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Atzara, Vino e arte

 

Lo spirito di questo villaggio situato in Barbagia e adagiato sulle pendici occidentali del Massiccio del Gennargentu, può essere riassunto nell’espressione conca, manos e coro, ossia “mente, mani e cuore”. La mente considera prezioso il vecchio tessuto urbano aragonese; le mani sono quelle che lavorano le vigne, intagliano il legno e tessono arazzi e tappeti; il cuore è quello della gente accogliente e orgogliosa delle sue tradizioni.

Il borgo originario risale all’anno 1000. Il centro storico si suddivide negli antichi rioni di Su Fruscu, Lodine, Montiga e josso, Montiga e Susu, Sa Cora Manna, Su Cuccuru de Santu Giorgi e Tzùri, con vecchie case ed edifici di carattere monumentale costruiti prevalentemente in granito. È probabile che il nome derivi da una pianta rampicante chiamata appunto atzara, ma molti lo riconducono alla radice fenicia atzar, “luogo sicuro”.

Da vedere

Chiesa parrocchiale di Sant’Antioco – E sicuramente l’edificio più importante del paese. Si caratterizza per lo stile pisano-aragonese e l’interno in stile gotico.

Chiesa di San Giorgio – Chiesa a pianta rettangolare con una sola navata, la facciata in pietra e il campanile a vela, fu consacrata nel 1386.

Palazzo dei conti di San Martino – Detto de Su Conte, è un palazzo signorile di epoca aragonese. Poco distante da questo, vi è la casa parrocchiale, anch’essa appartenente a questo periodo.

Museo del vino – Lo spazio è adibito non solo alla mostra di attrezzi e tecniche per la produzione del vino, ma anche a rassegne eno-gastronomiche, e di poesia.

Museo d’arte moderna e contemporanea Antonio Ortiz Echagüe – Ospita un centinaio di opere riconducibili alla scuola spagnola del costumbrismo.

Magasinos – In queste cantine private, tra botti, soffitti con travi e pavimenti in terra battuta, gli abitanti accolgono il visitatore con una bottiglia di vino.

Da gustare

Vino – È un elemento principale dell’economia di Atzara; ricordiamo il Mandrolisai, un vino Doc dal colore rosso rubino.

Sa tumballa – Un primo di pasta al forno in cui vengono unite le pipe rigate, del formaggio, uova, pan grattato e su ghiasu, un sugo con carne di maiale e zafferano.

S’ortau – Un secondo piatto composto da salsiccia di maiale, con cuore, milza e polmoni, pomodoro secco e prezzemolo. Uno dei più gustosi della tradizione sarda.

Sa pudda prena – Piatto unico composto da gallina, uova, pesto di fegato, pomodori secchi, lardo, prezzemolo e zafferano.

Is bucconettes – Un dolce a base di mandorla

Sa tumballa ‘e latte – Dolce a base di caffè e rum

Da vivere

Le vie dei vigneti – Un sentiero naturalistico che conduce il visitatore alla scoperta di vigneti, boschi e campi coltivati.

Sagra del vino – L’evento si tiene nella seconda domenica di maggio, e vuole celebrare l’eccellente Mandrolisai.

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