In occasione dell’Epifania, il 6 gennaio, rivive a Milano una tradizione, ormai diventata un classico del periodo natalizio. Si tratta del Corteo dei Re Magi, occasione in cui i milanesi si riuniscono in un corte storico che, partendo dal Duomo, raggiunge la Basilica di Sant’Eustorgio.
Sant’Eustorgio e i Magi
La scelta dell’antica chiesa di Sant’Eustorgio non è casuale. In questa Basilica, secondo la tradizione, il Santo Eustorgio, ritornando da un viaggio a Costantinopoli, depose le reliquie dei Re Magi, portate via dalla Terra Santa.
La tradizione del Corte dei Re Magi a Milano, attiva 1960, ha alle spalle una storia secolare. Questa tradizione milanese, infatti, affonda le sue radici nel IV secolo, quando il vescovo Eustorgio trasportò i resti dei Re Magi da Costantinopoli nel capoluogo lombardo. La sfilata, invece, risale al 1336, in epoca viscontea. In quell’anno, infatti, fu istituita ufficialmente la Festa dei tre Re. Nel 1347, invece, fu istituita presso la chiesa di Sant’Eustorgio la “Scuola dei beati tra Magi”, incaricata di organizzare e curare la sacra rappresentazione. Il corteo fu soppresso da san Carlo Borromeo, forse in un momenti di particolare scadimento del suo senso più religioso, per essere ripristinata alla fine degli anni ’50.
Il Corteo dei Magi
Nel corteo compaiono, ovviamente i tre Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, insieme a un figuranti in costume di pastori, fanti e cavalieri, bande musicali e animali del circo. Dopo la benedizione solenne, il Corteo prende le mosse dal Duomo, percorre via Torino e raggiunge le Colonne di San Lorenzo. Qui fa sosta nell’omonima Basilica, dove i Re Magi incontrano il re Erode. Poi prosegue lungo il corso di Porta Ticinese, per poi raggiungere la Basilica di Sant’Eustorgio. Una volta raggiunta la meta, i tre re rendono omaggio a Gesù Bambino, inscenando la loro offerta all’interno del presepe vivente che viene allestito per l’occasione sul sagrato della chiesa.
Le reliquie dei Magi, conservate in un’urna di bronzo, vengono esposte sull’altare a loro dedicato nel corso della Messa pomeridiana.