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Un viaggio tra i più bei presepi d’Italia

Quella del presepe è una tradizione fortemente radicata nella cultura e nella società d’Italia. A San Francesco, nel 1223, viene attribuita la prima realizzazione di un presepe vivente a Greccio.

Il primo presepe conosciuto, con ricostruzione della scenografia e statuine, invece, risale al 1238, e venne commissionato da Papa Onofrio IV. Una consuetudine, quella della rappresentazione della Natività, che si andò sviluppando prima in chiese e parrocchie, per poi diventare consuetudine anche all’interno delle case. Nel corso dei secoli, poi, assunse ulteriori impronte, che gli conferirono una dimensione fortemente simbolica e artistica allo stesso tempo. Il ‘700 costituì quella che si può definire l’era d’oro del presepe, soprattutto a Napoli, che vide esplodere letteralmente la rappresentazione della vita quotidiana – del popolo e dell’aristocrazia – all’interno della sacra rappresentazione.

Oggi l’Italia può vantare un immenso patrimonio presepiale, con la presenza di  presepi antichi e  artisticamente  rinomati unitamente a quelli più “moderni” e innovativi.

Il Presepe Meccanico di Torino

Il Presepe Meccanico di Torino fu realizzato nei primi anni del ‘900 dallo scenografo Francesco Canonica e, dal 1925, è situato nella Chiesa della S.S. Annunziata.  Il presepe conta più di 200 personaggi, di cui oltre 100 dotati di movimento, garantito da un motore elettrico recuperato da una nave in demolizione. Un complesso sistema di cinghie e pulegge provvede a trasmettere il movimento ai diversi settori della sacra rappresentazione. Da qualche anno, poi, l’intera struttura è stata dotata di un nuovo effetto luminoso giorno/notte, questa volta ottenuto con l’ausilio di led di ultima generazione.

Presepe di legno di Santa Cristina in Valgardena

La creazione di questo presepe prese il via nel 1988, quando un gruppo di giovani artisti di Santa Cristina in Valgardena realizzò una prima scultura in legno. In seguito, fu presa la decisione di realizzare un presepe a grandezza naturale, partendo dalla Santa Vergine e da Gesù Bambino, che furono poi seguiti da San Giuseppe, i Re Magi, un pastore con le pecore. Negli anni, i 18 artisti hanno aggiunto elementi e, nel 2000, è stata realizzata la stalla in cui la rappresentazione è racchiusa per essere aperta al pubblico per tutto l’anno.

Presepe di Manarola

Quello di Manarola, uno dei borghi delle Cinque Terre, è il più grande presepe luminoso del mondo. Realizzato da Mario Andreoli sulla collina di Tre Croci, questo presepe, infatti, è entrato nel 2007 nel Guinnes dei Primati grazie alla sua indiscussa imponenza. Per la sua costruzione, infatti, furono impiegati oltre 10 chilometri di cavi elettrici e 17 mila lampadine con cui allestire le 300 sagome a grandezza naturale. Lo spettacolare impatto luminoso lo rende visibile anche da grande distanza.

Il Presepe di sabbia di Rimini

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È ormai un appuntamento tradizionale quello che si rinnova ogni anno con il Presepe di Sabbia di Rimini, che fa della sabbia e della tradizione balneare della Riviera Romagnola il suo punto di forza. Allestito sulla spiaggia libera, viene realizzato dai più grandi maestri della scultura di sabbia, che annualmente creano vere e proprie opere d’arte riproducendo la Sacra Famiglia, i gruppi dei Re Magi e i pastori all’interno di uno scenario che riproduce sullo sfondo anche i più rappresentativi palazzi riminesi.

Greccio, il primo Presepe vivente d’Italia

La prima rappresentazione della Natività risale al 1223 e fu realizzata da San Francesco d’Assisi – aiutato dal nobile Giovanni Velita – nel paese di Greccio. In quell’occasione il Santo fece scegliere una grotta e costruire una mangiatoia, conducendo poi un asino e un bue, dando vita alla prima ricostruzione del luogo in cui nacque Gesù. Ancora oggi, sulla scia di questa tradizione, Greccio ospita un presepe vivente, con una rappresentazione divisa in 6 quadri e con i dialoghi estrapolati dai testi di Tommaso da Celano, che fu il primo biografo di San Francesco. Il presepe rappresenta una ricostruzione minuziosa dei costumi dell’epoca, realizzati dal Teatro dell’Opera di Roma, costituendo una vera e propria rievocazione storica.

Presepe Cuciniello – Napoli

La città di Napoli ha un legame fortissimo con la cultura presepiale. Prova ne è la notissima via San Gregorio Armeno, dove – per tradizione antica – sorgono le botteghe artigiane dove si realizzano presepi, statuine, casette di legno e sughero. A Napoli è presente anche uno dei presepi più belli e conosciuti al mondo: il Presepe Cuciniello, custodito presso il Museo Nazionale di San Martino. Il presepe prende il nome da Michele Cuciniello, un grande appassionato e collezionista di presepi e di pastori del Settecento. L’enorme struttura che forma il presepe – detta “scoglio” – è composta da tre sezioni. In quella centrale è rappresentato un tempio romano in rovina che ospita la Natività, affiancata da quella della Taverna, una casa di due piani carica di cibi e vivande destinate agli avventori. Nella terza sezione è riprodotto l’ambiente dell’epoca ed i pastori e i mandriani attoniti di fronte  all’apparizione dell’angelo che annuncia  la nascita di Gesù. Il presepe fu allestito nel 1879, ed è dotato di un impianto di illuminazione che simula, alternandoli, l’alba, il giorno, il tramonto e la notte. Naturalmente, tutte le statuine, i personaggi che affollano il presepe, indossano abiti di foggia settecentesca.

Presepe vivente di Matera

Quello di Matera è uno dei presepi viventi più suggestivi d’Italia. In questo caso, infatti, la rappresentazione della Natività è ambientata all’interno dei Sassi di Matera. Si tratta quindi di un vero e proprio percorso presepiale, che mette in scena – negli ambienti sotterranei del Centro Storico di Matera, la vita quotidiana della Giudea di 2000 anni fa, coinvolgendo fino a 300 comparse.

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