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La Sagra delle Castagne di Aritzo: un’avventura da vivere con i tuoi cari

Aritzo è un piccolo centro della Sardegna, che sorge ai piedi del monte Gennargentu, nella Barbagia di Belvì. Luogo rinomato per la villeggiatura montana, è particolarmente noto per la sua Sagra delle Castagne, appuntamento che si svolge nell’ultimo fine settimana del mese di ottobre. Un evento che richiama ogni anno circa 50 mila visitatori nel corso di due giorni. Una di quelle tradizioni in Italia che non mancano di attirare le famiglie, e che è bello condividere tra grandi e più piccoli.

Evento imperdibile dal 28 al 29 ottobre

Quest’anno l’appuntamento con la Sagra, giunta alla sua 47° edizione, si rinnova dal 28 al 29 ottobre, con la consueta distribuzione gratuita di caldarroste innaffiate dal vino.

Il programma

La prima giornata, sabato, prende il via, in Piazza Bau Ponte, con le escursione guidate ai secolari castagneti di Geratzia, e con l’apertura degli stand agroalimentari e artigianali. A seguire, in programma l’apertura delle mostre di pittura e scultura, e gli spettacoli del coro polifonico itinerante “Bachis Sulis”. Di domenica il paese sarà attraversato dalle esibizioni itineranti della banda musicale e di gruppi folclorici locali e dagli Sbandieratori di Santa Lucia di Iglesias. Di sera spettacoli etnici, musicali e di cabaret.

In occasione della manifestazione, sono attivi anche dei servizi di collegamento autobus per raggiungere più facilmente la località, posta a 800 metri sul livello del mare. Si parte da Cagliari, ma sono previste anche fermate intermedie lungo il percorso da e per Aritzo.

Per gustare i piatti tipici…

La castagna di Aritzo è particolarmente rinomata ed utilizzata in svariati piatti della cucina locale, tra cui l’ottima zuppa di castagne. Una ricetta particolarmente apprezzata, un must fra le tradizioni in Italia, che vede le squisite castagne cotte con lardo, cipolla, olio d’oliva e pastina da minestra. Un piatto tipico da assaggiare, seguito poi dalla “carapigna”, un dolce simile alla neve fresca e dal sapore di limone, che rimanda alla tradizione locale della vìnevicultura. Un tempo, infatti, i sorbetti si realizzavano grazie alle nevi del Gennargentu conservate in luoghi freschi e riparati dal sole.

E visitare il paese

Il momento della Sagra rappresenta anche l’occasione per visitare il paese per le famiglie italiane, ricco di storia e caratterizzato dalle sue case in pietra di scisto con caratteristici balconi in legno. Da vedere, tra l’altro, le principali attrazioni architettoniche e artistiche. Incominciando dalla cinquecentesca chiesa di San Michele Arcangelo, e proseguendo con le Prigioni Spagnole, la Casa Devilla, il neogotico Castello Arangino. E il Museo Etnografico, dedicato alle antiche e profonde tradizioni agro-pastorali di questo splendido e verde angolo di Barbagia.

Un’altra attrattiva del luogo è costituita dall’acqua. Tutta la zona, infatti, è ricca di fonti e fontane. E la stessa Aritzo lo è: nel paese sono presenti due fonti: “Is Alinos” e la “Funtana de Sant’Antoni”. Senza dimenticare la memoria delle gesta di Bachis Sulis, il bandito poeta, le cui gesta ancora aleggiano su Aritzo e sulle campagne che la circondano. Perché non farla diventare una delle tradizioni in Italia da vivere con i propri cari?

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