Uno scatto di Gaia G. Pengo ci porta a Bormio, comune dell’Alta Valtellina posto nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, una delle perle italiane del turismo invernale. Il suo nome, infatti, è legato agli sport invernali e allo sci alpino – ha ospitato due Campionati Mondiali –, ma è nota per anche le sue terme, rinomate nell’antichità. Nella cittadina alpina, infatti, sorgono tre stabilimenti termali: le Terme di Bormio, i Bagni Nuovi e i Bagni Vecchi.
Bormio si estende in una conca, scavata da ghiacciai e torrenti, completamente circondata dalle montagne, e conserva molte vestigia del suo antico splendore, quando arrivò a contare fino a 32 torri erette al suo interno, quando fu definita “Magnifica Terra”.
Nel centro storico, nella piazza Cavour, sorge la Torre delle Ore, eretta in epoca medievale, mentre più in là svetta il Castello De Simoni, che oggi ospita il Comune. Di qui si apre il cosiddetto “Quadrilatero degli Alberti”, un complesso fortificato di edifici appartenuti alla nobile famiglia degli Alberti. Delle torri che svettavano in questo quartiere rimangono solo alcune tracce, oltre a una piccola cappella privata che reca lo stemma gentilizio di appartenenza.
Esplorando la cittadina è possibile visitare la Collegiata eretta nell’803 ma ricostruita nel 1621 dopo la distruzione per mano degli spagnoli, l’Oratorio di San Vitale, che risale al 1196, caratterizzato dallo stile romanico e da una facciata affrescata con gli emblemi delle corporazioni artigiane; e il Kuerc, il luogo dove si tenevano le adunanze e si amministrava la giustizia. Inoltre, in paese è visibile la chiesetta sconsacrata di Santa Barbara, e il Ponte di Combo, teso sul torrente Frodolfo.
Qui è ancora in vita il Gabinat – termine che deriva dal tedesco, e che significa “notte dei doni” – antica tradizione fisata al 6 gennaio, l’Epifania, che consiste in una gara tra tutti gli abitanti di Bormio che, incontrandosi, devono lanciare il motto “Gabinat”, appunto, costringendo così gli altri ad offrire dolci o da bere entro il 17 gennaio.
I Bagni Vecchi risalgono all’epoca romana, per la precisione al I secolo a.C., e si avvalgono di acque a temperatura compresa tra 36 e 43° (che sgorgano tra i 1250 e i 1480 metri) dotate di proprietà disintossicanti e rilassanti. I Bagni Nuovi furono sistemati nel 1835, mentre i Bagni di Bormio si trovano in una vicina frazione del comune di Valdidentro. I Bagni sono noti anche come “Bagni delle Donne”, grazie alle particolari doti benefiche per la fisiologia femminile e per la cura della pelle.