I Cealini di Vecchiano sono dei deliziosi biscottini dal sapore semplice e genuino. Vengono preparati per tradizione familiare nelle zone di Vecchiano, un paesino che si trova esattamente a metà tra Pisa e Lucca. Come tanti altri biscotti italiani (ad esempio le famose “bugie” o “chiacchiere” di Carnevale) anche i Cealini hanno in realtà più soprannomi e vengono preparati in varie zone della Toscana ma semplicemente chiamati in maniera differente. I Cealini di Vecchiano hanno tuttavia una particolarità: vengono preparati sempre e solo per l’Epifania. Il perché? Scopriamolo insieme.
I Cealini di Vecchiano vengono preparati per l’Epifania senza una ragione ben precisa. E’ semplicemente una tradizione che si perde nella notte dei tempi e che fa riunire ogni anno le famiglie di quei territori. La data non ha particolari motivazioni. Se non, forse, il fatto che ricada in un periodo dell’anno particolarmente freddo durante il quale in tutte le case sia normale avere accese le stufe, i caloriferi e i camini. Infatti i Cealini di Vecchiano si preparano proprio a contatto diretto con il fuoco o con le braci. Da ricordare che, anni e anni orsono, i riscaldamenti “moderni” non esistevano e, se faceva freddo, un camino e della legna calda erano d’obbligo.
I Cealini di Vecchiano: la ricetta
La ricetta dei Cealini di Vecchiano è semplicissima. Gli ingredienti sono:
- La spremuta fresca di n.1 arancia e la scorza di n.1 limone
- 250 gr burro
- 600 gr zucchero bianco
- 150 gr zucchero a velo vanigliato
- 1,2kg di farina
- 6 uova
- 20 gr di Semi di anice
- 80ml di Sambuca
Per preparare i Cealini toscani fatti in casa, monta le uova con gli zuccheri fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungi succo d’arancia, scorza di limone e burro ammorbidito a temp.ambiente. Aggiungi soltanto infine la farina, setacciata, il liquore e i semi di anice (dopo averli tenuti a bagno per qualche ora dentro un bicchierino con olio di semi e averli strizzati bene). Il composto va lavorato fino ad ottenere una pagnotta. La pagnotta va poi suddivisa in piccoli quadrottini delle dimensioni di una nocciola e gli stessi vanno “pressati” tra due piastre apposite.
Come cuocere i Cealini?
Gli stampi da Cealino possono essere realizzati tranquillamente in casa, e hanno la forma di una doppia paletta con manico che funge proprio da “pressa”. Le piastre hanno una dimensione di circa 10x10cm e un manico lungo abbastanza da potersi avvicinare al fuoco tenendole per mano senza scottarsi. Ovviamente, sono giunte in cima da una giuntura. Un po’ come un tostapane o una piastra da waffle! Le piastre della “palettina” devono essere in metallo. E internamente ben oleate o strofinate con una patata (per fa sì che i Cealini non si attacchino). Una volta pressato l’impasto tra le due piastre, avvicinare la piastra a una fonte diretta di calore (di solito si predilige il camino acceso) e, tenendo le piastre per il manico, lasciarli “scottare” per circa 30 secondi.
Dove assaggiare i migliori Cealini di Vecchiano?
I Brigidini della pasticceria Bargilli di Montecatini
Se vuoi assaggiare i Cealini dell’Epifania, perché magari ti trovi in Toscana proprio nel periodo a ridosso delle prime due settimane dell’anno, abbiamo alcuni posticini da suggerirti. Ovviamente la ricetta dei Cealini di base è sempre identica, ma variano leggermente i metodi utilizzati per la preparazione così come alcuni ingredienti aggiuntivi di famiglia in famiglia. Ecco perché, in ognuno dei locali suggeriti, potresti trovare Cealini diversissimi tra loro. Uno dei locali più rinomati della zona per assaggiarli è la Pasticceria Carli , a Lamporecchio. Qui, anche se soltanto a pochi km d distanza da Vecchiano, questi deliziosi biscottini sono leggermente diversi (cambiano davvero di poco!) e vengono chiamati “Brigidini”. Un altro locale ottimo per mangiare i Cealini è la pasticceria Bargilli di Montecatini, che si affaccia sulla principale via di passeggio della tranquilla cittadina.