Il nucleo originario del castello Zumelle sorse nel I secolo d.C., costruito dai Romani per rendere più sicura la zona, posta in posizione strategica.

La fortificazione divenne ancora più importante durante le invasioni barbariche, ma poi fu abbandonato e cadde in rovina. Più tardi, secondo la leggenda, qui si stabilì Genserico, re dei Goti che, sposatosi con l’ancella Eudosa, ebbe da lei due gemelli, Iusprando e Goffredo: per questo motivo, sarebbe stato chiamato “castrum zumellarum”, castello dei gemelli. Nel 1300, il castello fu ricostruito da Rizzardo da Camino, signore di Belluno e Treviso, per poi cadere nuovamente in rovina. Fino al restauro effettuato negli anni ’60.

Visita al castello
Oggi, il Castello di Zumelle è la fortezza meglio conservata della zona. Conserva, infatti il nucleo centrale, il sistema delle mura e la torre, e anche il profondo fossato, che fu scavato nella roccia viva. Per il visitatore, l’accesso è rappresentato da un strada che sale ripida verso un piccolo cortile, portando poi all’alta torre quadrangolare di cinque piani, collegati tra loro da una scala in legno. Inoltre, all’interno del complesso è visibile la chiesetta di San Lorenzo, un piccolo museo archeologico, ospitato negli ambienti delle segrete, e un antico Scriptorium.

Una scenografia ideale per fare un viaggio nel passato e vivere fino in fondo le sue atmosfere medievali. Nei pressi del castello, poi. C’è l’antica chiesa di San Donato, altro bell’esempio di architettura medievale, che conserva resti di affreschi gotici.
Da tenere presente, inoltre, che è possibile anche pernottare nel castello, grazie alla presenza di tre camere arredate con mobili rustici e decorate con affreschi antichi, oppure concedersi l’esperienza del glamping, dormendo in una tenda o in una capanna allestite nello spazio antistante la fortezza.

Il parco tematico
Poco prima di accedere al castello, è imperdibile la visita alla splendida ricostruzione di un villaggio medievale, spesso animato da eventi e manifestazioni di grande fascino, con rievocazioni storiche, musiche e spettacoli. Nel villaggio, strutturato come un parco tematico, è possibile vedere – negli ambienti di rievocazione – la casa torre con la bottega dello speziale, una camera da letto, la sala del banchetto e la cucina.

Oltre il Castello di Zumelle, tra natura, sport e arte culinaria
Partendo dal Castello di Zumelle si consiglia una passeggiata, della durata di circa trenta minuti, che porta alla scoperta della bellissima Grotta Azzurra, un angolo nascosto della provincia di Belluno, dove la natura dona colori che si vedono solo in pochi angoli delle Dolomiti.
Un luogo non più segreto del Veneto, ma ancora nascosto e raggiungibile dopo una passeggiata tra il sentiero e il torrente Rui.

È una piccola cavità della roccia dove cade l’acqua di sorgente che dà origine ai bacini d’acqua Rui e verde smeraldo. Il percorso è totalmente immerso nella natura. Inoltre, una delle caratteristiche principali di questa zona è quella di poter praticare sport sempre e ovunque.
Sci, snowboard, ma anche wind surf, parapendio, mountain bike, rafting, arrampicata. Chi ama lo sport troverà nel bellunese la sua meta ideale. Dodici mesi all’anno.

Dopo lunghe salite e sport che ti succhiano l’energia, fermati a gustare i piatti tipici bellunesi è d’obbligo. Tra i primi piatti ricordiamo i casunziei (ravioli a mezza luna ripieni di zucca o spinaci), gnocchi di patate o zucca con ricotta affumicata, gnocchi, zuppa di orzo. Mentre nei secondi piatti il gioco regna sovrano, insieme alla polenta, altro protagonista indiscusso della cucina dolomitica
Fonte: Castello di Zumelle.