Per chi attende con ansia l’arrivo delle ferie per concedersi una vacanza all’insegna del relax, lontano dal trambusto cittadino e dalla frenetica routine quotidiana, la città di Santa Teresa Gallura, in Sardegna, offre la migliore soluzione: si tratta del Summer Yoga Festival, un raduno totalmente dedicato non solo alla yoga, ma anche e soprattutto al benessere fisico, mentale e spirituale.
La particolarità dell’evento risiede nel fatto che sia aperto a tutti, sia a frequentatori appassionati della disciplina, sia a neofiti o semplici curiosi! L’obiettivo, infatti, è di trascorrere qualche ora tra le meravigliose colline sarde e, attraverso lo Hatha Yoga, ritrovare l’equilibrio psico-fisico per tornare a casa con la carica giusta.
Il Summer Yoga Festival inizia il 24 giugno e termina il 30 agosto. Le lezioni si tengono sulla torre spagnola a Santa Teresa Gallura, in una cornice mozzafiato regalata dalle Bocche di Bonifacio, nei seguenti giorni e orari:
- lunedì e mercoledì dalle 08.30 alle 09.30;
- venerdì dalle 20.00 alle 21.00.
Un’idea originale, creativa, fuori dagli schemi che consente di prendersi una pausa dagli impegni di lavoro e dai pensieri di tutti i giorni per dedicarsi alla cura di mente, corpo e anima!
Cosa vedere in Gallura
Una volta giunti in Gallura e dopo aver partecipato a una lezione di yoga, sarebbe un vero peccato rinunciare a guardarsi intorno e a fare un giro nei paraggi. La Gallura è spesso associata alla Costa Smeralda e a Porto Cervo, due località rinomate per la vita mondana e i servizi extra lusso, ma il territorio custodisce al suo interno un tesoro nascosto e ha ben altro da svelare e mostrare.
Ecco perché vale davvero la pena mettersi in auto e andare alla scoperta delle zone più interne (e sconosciute) della Gallura!
Gli Olivastri Millenari e il Museo della Femina Agabbadòra di Luras
Nei pressi del Lago del Liscia sorgono dei veri e propri monumenti naturali, cioè gli Olivastri di Luras, ulivi altissimi e maestosi la cui vista lascia davvero senza fiato! Il più grande, che raggiunge un’altezza di ben 14 metri, possiede una circonferenza di 12 metri e occupa una superficie di circa 600 metri quadri, è stato dichiarato nel 1991 Monumento Naturale. Il suo nome è Grande Patriarca, è l’ulivo più anziano d’Europa e rientra tra i 20 alberi secolari italiani.
Sempre a Luras ecco il Museo della Femina Agabbadòra, una figura tanto controversa quanto misteriosa: la leggenda narra che si trattasse di una donna che, attraverso un martello realizzato in legno d’ulivo, riuscisse a porre fine alla sofferenza dei malati. Il Museo a lei dedicato è profondamente legato alle tradizioni del territorio e visitarlo consente ai turisti di conoscere meglio lo stile di vita e i valori dei cittadini galluresi.
Il Lago del Liscia
Tra gli Olivastri e il Museo, impossibile non rivolgere lo sguardo verso il Lago del Liscia, un lago artificiale circondato da un paesaggio incontaminato molto suggestivo.
C’è la possibilità di compiere un’escursione in battello, consigliata a chi non è mai stato sul posto, per assaporare e gustare fino in fondo un’esperienza semplicemente incredibile.
Il Nuraghe Majori di Tempio Pausania
Risalente all’Età del Bronzo, il Nuraghe Majori ospita al suo interno una nutrita famiglia di pipistrelli, che arriva ad aprile e riparte a ottobre. In occasione degli scavi, sono stati ritrovati alcuni utensili di uso quotidiano che confermano il fatto che il Nuraghe fosse un’abitazione a tutti gli effetti.
A oggi, rientra tra le strutture più imponenti, significative e rinominate di tutta la Gallura.
Il Museo del Banditismo, il centro storico e la Valle della Luna di Aggius
Particolare e caratteristico, il Museo del Banditismo di Aggius raccoglie al suo interno le varie testimonianze del brigantismo sardo: una vasta collezione di armi da fuoco e una copiosa documentazione originale risalente all’epoca del dominio spagnolo ne raccontano la storia nei minimi dettagli. Visitare il museo è come fare un salto nel passato e vivere sulla propria pelle un contesto simile a quello del “far west”!
Di Aggius, poi, è famoso anche il centro storico, con le sue strade in selciato, le case in granito, gli splendidi musei e un’atmosfera tipicamente ottocentesca. Passeggiare al suo interno equivale a riscoprire le bellezze di un tempo, da immortalare in una foto ricordo.
Prima di lasciare il paese, è d’obbligo un salto nella Valle della Luna, con una vista meravigliosa che spazia da Luras a Tempio Pausania. Il paesaggio circostante, decisamente roccioso e frastagliato, accoglie i visitatori che desiderano fare una sosta assaporando un tagliere di salumi e un calice di buon vino locale.
Le Tombe dei Giganti e il complesso nuragico Prisgiona di Arzachena
Anche ad Arzachena è possibile ammirare testimonianze storiche di rilevante importanza: in primis le Tombe dei Giganti, risalenti al 1400 a.C. e corredate da una camera funeraria larga 3 metri e lunga 30 metri dove, in passato, si era soliti omaggiare i morti della comunità.
A seguire, il complesso nuragico Prisgiona, composto da un nuraghe circondato da un villaggio di capanne esteso per ben 5 ettari.
Cosa fare in Gallura
Se l’aspetto culturale può prendere il sopravvento, la Gallura offre anche tanto svago e divertimento! Sono tante le attività che è possibile svolgere sul territorio, anche in compagnia della famiglia o degli amici, con l’obiettivo di trascorrere giornate sempre diverse e spensierate!
Ecco un elenco di cose da dover fare assolutamente in Gallura:
Assaggiare la zuppa gallurese
La Gallura, come altre zone della Sardegna, offre ai visitatori piatti tipici dal sapore unico e irresistibile! Tra questi, il primato va senza alcun dubbio alla zuppa gallurese: una lasagna sarda composta da diversi strati di morbido pane raffermo inzuppato in brodo di pecora e una montagna di formaggio.
Il brodo può essere realizzato anche con altre carni e, alcune varianti, prevedono anche la presenza del finocchietto.
Fare una gita all’Arcipelago de La Maddalena
L’Arcipelago de La Maddalena è un gioiello che va assolutamente visitato, che accoglie al suo interno alcune delle spiagge più belle del mondo.
Il consiglio è di affittare una piccola imbarcazione o aggregarsi a un tour organizzato per visitare l’intero arcipelago e perdersi tra le acque cristalline e la bellezza inestimabile delle singole isole.
Ammirare il tramonto a Porto Pollo
Per i più romantici è doveroso andare ad ammirare il tramonto a Porto Pollo, la cui spiaggia è caratterizzata dalla presenza di rocce granitiche che, verso la riva, lasciano spazio a una lunga distesa di sabbia finissima.
Il posto è adatto anche per i surfisti, dato che l’esposizione ai forti venti offre onde fantastiche da cavalcare a qualunque ora del giorno.
Visitare l’Agnata di Fabrizio De André
Nel 1975 Fabrizio De André e sua moglie Dori Ghezzi trasformarono un comune stazzo nella loro personalissima abitazione, circondata da diversi ettari di campagna, che chiamarono Agnata. Quest’ultima è diventata famosa perché proprio qui i due coniugi furono rapiti nel 1979.
In seguito, la dimora è stata trasformata prima in agriturismo e poi in boutique hotel completa di ristorante. A oggi rientra tra i luoghi più belli e accoglienti di tutta la Gallura, dove è possibile dormire nella stanza e mangiare nel salone del celebre cantautore.
Fare un salto al mercatino di San Pantaleo
Il paesino di San Pantaleo è minuscolo ma, nonostante ciò, è sempre affollato e in pieno movimento.
Negli anni è diventato il punto di ritrovo di artisti e artigiani che in estate, ogni giovedì, si incontrano per dar vita al mercato più estroso e conosciuto di tutta la Sardegna.