La storia del brand Sergio Tacchini è strettamente legata a quella tennis, il suo omonimo ideatore è infatti il cinque volte campione italiano di doppio. Sergio Tacchini, ritiratosi dalle gare a 28 anni, fonda nel 1966 in Piemonte, a Bellinzago Novarese, la Sandys S.p.A. che prenderà poi il nome di Sergio Tacchini S.p.A.

La più grande innovazione del marchio fu quella di introdurre per la prima volta il colore nelle divise dei tennisti, fino ad allora infatti aveva sempre predominato il bianco. Questa intuizione e i suoi contatti nell’ambiente sportivo hanno portato subito Sergio Tacchini sulla cresta dell’onda.
Sergio Tacchini veste i campioni del tennis
Alla fine degli anni ’60 il tennis diventa uno sport molto seguito e i giocatori delle vere e proprie star, che Sergio Tacchini veste durante i tornei. Tra i nomi più famosi che hanno sfoggiato i completi Tacchini vi sono Ilie Nastase, la cui personalità vivace rappresentava appieno lo stile del brand e John McEnroe, una delle leggende del tennis.

Egli ha vinto sette titoli del Grande Slam, con Sergio Tacchini come sponsor, ed è diventato un personaggio pubblico conosciuto al pari delle rockstar. Questo accadde soprattutto dopo l’episodio avvenuto a Wimbledon nel 1981 in cui egli contestò una scelta dell’arbitro urlando la frase “you cannot be serious” e scioccando il mondo conservativo del tennis.

Proprio per questo motivo, McEnroe e il completo Sergio Tacchini che indossava durante la partita divennero popolari tra i fan del tennis. La collaborazione tra il campione e Sergio Tacchini rappresenta anche l’inizio delle sponsorizzazioni a cifre altissime nell’ambito sportivo. Nel 1983 McEnroe veniva pagato 400.000 dollari l’anno e Sergio Tacchini contava sotto contratto più di 25 altri giocatori in tutto il mondo. Da non dimenticare che 1976 Sergio Tacchini aveva già sponsorizzato la squadra italiana alle olimpiadi estive di Montreal.

Sergio Tacchini e lo streetwear
Il marchio e le iconiche polo con il logo dove la S ingloba la T diventano un simbolo di stile a livello internazionale e si diffondono così anche fuori dall’ambito sportivo. Sergio Tacchini a partire dagli anni ottanta diventa molto amato tra i giovani che gradiscono uno stile casual ma allo stesso tempo elegante e di qualità. La produzione di conseguenza si amplia, senza limitarsi a capi sportivi ma introducendo anche collezioni prêt-à-porter. Uno dei capi più desiderati è la giacca Dallas Track: nata per il riscaldamento dei tennisti, è caratterizzata dalle strisce orizzontali sul petto, dal collo alto e dalla cerniera frontale.

Proposta anche in versione tuta, ebbe un grande successo in quello che veniva chiamato “terrace wear”, cioè il modo di vestirsi dei tifosi sulle tribune più infuocate del calcio inglese. Sergio Tacchini diventa così anche un grande protagonista di quello che oggi chiamiamo streetwear, in particolare negli anni ’80 e ’90 nell’ambito della cultura hip hop, in cui indossare i marchi di lusso iniziava a diventare una maniera per mostrare il proprio status. Tra i rapper più famosi a indossare il brand vi furono Notorius B.I.G e LL Cool J e Tacchini viene anche nominato in diverse canzoni di Kanye West, Jay Z, Bestie Boys, Wu Tang Clan e molti altri.

Intanto le collaborazioni a livello sportivo sono sempre più numerose: Ayrton Senna nella Formula 1, Dino Meneghin e l’Olimpia Milano nel Basket, Pirmin Zurbriggen e Marc Girardelli nello sci e una lunga lista di campioni nel tennis tra i quali Martina Navratilova, Pete Sampras, Gabriela Sabatini, Mats Wilander, Sergi Bruguera, Martina Hingis, Goran Ivanisevic, Juan Carlos Ferrero, Francesca Schiavone e Novak Djokovic.

Una nuova svolta
Nel 2006 Sergio Tacchini subisce un cambio di proprietà, viene acquistata dalla società cinese Hebly. È proprio il contratto con Djokovic, all’epoca agli inizi della sua strepitosa carriera, a riportare il marchio sulla vetta. Nel 2016, in occasione dei 50 anni dell’azienda, viene creata un’edizione limitata della polo Young Line indossata da John McEnroe e la linea “Archivio” dedicata alle riedizioni dei modelli storici.

Nel 2019 avviene un nuovo passaggio di direzione e l’azienda viene acquisita da Stefano Maroni e da due private equities statunitensi che puntano da subito a enfatizzare la grande storia e tradizione del marchio sul mercato americano. Sergio Tacchini è da sempre il simbolo della creatività e qualità italiana nella moda sportiva e oggi anche nello streetwear, nel 2021 è infatti stata lanciata una collaborazione con il rapper A$AP Nast che unisce i canoni estetici caratteristici del brand alle tendenze odierne.

Immagine di copertina: Style Corriere