di Santa Lucia in qualità di portatrice di doni può essere festeggiata in molte località d’Italia. Principalmente, le zone interessate sono quelle del Nord. A Vicenza i bambini sono soliti lasciare una scarpetta fuori dalla finestra, insieme a un pezzetto di pane, per la Santa, e un po’ di latte destinato al suo asinello. Nella provincia di Bergamo invece si attendono i doni soltanto dopo aver scritto e consegnato la letterina presso la chiesetta di Santa Lucia, in via XX Settembre. In Sicilia, invece, soprattutto nelle zone del palermitano, si è soliti bandire totalmente pane, pasta e derivati. Il protagonista della giornata è invece il riso, utilizzato per preparare “la cuccìa” (uno sformato tipico) e i celebri arancini.

Cosa porta in dono Santa Lucia?

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In alcune città d’Italia Santa Lucia “sostituisce” Babbo Natale. In altre ancora, invece, lo affianca semplicemente. La tradizione di Santa Lucia è molto sentita nel bergamasco, un po’ meno negli altri comuni che sono soliti celebrarla. Ad ogni modo, proprio per via della vicinanza dei festeggiamenti con il Natale, Santa Lucia è solita portare in dono ai bambini proprio i classici doni natalizi che porterebbe solitamente il buon vecchio Babbo Natale. Doni importanti, quindi, e attesissimi dai bambini, la cui entità varia ovviamente in base alle disponibilità di budget che ogni famiglia mette da parte per l’occasione.

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