Arezzo Wave è diventata una vera e propria istituzione nell’ambito della scena musicale italiana. La manifestazione – nata nel 1987 da un’idea di Marco Valenti, e dedicata alla musica rock – costituisce il trampolino di lancio di giovani gruppi rock nostrani, con il coinvolgimento dell’intera città di Arezzo. La prima edizione vide coinvolti 16 gruppi emergenti italiani ma, negli anni successivi, l’evento fu aperto anche a band emergenti provenienti dalla scena europea.
Sul palco di Arezzo Wave si sono affacciati gruppi come i Mano Negra e gli Afterhours, gli Almamegretta e gli Agricantus, Ritmo Tribale e Frankie HI-NRG, tanto per citarne qualcuno. E, un’edizione dopo l’altra, alle promesse della musica del Bel Paese si sono andati affiancando artisti internazionali come David Byrne, Nick Cave, Ben Harper, Sonic Youth e Moby, e “di casa” come Jovanotti, CCCP, The Gang, Elio e le Storie Tese, 99 Posse, Marlene Kuntz, Gianna Nannini…
Il meccanismo è semplice: le band che intendono competere si iscrivono all’Arezzo Wave Contest, e possono suonare nei festival “amici” della manifestazione, come Collisioni e Rockin’ 1000, mentre i vincitori del contest potranno esibirsi sui palchi di festival europei come Eurosonic Groningen – MAMA Parigi – MIL Lisbona – BIME Bilbao.
Arezzo Wave è anche l’evento musicale più ricco in assoluto, avendo superato nel corso della sua storia i 1900 concerti, ospitando per ogni edizione almeno 70 tra concerti, eventi e incontri. Tra i suoi meriti, oltre quello di valorizzare e lanciare gruppi emergenti che poi diventeranno veri fenomeni musicali in Italia e all’estero, c’è anche quello di aver fatto diventare la musica elettronica e la scena live un vero e proprio fenomeno, diventando il crocevia per i migliori artisti indie e pop in circolazione. E, inoltre, di aver dato vita a una formula che si è dimostrata del tutto vincente: quella che vede mescolati insieme musica e letteratura, cinema e fumetti, teatro e arti visive, contribuendo attivamente alla diffusione della cultura nel senso più ampio del termine.
Arezzo Wave Love Festival, questa la sua denominazione completa, si articola su tre palchi. Il Main Stage, palco storico della manifestazione, ospita dal 1987 tutti i Big della musica italiana ed estera. Ovvero, i nomi di cantanti e musicisti che di lì a poco sarebbero diventati grandi nomi e stelle del firmamento musicale del Bel Paese ma anche di quello mondiale. Un esempio per tutti Ben Harper, salito sul palco nel 1995 e subito diventato star musicale di prima grandezza a livello mondiale… Il Mail Stage apre i suoi lavori con il gruppo emergente vincitore del concorso Arezzo Wave Band, ospitando poi le migliori proposte degli artisti italiani e stranieri.
Lo Psycho Stage è il palco pomeridiano di Arezzo Wave, e ospita le proposte più eccentriche e originali. Di qui sono passati, fra gli altri, Vasco, Brondi, Bugo, Tre Allegri Ragazzi Morti, Assalti Frontali, Lo Stato Sociale, Tonino Carotone. Cult Wave, infine. Ospita una panoramica ricca e articolata di manifestazioni e prodotti culturali, eventi, spettacoli e tavole rotonde.
Qui si presentano libri, si incontrano scrittori e giornalisti, si assiste a spettacoli e istallazioni. Tra i nomi eccellenti di scrittori, giornalisti, artisti e attori del programma Cult Wave si ricorda Luis Sepulveda, Wu Ming, Ascanio Celestini, Marco Paolini, Carlo Lucarelli, Marco Travaglio.