Un suggestivo trekking ad anello nella Valle di Revolto, nella Lessinia orientale, tra panorami mozzafiato e importanti siti archeologici. Camminando negli storici territori di confine durante la Grande Guerra.
Descrizione tecnica:
Il percorso ad anello parte dal Rifugio Revolto a quota 1338 m.slm. Subito il sentiero CAI si inerpica sul ripido versante di Cima Trappola, che in questo punto è coperto da faggi secolari.
Questo sentiero costeggia la linea di quello che una volta era il confine tra il Regno d’Italia e il Sud Tirolo dell’Austria-Ungheria. I cippi che si trovano ancora lungo il percorso sono delle suggestive testimonianze del passaggio di soldati, guardie di confine e contrabbandieri, che un tempo percorrevano di notte questi boschi trasportando sale e tabacco su commissione.
Giunti a quota 1500 metri si prosegue su un facile diagonale che si sviluppa tra i mughi del ghiaione della località “Bella Lasta“, famosa per le impronte fossili di dinosauro (ritrovate per caso nei primi anni Novanta del ‘900), impresse sui calcari che formano queste montagne. E’ un’ulteriore prova del fondale sabbioso di un mare di tipo tropicale e poco profondo che un tempo copriva questa zona.
Dalla Bella Lasta si può velocemente arrivare al valico di Passo Malera (1722 m.) per dare un’occhiata veloce ai panorami dell’alta Lessinia e alla Valle d’Illasi, e poi scendere per chiudere il giro attraverso il ripido sentiero che porta al Baito Mandrielo, interessante costruzione usata in passato dai mandriani e boscaioli della zona. L’area circostante al baito, un tempo pascolo, sta per essere coperta da una fitta vegetazione di sorbi, pioppi e larici.
Dal baito si prosegue sui ripidi gradoni della traccia che, rientrando nel luminoso bosco di faggi, ci conduce alla strada asfaltata all’altezza del Rifugio Boschetto (1151 m.). Volendo si percorre l’ultimo tratto sulla comoda carrareccia che in venti minuti riporta al punto di partenza.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche di rilievo pur necessitando di un medio impegno fisico per il dislivello del primo tratto. Il sentiero CAI di riferimento è il n. 190 in direzione Cima Trappola e, successivamente, il n. 287. Non c’è possibilità di sbagliare perché la segnaletica lungo il percorso è abbastanza chiara.
Consigli tecnici:
È sconsigliato percorrere la traversata sul ghiaione della Bella Lasta – e comunque anche la salita nel bosco – durante piogge e nevicate. Sconsigliato in inverno per pericolo valanghe. Con la neve e per tutta la stagione invernale la strada di accesso alla Valle di Revolto, dopo l’abitato di Giazza, è chiusa al traffico.
Abbigliamento da escursione in montagna, zainetto con viveri e liquidi. Calzature adeguate tipo pedule leggere o scarponcini. Vanno bene anche le scarpe da hiking o da trail se non si hanno pesi eccessivi sulle spalle. La discesa dal Baito Mandrielo è insidiosa in caso di piogge o terreno bagnato. È necessario avere una buona scorta di acqua perché non si trovano punti di rifornimento per tutto l’itinerario.
Cosa vedere nei dintorni della Valle di Revolto
E se dopo una giornata di attività fisica vuoi rilassarti e goderti un’atmosfera romantica e tranquilla a meno di un’ora dal meraviglioso sentiero puoi rifugiarti nella splendida Verona, capitale dell’amore. Ti imbatterai nel simbolo della città, l’arena di Verona che ogni anno attira milioni di turisti. Non si può non visitare la casa di Romeo e Giulietta, il vero teatro dove si è consumata la tragica vicenda amorosa dei due.
Cosa mangiare durante il sentiero
Infine, ma non certo per importanza, non si può visitare Verona, senza aver assaggiato il lesso con la Pearà. Piatti considerato tra i più rappresentativi della cucina del territorio veronese o ancora i risotti, che sono tra i piatti più presenti nelle cucina regionali, che qui è proposto con la variante al Tastasal. Il Tastasal è l’impasto di carne di maiale che è utilizzato per la realizzazione dei salumi.
Immagine di copertina: Volpi del Vajolet