Grazie al suo sapore avvolgente, il miele nella cucina italiana è utilizzato in combinazione con tanti alimenti sia dolci che salati. Uno degli abbinamenti classici è quello con il formaggio poiché quest’ultimo è un alimento privo di zuccheri che si contrappone alla dolcezza del miele. Il miele però può essere abbinato anche alla frutta fresca e frutta secca, oppure inserito all’interno di torte ed infusi per conferire maggior aroma e dolcezza.
Tutti i mieli sono uguali?
Il miele è una miscela complessa i cui elementi principali sono: zuccheri semplici (glucosio e fruttosio), acqua, minerali (calcio, ferro, magnesio, rame, manganese, silicio, potassio, iodio, sodio, fosforo), vitamine (A, gruppo B, C, E, K), acidi organici, fenoli, flavonoidi ed enzimi.
Le proporzioni di queste sostanze possono subire variazioni, anche di grande entità, in relazione alla composizione del nettare o della melata da cui il miele deriva, cioè alla sua origine botanica ed il luogo d’origine. Il tipo di prodotto finale cambia non solo a seconda del nettare bottinato, ma anche in base alla propoli, ossia una sostanza che nasce dalla combinazione tra proteine delle api e resina degli alberi e che viene usata per la protezione dell’alveare. Per tali fattori i vari tipi di miele non possono mai essere identici sia nella composizione che dal punto di vista del profilo organolettico e delle proprietà benefiche.

I benefici delle numerose tipologie di miele Made in Italy
Sono tantissime le tipologie di miele esistenti in Italia, ognuno dei quali con caratteristiche e gusti specifici. Tra i più diffusi troviamo:
Il miele di Acacia
Si ricava dalla Robinia, una pianta molto diffusa in Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. Questo prodotto si presenta con una consistenza liquida che tende a non cristallizzare e conserva un sapore neutro con una nota di vaniglia e zucchero a velo. È utilizzato per ridurre le infiammazioni (in particolare quelle alla gola), per contrastare le patologie dell’apparato digerente e per sbloccare l’intestino, potendo contare sul suo leggero effetto lassativo.

Il miele di Millefiori
Ha un colore misto che va dal bianco all’ambrato ed è soggetto a cristallizzazione. La sua funzione principale è quella antinfiammatoria ed energetica. Questa tipologia di miele non ha un unico luogo di produzione, ma può essere prodotto sia in montagna che in collina e in pianura, dove si trovano fiori di vario tipo. Per questo motivo, in base alla zona di raccolta, esso può presentare delle unicità a livello di sapore, profumo e proprietà.

Il miele di Tiglio
Ha un colore ambrato ed è cristallizzato a granulazione fine. Il suo sapore è dolce e fresco, con un profumo di erbe medicinali. Ha un effetto calmante e viene spesso usato per attenuare i dolori mestruali. Svolge un’azione digestiva ed ha effetti diuretici. Il miele di tiglio, in Italia, viene prodotto tipicamente nell’arco alpino e lungo gli Appennini.

Il miele di Eucalipto
Ha un colore ambrato tendente al rosso e si presenta allo stato liquido. Svolge un’azione antibiotica ed allevia la sensazione di fastidio causato dalla tosse. Le produzioni più abbondanti vengono dalla Maremma toscana, dal Lazio e dalla Sardegna.

Il miele di Castagno
Ha un colore scuro con tonalità rossastra che si presenta allo stato liquido. Ha la funzione di favorire la circolazione sanguigna, funge da disinfettante delle vie urinarie ed è un antispasmodico. Viene prodotto nel periodo compreso tra la fine di giugno e la prima parte di luglio. Si produce in tutta l’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, nelle zone di media montagna (dai 400 ai 1200 mt).

Il miele di Corbezzolo
Ha la caratteristica di essere amaro. La sua produzione è possibile solo nelle zone ricche di corbezzoli, come la Sardegna e alcune zone di Toscana e Corsica; una produzione limitata si ha anche a Monte Conero, nelle Marche. Tale miele è una delle specialità sarde più rinomate e di cui si trovano riferimenti già in epoca romana.

Il miele Agrumato
Prodotto solo nelle regioni dove gli agrumi sono coltivati estesamente: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio e Sicilia e si ottiene da arancio, limone, bergamotto, mandarino, clementine, cedro e pompelmo. Il miele di Arancio ha un colore tendente al giallo paglierino e si presenta in forma liquida. Questa variante è ottima da utilizzare come sedativo perché consente di contrastare gli effetti negativi dell’eccitazione nervosa e l’insonnia.

Il miele di Lavanda
È caratterizzato da un colore chiaro ambrato ed è cristallizzato molto fine. Viene utilizzato contro l’insonnia, come analgesico e digestivo. È prodotto soprattutto in Sardegna e, occasionalmente, in altre zone tirreniche (Isola d’Elba). Una produzione di miele di lavanda angustifolia o vera è possibile in alcune zone delle Alpi Marittime, tra Liguria e Piemonte.

Il miele di Girasole
Possiede un colore giallo vivo ed è soggetto a cristallizzazione. È utilizzato come calmante della tosse e la zona di produzione si concentra in Campania.

Il miele di Rosmarino
Si tratta di un miele di antica tradizione poiché gli antichi romani lo usavano per addolcire il vino e ne producevano grandi quantità. Oggi è tipico della Puglia e della Sardegna, per esempio del Gargano e si caratterizza dal profumo e dall’aroma floreale e fragrante.

Conservazione
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente ad umidità, luce e calore.
L’umidità favorisce la fermentazione, che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l’idromele. La temperatura elevata invece influenza direttamente l’aroma e i principi nutritivi e la luce diretta tende a deteriorare le qualità organolettiche del prodotto. Per questi motivi è opportuno conservare il miele a fresche temperature e in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo igroscopico, il miele tende ad assorbire l’umidità e gli odori dell’ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.

Controindicazioni
Chi soffre di diabete, obesità o ipertrigliceridemia dovrebbe consultare il proprio medico prima di assumere il miele, evitando così eventuali rischi correlati all’eccesso di zuccheri. Al fine di prevenire i rischi di botulismo, è sconsigliato nei bambini con meno di un anno di età. Ancora, il miele può scatenare allergie ed è un alimento che favorisce la carie dentale.
Immagine copertina: Food Blog