Oltre al mare turchese che la abbraccia, la Sardegna ha migliaia di scorci pittoreschi, romantici e mozzafiato da offrire. Uscendo un po’ dai classici itinerari turistici che si riversano solo nella costa, l’entroterra sardo è in grado di regalare emozioni uniche a chiunque vi si addentri.
Sebbene possa tranquillamente essere annoverata tra i mari più belli del mondo, la Sardegna non è solo mare. E ne saranno felicissimi i Sardi, che fanno di tutto per valorizzare il loro meraviglioso entroterra che nulla ha da invidiare al meraviglioso mare che circonda l’isola.
L’entroterra sardo si caratterizza per una natura selvaggia e per pittoreschi borghi dalle caratteristiche peculiari, nonché per canyon e parchi che si prestano per numerose attività sportive all’aria aperta. Scopriamo insieme quali sono le 10 cose che non puoi assolutamente perdere nell’entroterra sardo.

1. La Gola di Gorropu
Rocce scoscese e vertiginose circondano quello che è uno dei canyon più profondi di tutta Europa: la Gola di Gorropu. Situata nel Supramonte, tra Orgosolo e Urzulei, la gola è stata modellata dal Rio Flumineddu che scorre ad una profondità di 500 metri!
Si tratta di uno dei posti più selvaggi dell’entroterra sardo, dove i più coraggiosi e impavidi potranno avventurarsi nei sentieri e scoprire le meraviglie che si nascondono in questo paesaggio mozzafiato.

2. Ulassai
Gli appassionati di trekking e della natura troveranno nell’entroterra sardo uno dei posti più interessanti per iniziare le loro avventure.
Il borgo di Ulassai si trova infatti arroccato su una parete di roccia, dominando un paesaggio sottostante che viene spesso sfruttato per le arrampicate su roccia o impervi sentieri di trekking. Si tratta di un piccolo borgo che vive a stretto contatto con la natura che lo circonda e che dipende strettamente da essa: basti pensare che una delle attrazioni principali, la Scala di San Giorgio, è una parete verticale completamente naturale!

3. Orgosolo
Orgosolo è un paesino dal fascino misterioso e pittoresco che si trova nella regione della Barbagia. La particolarità di questo paesino sono i murales che adornano tutte le sue strade, più di 150 murales! Come da tradizione, i murales erano un importante segno di comunicazione durante le proteste ed ora rappresentano parte del patrimonio artistico della città.
A pochi km da Orgosolo, invece, la Foresta di Montes (che si estende per più di 4000 ettari) è l’ideale per una bella passeggiata e del meritato relax.

4. San Pantaleo
Vicinissimo alla splendida Porto Cervo, San Pantaleo è un piccolo paesino rurale che dona al visitatore quella piacevole sensazione di trovarsi in un posto vero, lontano dagli schemi del turismo di massa.
L’intero borgo è letteralmente raccolto attorno ad una piccola piazza principale ed è caratterizzato da numerose gallerie d’arte (tanto da essersi guadagnato l’appellativo di colonia di artisti) e botteghe di piccoli artigiani locali.

5. Aggius
Il borgo di Aggius è noto, ahimé, per essere stato l’epicentro del banditismo nella regione della Gallura, nei secoli scorsi.
La particolarità di questo borgo, oltre all’importanza storica che ha avuto nel fenomeno del banditismo, è proprio quella di aver allestito un Museo del Banditismo, con l’intento di condannare tale pratica e ridonare prestigio e moralità alla cittadina.

6. Bitti
Torniamo nella zona della Barbagia, in una delle zone più importanti per la produzione di prodotti lattiero-caseari, come il famoso pecorino sardo.
La cittadina di Bitti è celebre per il suo tradizionale canto a tenore, che è stato incluso nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.

7. Le miniere di Montevecchio
Il sud della Sardegna è ricco di siti minerari, tra i più antichi d’Italia. Le miniere di Montevecchio, parte del Parco Geominerario della Sardegna, è un sito protetto dall’UNESCO e dalla fondamentale importanza a livello storico. L’estrazione di minerali in questo sito, infatti, risale all’epoca pre-romana.

8. Laconi
Laconi (accento sulla a, mi raccomando!) è un altro esempio di cittadina dall’anima bucolica e dal carattere spensierato e rilassato. Perfetta per respirare l’aria fresca delle montagne dell’entroterra sardo e per visitare siti archeologici e l’antico castello che la domina dall’alto.

9. Terme di Casteldoria
Per chi cercasse relax, nell’entroterra sardo si trovano bellissime terme naturali, come quelle di Casteldoria. Un luogo tranquillo e completamente immerso nella natura, dove le acque di origine vulcanica raggiungono quasi gli 80°C!
Le terme possono essere una tappa perfetta dopo aver visitato le rovine del castello dei Doria, che si trova lì vicino.

10. Degustazioni di vino
Tra le attività da non perdere nell’entroterra sardo non potevano di certo mancare le degustazioni di vino! Cosa c’è di meglio di un buon bicchiere di vino per concludere la giornata o per accompagnare un pasto a base di prodotti locali?
L’entroterra sardo è ricco di agriturismi, cantine e piccoli produttori locali che vi faranno vivere un’esperienza indimenticabile, all’insegna di ottimi vini autoctoni, come il Cannonau, il Vermentino, il Nuragas e il Nasco.

Immagine copertina: Sardegna.Sardinia.Italy