Bere un buon bicchiere di vino naturale a tavola è tutta un’altra cosa, vero? E tu che sei un profondo conoscitore di quello che è considerato il nettare degli dei, desideri sempre un prodotto di alta qualità.
Allora perché non impari come fare il vino in casa, magari coinvolgendo tutta la famiglia?
Ti assicuro che sarà un’esperienza unica, ma soprattutto entusiasmante.
Contrariamente a ciò che sei portato a credere, per produrre un buon vino non è necessaria un’attrezzatura sofisticata, grazie al grande aiuto che già la natura ti offre.
Sei curioso di saperne di più? Non vedi l’ora di metterti all’opera e di far assaggiare il tuo vino anche agli amici? Bene, continua la lettura e lo scoprirai presto!
La storia del vino tra leggenda e realtà
Prima di spiegare come produrre un buon vino, credo sia doveroso spendere qualche riga su questa bevanda tanto conosciuta ed amata in tutto il mondo. Devi sapere che le sue origini sono antichissime… pensa: addirittura si dice che la vite fosse già presente al tempo di Adamo ed Eva e che il frutto proibito fosso proprio l’uva. Che si tratti di leggenda o realtà, una è cosa certa: il vino è conosciuto da millenni e nel periodo romano era talmente amato da inserire Bacco tra le divinità più importanti e venerate. A partire dal diciannovesimo secolo la posizione che il vino occupa nella civiltà occidentale si consolida in modo straordinario e si inizia a studiare il modo di produrne qualità sempre migliori.
L’Italia maggiore produttore mondiale del vino
Sapevi che il nostro Paese è il maggiore produttore mondiale di vino? In gran parte proviene dalla Toscana, dalla Puglia, dalla Sicilia, dall’Emilia Romagna e del Veneto. I vini made in Italy sono tra i più apprezzati al mondo ed ogni anno ne vengono prodotti di qualità sempre più pregiate, che ne accrescono il valore. Visto che sei un appassionato, ti consiglio di non perderti l’evento più grande al mondo dedicato a vini e distillati, che si tiene ogni anno a Verona: Vinitaly… magari potresti ricavare qualche suggerimento utile su come fare il vino in casa.
Come procedere per produrre da soli un buon vino
Senza dilungarci oltre, entriamo nel vivo di questo interessante articolo, che guiderà te e tante famiglie italiane desiderose di imparare a fare il vino sul procedimento da seguire. Sei pronto? Allora possiamo iniziare con la prima delle 5 fasi previste per ottenere un vino naturale e fatto solo con le tue mani.
- Pigiatura
Dopo esserti procurato uva di buona qualità, magari facendoti consigliare da un esperto di vendemmia, la prima operazione da fare è la pigiatura, ma attento a non lavarla prima di procedere. Sai già in cosa consiste? In pratica questa è la fase che trasforma l’uva in vino, facendo uscire il succo dagli acini e separandone i raspi. Ricordi un tempo come si pigiava l’uva? Veniva sistemata in una grande tinozza e poi spremuta a piedi nudi da più persone… era una grande festa ed un divertimento per grandi e piccoli.
Tu quale metodo pensi di usare? Ti procurerai una pigiatrice oppure rimarrai fedele alla tradizione contadina?
- Fermentazione
Dalla pigiatura si ottiene il mosto che va messo in un apposito contenitore in legno per procedere con la seconda fase, ossia, la fermentazione.
Questa parte del lavoro è molto importante, quindi voglio rammentarti alcuni elementi fondamentali:
- Il contenitore deve essere coperto solo con un telo
- Il luogo va arieggiato in modo adeguato ma non eccessivo
- La temperatura ideale da mantenere oscilla tra i 21° ed i 25°
- Non riempire completamente il contenitore
- Tenere sotto controllo la produzione di anidride carbonica.
È utile che tu sappia anche che la durata della fermentazione varia a seconda del tipo di uva. Per quella bianca, ad esempio, è sufficiente un solo giorno. Inoltre, se vuoi ottenere un buon vino, fai attenzione che il suo grado alcolico sia almeno compreso tra gli 11,5° ed i 12°.
- Svinatura
In genere ci vogliono una decina di giorni affinché lo zucchero contenuto nel mosto si trasformi in alcool e quando ciò avviene allora vuol dire che puoi andare avanti con la svinatura.
Questa operazione serve a separare le bucce di uva dal vino, che puoi fare utilizzando un semplice setaccio in vimini, per poi versarlo in un contenitore capiente e riempito completamente.
Ma non è finita… ricordi le bucce d’uva? Bene, vanno messe nel torchio e spremute fino in fondo, perché contengono ancora del liquido che va aggiunto al vino messo già nel contenitore.
- Travaso
E siamo giunti quasi alla fine… a questo punto inizia il travaso del tuo vino, quello che avevi chiuso nella botte, ricordi? Questa fase è necessaria perché bisogna separarlo dai depositi sedimentari che rilascia.
Quando arriverà il momento, dunque, non dimenticare di procurarti un bel tubo di plastica per alimenti e di compiere questa operazione evitando che tocchi il fondo del contenitore.
- Imbottigliamento
Finalmente il tuo “vinello” è pronto per essere imbottigliato ma, ahimè, per provarlo dovrai attendere almeno 16 mesi… Quando arriverà il momento, però, ti assicuro che sarà una bellissima emozione.
Sono certa che diventerai anche tu un vero esperto e che non vedrai l’ora di spiegare agli amici come fare il vino in casa!