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La storia del cioccolato

Sapevate che il nome scientifico del cioccolato significa letteralmente “cibo degli dei”? O che il primo cioccolatino è nato proprio nel Belpaese? Oggi Italian Traditions ti racconta la storia dell’alimento più gustoso di tutti i tempi e dal successo intramontabile.

La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo alcune ricerche botaniche, si presume che fosse presente più di 6.000 anni fa nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco. I primi agricoltori a coltivare la pianta del cacao furono i Maya intorno al 1000 a.c. Secondo una leggenda Azteca, la nascita della pianta è legata alla morte di una principessa che sacrificò la propria vita per non svelare ai nemici il nascondiglio del tesoro che il suo sposo, partito per la guerra, le aveva lasciato. Dal sangue della giovane donna nacque una pianta il cui frutto custodiva i semi di cacao: amari come la sofferenza, forti come la virtù, rossi come il sangue. Dopo i Maya, anche gli aztechi cominciarono la coltura del cacao e, successivamente, la produzione di cioccolata, che veniva associata a Xochiquetzal, dea della fertilità. Insieme all’incenso, il cacao veniva offerto alle divinità e a volte mischiato al sangue degli stessi sacerdoti. Nelle Americhe, il cioccolato veniva consumato anche come bevanda, aromatizzata con vaniglia, pepe e peperoncino.

La sua diffusione in Europa comincia intorno al 1519 grazie ai dominatori spagnoli, ed è proprio durante la loro dominazione in Sicilia che il cacao viene introdotto in Italia, precisamente nella “Contea di Modica”, la Contea più grande del Regno di Sicilia, dove prese avvio la lavorazione artigianale del cioccolato che si è conservata fino ai nostri giorni. La cioccolata divenne in breve tempo una delle bevande più alla moda nelle botteghe del caffè che stavano fiorendo nella Venezia del settecento. Da quel momento in poi la sua coltivazione e il suo consumo aumentarono in modo spropositato, da oriente a occidente. Il primo cioccolatino da salotto, come lo conosciamo oggi, fu inventato alla fine del XVIII secolo a Torino, ad opera del francese Doret. Sempre a Torino, nel 1852, nacque il celebre Gianduiotto, un cioccolatino a base di cacao e nocciole tritate e tostate. Poi fu la volta dell’altrettanto celebre Bacio Perugina e della crema di cioccolato e nocciole più famosa e apprezzata al mondo, la nutella.

Nel 1802 Bozzelli inventò una macchina per raffinare la pasta di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia, ma bisogna aspettare il 1820 perché il sistema fosse messo a punto, e la prima tavoletta di cioccolata di tipo commerciale venisse prodotta in Inghilterra. Nel 1826, Pierre Paul Caffarel cominciò la produzione di cioccolato in grandi quantità, grazie a una nuova macchina capace di produrre oltre 300 kg di cioccolato al giorno. Nel 1828, l’olandese Conrad J. van Houten brevettò un metodo per estrarre il grasso dai semi di cacao trasformandoli in cacao in polvere e burro di cacao. Ancora oggi, a Modica, il cioccolato viene prodotto secondo l’antica metodologia Azteca. Il cioccolato che troviamo oggi in commercio è il risultato di esperimenti di produzione riusciti con successo sul seme del cacao e della miscelazione con altri ingredienti, resi possibili grazie alla larga diffusione tra il pubblico di questo prodotto dai primi dell’ottocento.

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