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Capo Figari e Figarolo, museo a cielo aperto nel Golfo Aranci

In Gallura, a pochi chilometri da Olbia e Golfo Aranci, all’estremità nord-orientale della Sardegna il promontorio di Capo Figari e la vicina isoletta di Figarolo offrono un magnifico esempio di museo naturale marino. 

Capo Figari è un’oasi naturale che non ha eguali e offre un paesaggio unico di biodiversità, meta ideale per chi ama il trekking ma anche le immersioni, le passeggiate a cavallo, in bicicletta o a piedi. 

L’isolotto di Figarolo e la spiaggia di Cala Moresca, un gioiello incastonato in una piccola baia all’ombra di una verde pineta, sono solo due delle meraviglie del luogo. 

Partendo da Cala Moresca si può raggiungere la cima del promontorio con un percorso di circa tre chilometri, raggiungendo i 350 metri di altezza dove si trovano i resti dei semafori della Marina Militare dove, Nel 1932 Guglielmo Marconi costruì un ponte radio ad onde corte che collegava la Sardegna con l’Italia continentale. 

Dalla cima si gode di un panorama mozzafiato: da un lato si può ammirare il Golfo di Olbia con Capo Ceraso e l’isola di Tavolara, dall’altro si trovano le isole di Soffi e Mortorio con la Costa Smeralda sullo sfondo. 

A breve distanza si trovano alcune delle più belle spiagge del capo: Cala del Sonno, Cala Fenice e Cala Spada. Situata nella parte settentrionale, la più selvaggia e incontaminata, è raggiungibile solo via mare.

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Trekking a Capo Figari: gli itinerari più belli

Capo Figari, come dicevamo qualche riga fa, è la meta ideale per gli amanti delle escursioni via mare o via terra e per gli amanti del trekking questo posto sarà un vero sogno. 

Da Cala Moresca al semaforo di Capo Figari 

Cala Moresca è una baia accessibile solo a piedi o in bicicletta e durante il viaggio si possono ammirare i panorami da cartolina: l’acqua cristallina che si alterna alle sfumature dello smeraldo, il cielo limpido e la natura rigogliosa tutto intorno rendono questo itinerario particolarmente suggestivo. 

Arrivati in spiaggia vi troverete di fronte ad un cancello con le indicazioni per il trekking: da qui dovrete prendere la strada fino al semaforo di Capo Figari. 

Il percorso è di circa tre chilometri ed è tutto in salita ma non abbiate paura di sforzarvi troppo perché qualche tappa arriverà naturalmente per fermarsi ad ammirare lo spettacolo circostante. Arrivati in cima, dopo circa un’ora di cammino a ritmo regolare, incontrerete il Semaforo di Capo Figari e potrete ammirare tutto il Golfo Aranci, l’Isola di Figarolo e quella di Tavolara.

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Sentiero dei Carbonai

Il punto di partenza è Golfo Aranci dove è possibile lasciare l’auto nel parcheggio tra Via Guglielmo Marconi e Via Cagliari, accanto al quale si trova l’inizio del sentiero Carbonai. È un percorso più piatto e meno faticoso del precedente ma anche di una bellezza mozzafiato. Un itinerario che vi permetterà di ammirare la Costa Smeralda e le isole di Mortorio, altro angolo di paradiso.  

Proseguendo lungo il sentiero, troverete un cartello che indica il sentiero per raggiungere il Monte Ruju e, lungo di esso, incontrerete le Case Rosse, piccole case abbandonate che, secondo le storie, hanno ospitato Guglielmo Marconi mentre si dedicava ai suoi esperimenti e che hanno fatto da rifugio ad alcune famiglie di Golfo Aranci in tempo di guerra. 

Proseguendo lungo il percorso, si arriva al Monte Ruju da dove si può ammirare una vista spettacolare su Golfo Aranci.

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Sentiero Su Canale

Al termine del Sentiero di Carbonai, oltre all’indicazione per il Monte Ruju, troverete anche quella per il sentiero Su Canale, detto anche Su Canalone, che vi porterà a Cala Moresca. Il sentiero prende il nome dalla sua conformazione passando al centro tra il Monte Ruju e Capo Figari, quasi a dividere le due vette più alte. 

È un itinerario che si può fare anche al contrario, partendo dalla baia per raggiungere Golfo Aranci.

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L’isola di Figarolo

L’isola di Figarolo è famosa per la sua Cala Moresca, la spiaggia di cui abbiamo parlato all’interno dei sentieri più panoramici di Capo Figari, una baia di sabbia finissima dalle acque incredibilmente cristalline. 

L’isola ha una flora lussureggiante, caratterizzata da mirto, lentisco, leccio e ulivi e una ricca fauna che conta diversi esemplari di gabbiani e corvi.

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È il luogo ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni che, oltre agli animali marini che popolano queste acque, possono esplorare il relitto di una nave mercantile affondata all’inizio del XX secolo al largo dell’isola. Spettacolari grotte sommerse, dove sarete in compagnia cernie e aragoste saranno il prologo alla fista dell’affascinante corallo nero e un incredibile presepe subacqueo composto da statue di trachite 

L’isola di Figarolo è raggiungibile con imbarcazioni private o partecipando ad escursioni che partono dai porti di Golfo Aranci e Olbia; il periodo migliore per visitarla e apprezzarne le potenzialità sono da maggio a ottobre, naturalmente luglio e agosto sono caotici ma lo spettacolo merita di sopportare un po’ di folla.

Copertina: sardegnaturismo

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