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L’industria nautica italiana: eccellenza del Made in Italy

Italiani popolo di santi, poeti e navigatori. Soprattutto navigatori e tra i più grandi produttori di imbarcazioni di ogni genere in tutto il mondo. Oggi, come in passato, infatti con la sua filiera produttiva l’Industria nautica italiana è ufficialmente riconosciuta come un’eccellenza mondiale e, anche, uno dei numerosi simboli del Made in Italy. Grazie a uno storico connubio tra artigianalità, innovazione e alta tecnologia, ha saputo imporsi nel corso degli anni con una ricca produzione che spazia dalla motonautica alle navi da diporto, dai superyacht ai mega-yacht. Un settore in costante crescita, vero fiore all’occhiello dell’industria e dell’economia italiane, che detiene la leadership mondiale nella costruzione di barche e che vanta alcuni dei cantieri navali più antichi e rinomati del mondo.

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L’industria nautica italiana: la storia

La motonautica italiana vanta di assolute eccellenze grazie a pionieri come Riva, i cui modelli sfrecciavano nelle acque della Costa Azzurra, Baglietto, i Cantieri Posillipo, ed infine i veneziani Cantieri Soccol, che lavorarono per conto della milionaria Barbara Hutton e per diversi magnati di origine svizzera e turca,.  Dai cantieri navali Baglietto dobbiamo i natali del “Mas”, il Motoscafo Armato Silurante della Regia marina attivo durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni ’60 viene introdotta quella la vera novità che diede inizio all’evoluzione del diporto nautico nazionale: la “Speranziella” progettata da Renato Levi e costruita dalla Naval tecnica di Anzio. Nello stesso periodo Riva ideò i Riva Boat Service: centri di assistenza specializzati in grado di dare supporto ai proprietari delle imbarcazioni per quanto riguarda il settore della e riparazione o dell’assistenza di un motoscafo Riva. Inoltre, il comparto nautico italiano ha visto crescere progressivamente anche il segmento rappresentato dalle grandi navi.

Le attività odierne dei produttori di imbarcazioni italiani

Oggi il comparto dell’industria nautica italiana è uno dei più forti dell’intero sistema Paese? Dal 2018, infatti, il settore ha registrato una crescita record, merito soprattutto della produzione delle grandi navi nel segmento internazionale del lusso. Nel corso degli anni, la produzione italiana si è orientata sempre più verso il settore high-tech e green, ormai sinonimo del Made in Italy nautico. Ciò ha fatto dell’Italia il secondo esportatore mondiale, subito dopo gli Stati Uniti. Ad attirare l’attenzione dei miliardari americani e asiatici sono soprattutto i super-yacht, imbarcazioni che superano i ventiquattro metri di lunghezza, con i cantieri in grado di soddisfare il 46% degli ordini mondiali.

Cantieri italiani d’eccellenza

Svariati sono i gruppi leader che operano nel settore dell’industria nautica:  uno di questi è Fincantieri, che nel 2019 ha ottenuto 4.254 milioni di euro di ricavi, soprattutto grazie alla domanda proveniente dal settore crocieristico. Il Cantiere Nautico Benetti, specializzato in yacht di lusso sin dagli anni 60, nacque con la produzione di imbarcazioni di legno, arrivando a produrre il celebre “Nabila” (yacht di ottantasei metri del miliardario saudita Adnan Khashoggi). Si distinguono poi il Cantiere Nautico San Lorenzo di Viareggio, il Cantiere Nautico CRN di Ancona, diventato un’icona dell’eccellenza e dello stile italiano, che nel ’78 realizzò il primo yacht sopra i quarantacinque metri, quello dell’emiro del Qatar Al-Thani, e che nel 2013 ha varato il “Chopi-Chopi”, yacht di ottanta metri. Ci sono poi i cantieri navale Perini e Rossinavi di Viareggio, Custom Line, e il Cantiere Nautico Riva, assoluta eccellenza nell’ambito della motonautica, che dal 2014 è entrata anche nella produzione di super-yachts fino a cento metri di lunghezza.

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