Dal punto di vista storico, con il nome Chianti si era soliti indicare il territorio occupato dai comuni di Gaiole, Radda e Castellina, che componevano l’antica Lega militare fiorentina del Chianti, trasformata poi in Provincia del Chianti. Tuttavia, con la formazione della zona vinicola Chianti, che oltre alla sottozona Classico comprendeva anche zone della provincia di Firenze, è diventata usanza comune indicare con questo nome una zona geografica molto più ampia. La prima civiltà che occupò la regione furono gli Etruschi. Dopo gli Etruschi, il territorio del Chianti passò in mano ai Romani, che continuarono la coltivazione della vite; successivamente, il dominio passò nelle mani dei Longobardi. La posizione ai margini delle vie di comunicazione gli permise di ripararsi dalle invasioni barbariche che ci furono dopo la caduta dell’Impero romano. In seguito alle controversie e le lotte tra i comuni delle città di Siena e Firenze, esattamente dal Medioevo al Rinascimento, il territorio si trasformò in un campo di battaglia.
Quando le guerre cessarono, alcune vallate furono disboscate e rese adatte all’attività agricola: campi di olivi, ma soprattutto di viti, e boschi di querce e castagni. Coltivazioni di grande qualità che contribuiscono ancora oggi alla ricchezza e alla peculiarità del territorio del Chianti. Il paesaggio regala fitti boschi, infiniti vigneti, fattorie, grandi terrazze e vallate attraversate da fiumi, strade dalle dolci curve disseminate da casali contornati di cipressi, alberi predominanti nella zona. Castelli, abbazie, piccoli paesi, ville rinascimentali, case coloniche, borghi, si offrono alla vista dei visitatori più attenti, rapiti dal profumo delle olive che inebria l’aria.
