Forte capacità competitiva, innovazione nei procedimenti di fabbricazione tradizionali, qualità e competenza degli operai calzaturieri, sono gli elementi che nel tempo hanno determinato la primaria posizione dell’ Italia nei mercati internazionali dell’industria calzaturiera. Con ben 5.031 aziende e 76.610 addetti, il settore calzaturiero italiano è senza dubbio uno dei pilastri del Sistema Moda. In ogni parte del mondo, infatti, le scarpe italiane si riconoscono come le più ambite. Stando ai dati, a trainare il Made in Italy nel mondo, recentemente di dominio della Cina e degli Stati Uniti, è il settore delle scarpe di lusso, per molti una scelta irrinunciabile in nome di uno stile elegante e raffinato, ideali per ogni occasioni. Lusso e alta moda contraddistinguono la produzione di Luciano Fontaneto Suolettificio, fornitore delle più affermate griffe che scelgono di affidarsi alla sua esperienza per produrre le parti più importanti delle proprie calzature.
L’interesse di chi compra si concentra generalmente sulla qualità (materiali, comfort, durabilità), sulle caratteristiche artigianali, le rifiniture e il design, ma oggi, più che mai, vi è una maggiore attenzione ad aspetti quali la sostenibilità etica e ambientale. Aspetti, questi, che sono alla base della produzione di speciali calzature che fungono da veicolo di un pensiero e di una comunicazione sensibili all’ecologia e all’ambiente che ci circonda. È il caso delle scarpe vegan, prodotte senza ricorrere all’uso di derivanti di origine animale. Prodotti e materiali completamente naturali, oltre che strutture rispettose delle linee del piede, sono alla base delle calzature delle aziende BioNatura e Oltreluna, quest’ultima specializzata in calzature femminili dal numero 40 in su, con la possibilità di personalizzare i propri articoli; la stessa mission di Grandi Scarpe, brand che fornisce un servizio personalizzato fino al singolo dettaglio e, soprattutto, su misura – dal numero 39 al 51.
Il mondo delle calzature nel Belpaese è legato indissolubilmente alla città di Vigevano, che è stata a lungo la capitale italiana e, in alcuni periodi, anche mondiale della calzatura. Il suo primato arriva da lontano, per poi emergere in modo significativo a livello industriale nel corso nel Novecento, quando la città era arrivata a produrre addirittura 20 milioni di paia di scarpe l’anno. Questa lunga tradizione si trova oggi documentata nel Museo Internazionale della Calzatura, prima e unica istituzione pubblica in Italia dedicata alla storia e all’evoluzione della scarpa intesa come indumento e oggetto di moda e design. Tra i tanti esemplari e modelli esposti, si può ammirare anche il primo prototipo del tacco a spillo creato dai calzaturieri vigevanesi negli anni Cinquanta. Non solo calzature, ma una vasta gamma di prodotti per la cura dei piedi, del pellame e delle calzature stesse caratterizzano l’offerta dell’azienda romana Damiani Pellami.