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Nocino: tra i liquori italiani più apprezzati

Tra gli innumerevoli liquori prodotti in Italia, il Nocino rappresenta una specialità tra le più conosciute ed apprezzate.

Le origini del nocino

Tra i liquori italiani troviamo il Nocino che si ottiene dai malli di noce posti in infusione. Si tratta di una procedura di distillazione presente nelle consuetudini di numerosi Paesi europei che ha dato vita a bevande dall’intenso sapore di noce, ma che in Italia vanta una tradizione decisamente più remota. Dagli antichi Romani sappiamo che il popolo britannico dei Pitti usava bere un liquore a base di noci, mentre, in tempi relativamente più recenti, risulta che in Francia si preparava un liquore di mallo di noce, detto anche ratafià. La Francia rappresenterebbe, infatti, il luogo di origine di questa specialità, che si sarebbe diffusa in Italia attraverso la Liguria e poi l’Emilia Romagna.

Liquori italiani tra noci, leggende e stregoneria

In Italia, le noci sono da tempi lontani un frutto avvolto da un alone di leggenda, essendo strettamente legate alle streghe e ai loro incantesimi. Tradizionalmente, infatti, le noci venivano raccolte nella notte di San Giovanni – tra il 23 e il 24 giugno – da una donna particolarmente esperta nella preparazione del liquore, che si arrampicava sugli alberi a piedi nudi per scegliere le noci migliori e raccoglierle senza danneggiarne la buccia. In quella notte si diceva che le piante e le foglie degli alberi diventassero magiche.

Le noci venivano poi messe in infusione il giorno dopo e si considerava pronto il Nocino nella notte del 31 Ottobre, ovvero alla vigilia di Ognissanti. Le indicazioni prescrivevano di non utilizzare attrezzi di ferro durante la raccolta delle noci, nella convinzione che il metallo potesse compromettere le proprietà di queste piante.

L’antica ricetta di uno dei liquori italiani più amati

Come accade per molti liquori italiani, le ricette utilizzate per preparare il Nocino sono numerose. Una delle più conosciute è quella che prevede la raccolta da ogni albero di 19 noci, ancora verdi e piccole, fino a raggiungere il peso complessivo di un chilogrammo, purché ottenuto con un numero dispari noci. Dopo averle pestate leggermente nel mortaio, le noci vanno tagliate in quattro parti e poste, insieme a 1,2 kg di zucchero in un contenitore di vetro (privo di guarnizioni di gomma) con chiusura ermetica, dove  si lasciano riposare per circa due giorni.

Nocino | Italian Traditions
Credits: Puglia

Solo a questo punto si aggiungono l’alcol e gli aromi, di solito chiodi di garofano, scorza di limone e cannella. La fase successiva prevede la conservazione del preparato, in un luogo parzialmente esposto al sole. Dopo un periodo di 40/60 giorni si procede al filtraggio del liquore che, prima di essere imbottigliato, va mescolato con una miscela di acqua tiepida e zucchero. Una volta imbottigliato, si consiglia di lasciarlo riposare fino al periodo natalizio.

E allora… Cin cin!

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