La canzone Piazza Grande di Lucio Dalla è una tra le più celebri canzoni di sempre del panorama artistico italiano. Conosciuta in tutto il mondo, la splendida ballata è una vera e propria dichiarazione d’amore dell’artista nei confronti di uno dei principali luoghi d’interesse della sua città natale, Bologna. Bologna è una città attiva, multiculturale e aperta all’innovazione, ma è anche un luogo caratterizzato dalla presenza di punti cardine e di luoghi d’incontro per la cittadinanza, motivo per il quale pur essendo una grande città molto popolosa, non è raro che gli abitanti si ritrovino nei posti a loro più cari. Il testo di Piazza Grande ha anche un significato più nascosto, che tocca nel profondo l’animo di chi lo ascolta.
Lucio Dalla è uno tra i nomi più conosciuti di quello che è il panorama musicale italiano. L’artista, morto pochi anni fa, ha trascorso la sua intera vita tra le vie dell’amata città natale, Bologna. E’ a Bologna che sono ambientati la maggior parte dei suoi testi ed è a Bologna che tutt’ora si trova quella che per anni è stata la sua abitazione, divenuta ormai un museo (“a casa di Lucio”) aperto ai visitatori e caratterizzata dalla presenza, al suo interno, di splendidi manufatti e opere d’arte. L’artista possedeva anche altre due dimore famose, una nei pressi delle isole Tremiti (alle quali ha anche dedicato una canzone) e l’altra sull’Etna.
La canzone Piazza Grande è una tra le sue più celebri di sempre ed è una vera e propria dichiarazione d’amore per la sua amata Bologna, città dalla quale non ha mai voluto spostarsi se non per brevi vacanze. Il testo in realtà presenta delle ambiguità sulla location. Piazza Grande, infatti, non esiste a Bologna. E’ invece la piazza principale della vicina città di Modena. Spesso tuttavia i bolognesi si riferiscono alla “piazza grande” per indicare Piazza Maggiore, che è la principale area di ritrovo cittadina. A quanto pare, tuttavia, il testo di “Piazza Grande” non sarebbe dedicato né all’una né all’altra, ma bensì a una piccola piazza a ridosso della quale il cantautore abitava da ragazzino.
Piazza Grande: a quale piazza si riferisce?
Il brano musicale dell’artista Lucio Dalla, come rivelato all’interno del film/documentario del 2011 a lui dedicato da un suo strettissimo collaboratore, non si riferisce a Piazza Maggiore. Piazza Maggiore si trova al centro di Bologna ed è lunga ben 115 metri, circondata da alcuni tra i più bei palazzi storici del posto. Il brano si riferisce a Piazza Cavour, una location, situata sempre nel centro storico, al centro della quale si erge una statua dedicata a Camillo Benso di Cavour, localizzata all’interno di un piccolo giardinetto pubblico. All’interno del testo, di fatti, si parla di “panchine ed erba”, che a Piazza Maggiore sono ovviamente assenti.
Il testo della canzone Piazza Grande
Il testo della canzone Piazza Grande di Lucio Dalla è dedicato a un senzatetto, che trascorre la sua vita per strada e che ruba con gli occhi ciò che di bello il mondo ha da offrirgli. Interessante è il dualismo tra i bisogni e i desideri che accomunano qualsiasi essere vivente, indipendentemente dalla sua classe sociale (ecco che citiamo i versi “A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io… A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io”). Il clochard, tuttavia, non vuole rinunciare alla sua libertà per veder realizzati i suoi desideri e i suoi sogni, ed ecco che a fine testo la canzone afferma: “Ma la mia vita non la cambierò mai mai… A modo mio quel che sono l’ho voluto io”.
Bologna: cosa vedere? Cosa mangiare?
Bologna è famosa per i suoi tetti rossi e per la radicata cultura culinaria che da sempre la caratterizza. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Bologna, ti suggeriamo di visitare il giardino del quale si parla in Piazza Grande di Lucio Dalla ma anche le altre attrattive locali. Come Piazza Maggiore, la Torre degli Asinelli (con la sua splendida veduta sullo skyline bolognese), il quadrilatero finanziario, il mercato coperto e la Bologna sotterranea. Se invece ti stai chiedendo cosa mangiare a Bologna, sappi che la scelta è davvero ampia. Si parte da tipicità come il friggione bolognese e i tortellini in brodo per passare alle lasagne, alle tagliatelle al ragù e alle celebri tigelle ripiene.