Il termine “abbacchio” è l’italianizzazione della parola latina baculum (ad baculum “vicino al bastone”). Il baculum era il bastone di legno che veniva conficcato nel terreno e al quale venivano legati i piccoli agnelli per fare in modo che non scappassero e che la madre rimanesse sempre nelle vicinanze per nutrirli. Con il tempo, il termine “abbacchiare” entrò nei modi di dire laziali con il significato di abbattere, uccidere con il bastone, fino ad entrare di diritto nel vocabolario della lingua italiana, dove la parola “abbacchiato” significa persona dispiaciuta, affranta. Una tradizione lontana che ha dato origine a più di cento piatti storici Made in Italy, fra i quali grande fama hanno l’abbacchio al forno con patate a tocchetti, l’abbacchio a “scottadito” e l’abbacchio alla “cacciatora”, che suscita autentiche emozioni di gusto.
Ingredienti
1 kg di agnello
100 ml di vino bianco
4 rametti di rosmarino
4 acciughe salate
Qualche foglia di salvia
4 cucchiai di olio d’oliva
100 ml di aceto bianco
2 spicchi di aglio
Sale e pepe
Preparazione
Lasciate marinare l’abbacchio per una notte in olio, vino bianco e rosmarino. In una teglia adatta ad essere messa in forno, mettete l’olio e rosolateci l’abbacchio a fuoco vivo, unite il rosmarino, la salvia, l’aglio, salate, pepate e mescolate per far insaporire bene. Versate il vino e l’aceto e fate evaporare, aggiungete poi un bicchiere di acqua bollente, coprite con un foglio di alluminio e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti. Mentre l’abbacchio finisce di cuocere, mettete qualche cucchiaio del sugo di cottura in un tegamino e fateci sciogliere le acciughe deliscate e dissalate. Quando saranno sciolte, versate la salsa sulla carne, lasciando insaporire fino a fine cottura.