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Il calendario dell’Avvento, una tradizione di Natale

Com’è nata questa tradizione ancora oggi diffusa in Italia

Il periodo delle festività natalizie è caratterizzato da tantissime usanze e tradizioni che rendono queste giornate particolarmente festose. Alcune sono comuni in più paesi come ad esempio quella che riguarda il calendario dell’avvento. Anche in Italia ormai da diversi anni è diventata un’usanza sempre più diffusa. Ecco che qui potrai scoprire in cosa consiste il calendario dell’avvento e inoltre potrai conoscere la storia della sua origine e la sua diffusione sul territorio italiano. Infine conoscerai quali sono le principali tipologie di calendario dell’avvento che vengono fatte in Italia.

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Cos’è il calendario dell’avvento?

Il significato della parola avvento è quello di attesa e in modo particolare della nascita di Gesù e del Natale. Quindi il calendario dell’avvento non è che l’attesa di questo evento. Negli anni si è iniziata la tradizione di prepararsi a questo a partire da 24 giorni prima. Ma non è tutto, infatti devi sapere che secondo una delle tradizioni il calendario dell’avvento viene costruito in cartone. Questo deve contenere 24 caselline numerate. Ognuna di queste contiene poi una sorpresa speciale che ricorda l’arrivo del natale. Con molta probabilità le origini di questa tradizione sono da ricercare nel periodo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Un aspetto da sottolineare riguarda il fatto che inizialmente era rivolto solo ai bambini. Inoltre, per semplificare le cose, la tradizione prevede che l’inizio del calendario sia il primo dicembre per concludersi la vigilia di Natale.

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Calendario dell’avvento: la sua origine e la diffusione in Italia

Ora non ti resta che scoprire come ha avuto origine la tradizione del calendario dell’avvento. Devi sapere che con molta probabilità è avvenuta in Germania intorno al 1850. Infatti era usanza delle famiglie protestanti tedesche appendere al muro 24 immagini con tematiche natalizie. Ma molte altre religioni hanno comunque usanze simili per segnare i giorni che mancano al 25 dicembre. La vera svolta avviene però nel 1920 con l’invenzione della stampa. Infatti da questo momento i calendari dell’avvento possono essere realizzati in serie e d inoltre presentano illustrazioni di artisti più o meno famosi. Nel 1930 l’istituto Reichhold & Lang realizza il primo calendario dell’avvento come è conosciuto oggi. Lang si ricordò di quando era bambino e della tradizione portata avanti dalle donne di Maulbronn che regalavo un dolcetto ai bambini ogni giorno nel mese di dicembre fino a Natale. Questa tradizione di origine protestante si diffuse ben presto anche in paesi dove il cristianesimo era la religione predominante. Infatti arriva anche in Italia. Devi sapere che i primi a presentare ai clienti il calendario dell’avvento nel nostro paese è stata la pasticceria Galli di Milano che li realizzò in stoffa.

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Le principali tipologie di calendario dell’avvento

La tradizione del calendario dell’avvento come molte altre è iniziata in modo semplice per poi evolversi ai giorni d’oggi in qualcosa di sempre più particolare e complicato. Devi infatti sapere che in origine le caselline contenevano principalmente dolci e cioccolatini. Alcuni preferivano inserire dei biglietti con pensieri relativi al Natale o anche immagini sempre a tema natalizio. Oggi si possono invece trovare moltissime tipologie diverse di calendario dell’avvento.Infatti quasi tutti i principali brand dei diversi settori realizzano in questo periodo questo genere di prodotto. Un altro aspetto interessante del calendario dell’avvento in Italia riguarda anche ciò che accade in alcune città del territorio dove si portano avanti tradizioni locali legate alla festività natalizia. I due eventi più originali sono quelle che si svolgono a Legnano e a Bolzano. Il primo prevede la predisposizione di un calendario sulla facciata di un palazzo storico della città. Ogni giorno viene aperta una finestra contenente l’illustrazione realizzata da un artista. Anche a Bolzano ogni giorno viene aperta la finestra di un palazzo di piazza Walter.

Immagine di Copertina: aiafood

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