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Votigno di Canossa, suggestivo borgo in Emilia-Romagna 

Votigno di Canossa è un incantevole borgo medievale immerso nel verde delle colline dell’Emilia-Romagna. La sua bellezza, quasi magica, e il suo perfetto stato di conservazione sono le principali caratteristiche che lo classificano tra i borghi più attraenti d’Italia per i turisti e non solo, tanto da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. 

Visitare Votigno di Canossa 

Un’atmosfera suggestiva, quasi surreale, quella che distingue il borgo di Votigno di Canossa, gioiello incastonato fra le colline emiliane: è impossibile non rimanere affascinati dalla sua bellezza e dalla sua perfezione, soprattutto osservandolo dalla terrazza panoramica. 

Si aggiunge anche un fascino mistico esotico dovuto alle statue del Buddha, alle bandiere tibetane e ai tanti simboli della religione buddista che raggiunge la sua massima espressione all’interno della Casa del Tibet, un monastero buddista edificato nel 1990 che, nel 1999, fu inaugurato dal Dalai Lama in persona. 

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Storia e cultura tibetana trovano ampio spazio all’interno del borgo dove sarà possibile visitare anche il Museo del Tibet che, al suo interno, custodisce oggetti rari e vanta anche una sezione dedicata a Mahatma Gandhi. 

Oltre alla ricchezza culturale, Votigno di Canossa, offre anche paesaggi naturalistici mozzafiato e varie attrazioni turistiche come il Sentiero Matilde. 

Percorrendo questo sentiero, a piedi o in bicicletta, sarà possibile avventurarsi in un percorso che parte da San Pellegrino in Alpe e arriva Ciano d’Enza, alla scoperta di questa importante figura femminile attraverso la storia tra chiese e castelli, tra i i quali il castello di Canossa e il Castello di Sarzano. 

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Il Castello di Canossa 

Dopo aver ammirato la bellezza di Votigno di Canossa, sarà possibile visitare il Castello di Canossa, distante solo un paio di chilometri dal borgo: il castello si erge su una rupe, scelta strategica che venne fatta al tempo della sua costruzione per renderlo inaccessibile. 

Il castello ha una storia strettamente correlata alla Contessa Matilde di Canossa: la leggenda racconta che la contessa, combattiva e pia fosse anche più scaltra del demonio.  Così un giorno catturò il diavolo e lo imprigionò in una bottiglia. La condizione posta per liberarlo era di costruire un castello misterioso e inviolabile. Il diavolo accettò e il castello prese forma proprio come la contessa desiderava. Ancora oggi dalla sua cima si possono ammirare dei profondi solchi nel terreno, lungo il fianco della rupe, chiamati proprio “artigli del diavolo” poiché creati da quest’ultimo, secondo la tradizione. 

Ad oggi lo stato del castello non è dei migliori: ridotto ad un rudere, è possibile osservarne qualche muro e una cripta. Nonostante ciò, la sua particolarità è a tal punto riconosciuta che il castello è classificato come Monumento Nazionale. 

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Votigno di Canossa: dove dormire? 

Per chi vuole avventurarsi alla scoperta di questo meraviglioso borgo, sarà possibile trovare una soluzione a Canossa o in uno dei piccoli paesi nelle vicinanze. 

Chi, invece, preferisce stare di base in zone più ampie e con più attività e attrazioni a disposizione, dedicando una giornata a visitare Votigno di Canossa, potrà optare per altre soluzioni più centrali. 

Infatti, da Reggio-Emilia, sarà possibile raggiungere il borgo con soli quaranta minuti di macchina mentre, da Modena, ci vorrà circa un’ora. 

Cucina tipica emiliana: i piatti da non perdere 

Durante il vostro soggiorno in Emilia-Romagna, breve o lungo che sia, dovrete assolutamente provate la cucina tipica del posto, considerata una tra le migliori d’Italia. 

L’Emilia-Romagna offre una grande quantità di piatti gustosi, iniziando dalle lasagne alla bolognese, che qui potrete assaggiare nella versione classica con ragù e besciamella, ma anche nella ricetta con la pasta verde agli spinaci, e continuando con i tortelli fatti con pasta fresca tirata a mano e ripieni di erbe e ricotta, zucca e amaretti o patate. 

Tra i primi piatti della tradizione romagnola da provare assolutamente citiamo anche i cappelletti (conosciuti anche come anolini) ripieni di carne, da gustare in brodo, al ragù o in crema di parmigiano reggiano. 

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Impossibile, poi, non assaggiare le tigelle, perfette come piatto principale se si vuole mangiare qualcosa di poco impegnativo, magari anche camminando, senza rinunciare al gusto: queste focaccine sono assolutamente da provare con la mortadella. 

Anche in quanto a dolci l’Emilia-Romagna vanta delle ricette squisite: tra le piùraffinate troviamo la torta tenerina, originaria della città di Ferrara, un dolce sofficissimo a base di cioccolata fondente, perfetto per la colazione o per la merenda, si scioglie in bocca. 

Copertina; fondoambiente

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