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Internet Day. La rete in Italia

Oggi Internet è un semplice dato di fatto: basta un clic e siamo collegati al mondo intero. Eppure non è sempre stato così semplice. Anche la Rete ha una storia alle sue spalle e, come ogni grande invenzione, un fase pionieristica. Un tempo c’era Arpanet, sistema di collegamento alla Rete ideato negli Stati Uniti.

Le origini di Internet in Italia

In Italia tutto cominciò grazie al lavoro di un grupo di ricercatori dell’Università di Pisa. Grazie a loro fu effettuato il primo collegamento che sfruttava il protocollo TCP/IP, già ampiamente attivo negli U.S.A., ma pressocché inutilizzato nel resto del Mondo. Questa tecnologia consentiva di connettersi, appunto, al sistema Arpanet, ideato dai “padri” Vin Cerf e Bob Kahn. E il merito fu di Luciano Lenzini, membro del del Centro Nazionale di Ricerca di calcolo elettronico dell’Università di Pisa (Cnuce), che ottenne la possibilità di collegarsi alla Rete, grazie ai contatti con la Defense Advanced Research Project Ajency (D.A.R.P.A.) che gestiva la Rete Arpanet. Con lui, nel gruppo di ricerca, c’erano Erina Ferro, Nedo Calandroni e Antonio Blasco Bonito.

La rete in italia

La prima connessione in Italia

Fu così che – il 30 Aprile 1986 – la prima connessione fu attivata via cavo da Pisa alla Piana del Fucino, in Abruzzo, per poi essere lanciata via satellite verso alla volta degli Stati Uniti. Raggiungendo così la stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. Le informazioni e i dati inviati dall’Italia giunsero in un attimo Oltreoceano viaggiando su una Rete ideata originalmente per scopi militari. Per l’occasione fu utilizzato un enorme router, denominato “Butterfly Gateway”, fornito all’Italia dal Governo americano, che consentì al nostro Paese di figurare tra i primi Stati europei a collegarsi a Internet. Per la precisione il terzo, dopo Norvegia e Inghilterra. In quel lontano 30 Aprile del 1986 l’Italia entrò quindi nell’era Internet. Furono necessari quattro anni perché il Cnuce riuscisse a trovare i primi fondi per avviare lo start-up di Internet in Italia, grazie anche agli accordi sottoscritti con Sip e Italacable.

E il record del primo sito italiano registrato ufficialmente spetta ancora al Cnr, che nel 1987 creò il suo dominio Web al Centro Nazionale Universitario di Calcolo elettronico dell’Università di Pisa.

Fino al 1995, tuttavia, Internet rimase uno strumento di comunicazione ristretto al mondo delle comunità scientifiche, insieme a quelle governative. A partire da quell’anno incominciò a diffondersi l’accesso al Web anche da parte di utenti privati. Con l’evoluzione in termini qualitativi e quantitativi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. In Italia, comunque, a partire dal 1993 erano nati i primi internet-provider, tra cui Vol, fondato da Nichi Grauso e TelecomOnline, ma è nel 1994 che, con la nascita di I.Net, si assiste alla “rivoluzione Internet” nel Bel Paese. Da quei tempi le cose sono molto cambiate, e anche l’iniziale digital-divide rispetto al resto del Mondo è stato superato. Ma, a distanza di oltre 15 anni dall’arrivo dell’Adsl, che di fatto rivoluzionò le fuzionalità e le rpestazioni di Internet, altre sfide rimangono aperte per il nostro Paese. A partire dalla banda ultralarga e dalle possibilità che questa offre al Web.

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