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Il Bosco Verticale di Milano, meraviglia dell’urban design

Avete mai sentito parlare del Bosco Verticale di Milano? Sapete che cos’è? Se non siete ancora a conoscenza di questa peculiare costruzione del Belpaese, allora seguiteci!Italian Traditions ti porta alla scoperta del più bel grattacielo del mondo! Il Bosco Verticale è un complesso formato da due palazzi residenziali a torre progettati da Stefano Boeri e Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, situato nel Centro Direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola.

Le due torri sono stata inaugurate nel 2014, e ciò che le caratterizza è la presenza di più di duemila essenze arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana (Progetto Porta Nuova) che, attraverso la densificazione verticale del verde, si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l’espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima.

Le peculiarità del Bosco Verticale di Milano

La struttura contribuisce alla costituzione di un microclima che genera umidità, filtra le polveri sottili (o ne devia il percorso), attenua notevolmente l’inquinamento acustico, depura l’aria, protegge dall’irraggiamento solare attraverso l’ombreggiatura fogliare, e ripara dal vento attraverso l’azione frangivento delle fronde. Il Bosco Verticale si trova in una zona, quella del Centro Direzionale, nota per la presenza di diversi grattacieli, comprendenti, tra gli altri, la Torre Unicredit, il Palazzo Lombardia, il Grattacielo Pirelli, la Torre Solaria.

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Altra peculiarità è la policromia delle alberature che rivestono le superfici delle costruzioni. Le essenze arboree, con il succedersi delle stagioni, rinnovano i propri colori e quelli dell’intera architettura: è così che, durante la primavera, le due torri assumono delicate tonalità pastello, mentre in autunno, alla fine della stagione vegetativa, si tingono di calde cromie autunnali. A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale di Milano è risultato vincitore di numerose competizioni: già premiato con l’International Highrise Award 2014, proprio l’anno scorso il Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH), prestigioso organismo internazionale del settore edile, lo ha dichiarato «il più bello e innovativo grattacielo del mondo». La giuria l’ha preferito a colossi del calibro del nuovissimo One World Trade Center di New York e del CapitaGreen di Singapore.

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Il Bosco Verticale di Milano non è certo il primo ad essere stato costruito seguendo le più avanzate tecnologie eco-sostenibili. Capostipiti di questo filone sono i giardini pensili di Babilonia, costruiti intorno al 590 a.C dal re Nabucodonosor II, ma anche i prati marcitoi, sviluppati nel XIII secolo dai monaci cistercensi, e la torre Giunigi di Lucca. Più recenti sono le utopiche dimore progettate dall’architetto Friedensreich Hundertwasser, inaugurate nel 1986: le loro facciate sono interamente coperte da fronde di alberi.

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