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Volterra, la città fondata dagli Etruschi  

Volterra è antichissima e passeggiando per le sue vie e vicoli, si respira ancora un’aria medievale molto particolare perché le sue strade antiche sono senza tempo. 

Sensazione ancora più marcata quando le strade sono invase dalla manifestazione in costume Anno Domini 1398, la seconda e la terza domenica del mese di agosto. 

Breve storia di Volterra 

Volterra è una città della Toscana, situata nella parte meridionale della provincia di Pisa.  

Domina dall’alto dei suoi 531 metri di altezza il dorso di un rilievo che separa la Val d’Era dalla Valle di Cecina, in piena Maremma pisana.  

Fu fondata dagli Etruschi con il nome di Velathri, nel VII secolo prima di Cristo,e divenne una delle più importanti città – stato dell’Etruria

A differenza di altre città vicino al mare, Volterra non temeva le scorribande dei pirati e il suo sottosuolo ricco di minerali, tra cui l’alabastro, le permise nell’antichità di svilupparsi e prosperare economicamente e socialmente, tanto da diventare un baluardo della civiltà etrusca. 

Conquistata dai Romani, conservò una notevole indipendenza e nel periodo longobardo, divenne sede di un’importante circoscrizione. 

Nell’Alto Medioevo fu governata dai vescovi-principi finché finalmente nel XII secolo poté diventare un libero Comune. 

Nel 1361 con l’ascesa della Signoria dei Belforti, una potente famiglia volterrana esponente della fazione guelfa (sostenitori del Papato), si aprì un nuovo capitolo della storia di Volterra che terminò con la cacciata dei Belforti e con la dominazione fiorentina sulla città all’inizio del XV secolo. 

Volterra seguì quindi le vicende della Repubblica di Firenze (1527-1530) e dopo il rientro dei Medici a Firenze fece parte del Granducato di Toscana, un antico stato italiano che durò per ben duecentonovanta anni, dal 1569 al 1859 circa. 

Subì, dal 1800 al 1814, l’invasione delle truppe napoleoniche, un periodo funesto, dove sparirono moltissime opere d’arte della città, presumibilmente finite tutte in terra francese. 

Dal Risorgimento in poi Volterra seguì le vicende storiche italiane. 

Foto : Unsplash

Cosa vedere a Volterra 

A Volterra ci sono due aree archeologiche, aperte al pubblico con le regole di un Museo: l’acropoli etrusca e l’area archeologica romana di Vallebuona

L’Acropoli etrusca si trova all’interno del grande Parco Archeologico Enrico Fiumi, nei pressi della fortezza medicea. 

Purtroppo, presenta una scarsità di resti dovuta ai materiali molto deperibili con cui costruivano gli Etruschi. 

Infatti, a differenza di Greci e Romani che usavano marmo e pietra, essi impiegavano il legno, la terracotta e l’argilla cruda anche per costruire i templi. 

Quello che oggi si può ammirare nell’acropoli è frutto di una grande riorganizzazione urbanistica avvenuta in epoca ellenistica nei secoli III-II a.C. 

L’altra importante area archeologica di Volterra è la zona romana di Vallebuona, un antico quartiere cittadino, dove anticamente sorgevano il Teatro romano e le terme; l’area si trova in Piazza Caduti Martiri dei lager nazisti. 

Il Teatro romano della fine del 1° a.C. è stato scoperto negli anni ’50 del secolo scorso, ed è uno dei meglio conservati d’Italia. 

L’Anfiteatro romano, appena fuori dal centro cittadino, è stato scoperto casualmente nel 2015, con gli scavi tuttora in corso, è visitabile solo su richiesta. 

Si trova nei pressi della Porta Diana. 

Le Mura di Volterra sono un’opera d’ingegneria militare costruite in epoca etrusca ma modificate molto nel corso dei secoli, specialmente tra il XIII e il XVI secolo. 

Nelle mura si aprono le antiche porte di accesso medievali e l’unica porta etrusca rimasta quasi intatta è la Porta all’Arco

Questa porta etrusca conserva ancora oggi le sue decorazioni originali a tre teste. 

L’altra antica porta, che conserva ancora qualche parte originale di epoca etrusca, è la Porta Diana, fuori dalla cinta delle mura medievali. 

Le altre sono: porta a Selci; porta Marcoli; porta di Docciola; porta Fiorentina; porta di San Francesco. 

Proseguendo il tour “etrusco” a Volterra, una visita allo splendido Museo Guarnacci in Via Don Minzoni n.15 è quasi un obbligo. 

Il Museo si trova nel Palazzo Desideri Tangassi, ed è uno dei più antichi Musei pubblici d’Europa; infatti, è stato fondato nel 1761, quando il nobile abate Mario Guarnacci donò il suo ingente patrimonio archeologico di reperti etruschi alla sua città natale di Volterra. 

Il Museo offre un’ampia panoramica di statue, vasellame, urne cinerarie e altro trovati nel sottosuolo di Volterra durante i vari scavi archeologici. 

Volterra, come la stragrande maggioranza delle città e dei borghi italiani, vanta un gran numero di chiese, oratori, monasteri e pievi da visitare, sia dentro la città, sia nelle frazioni del suo territorio comunale. 

Foto : Unsplash

La chiesa più importante di Volterra è il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta

L’inizio della costruzione della Cattedrale risale al XII secolo e fu completata nel XVIII. 

La facciata è in stile romanico, mentre il suo interno è un mix di stili di varie epoche dove predomina comunque lo stile tardo-rinascimentale. 

Notevole e imponente il suo soffitto a cassettoni che combina con maestria elementi decorativi geometrici e floreali con ovali di Santi affrescati. 

La Cattedrale custodisce opere d’arte di Benozzo Gozzoli e di Andrea della Robbia; inoltre, si può ammirare il considerevole gruppo ligneo della Deposizione di Cristo, di autore ignoto e datato al 1228 secondo un documento custodito nella Cattedrale. Si tratta dell’opera d’arte più antica custodita nel Duomo di Volterra. 

Una tappa nella stupenda Piazza dei Priori, annoverata nell’elenco delle più belle piazze d’Italia, lascia meravigliato il turista che la ammira per la prima volta. 

Si trova nel cuore medievale di Volterra ed è circondata dai palazzi più importanti della città. 

Il Palazzo dei Priori, edificato nel 1239, oggi è sede del Municipio di Volterra ma fin dal Duecento è stata sede comunale, quindi, incluso tra i palazzi municipali più antichi d’Italia. 

È visitabile in parte nelle sale della Giunta e del Consiglio Comunale, mirabilmente affrescati da pittori famosi tra cui l’Orcagna

Si può visitare anche la Torre campanaria del Palazzo dei Priori per ammirare dall’alto la bellezza di Volterra. 

Atri palazzi assolutamente da visitare in piazza sono: il Palazzo Pretorio e la Torre del Porcellino; il Palazzo Vescovile, il Palazzo Incontri e il Palazzo Pio. 

Inoltre, non deve assolutamente mancare una visita alla Pinacoteca e Museo Civico di Volterra, in Via dei Sarti 1, per ammirare l’immenso patrimonio di opere esposte tra cui la splendida Deposizione dalla Croce del grande Rosso Fiorentino, datata 1521. 

La Pinacoteca si trova nel bellissimo palazzo rinascimentale Minucci – Solaini. 

Altre opere architettoniche da vedere sono le case torri medievali dei Buonparenti, dei Baldinotti e Toscano. 

In città ci sono diversi e interessanti palazzi rinascimentali, costruiti da famiglie nobili locali tra cui Palazzo Inghirami, Palazzo Maffei e Palazzo Beltrami. 

L’imponente rocca medicea situata nei pressi del Parco Enrico Fiumi merita una visita. 

È costituita da due corpi di fabbrica: la Rocca Antica e la Rocca Nuova unite insieme dal cosiddetto Cammino di Ronda. 

La Rocca Antica è vicina alla Porta a Selci e include parti antichissime della fortificazione, mentre la Rocca Nuova fu fatta costruire da Lorenzo de Medici sul luogo dove sorgeva il Palazzo dei Vescovi distrutto dai Fiorentini nel 1472. 

Costruita a uso militare, fu utilizzata come carcere politico e nelle sue celle passarono sia gli oppositori dei Medici, sia i patrioti del nostro Risorgimento.  
Oggi ospita reclusi a vita e a tempo, con una sezione di carcere giudiziario. 

Volterra è famosa anche per la lavorazione artigianale dell’alabastro e in città, è possibile ammirare opere antiche e moderne presso l’Ecomuseo dell’Alabastro ubicato in una sezione a parte della Pinacoteca di Volterra, con entrata da Piazza Minucci 2. 

Gastronomia tipica di Volterra 

Volterra offre ai turisti i piatti tipici della gastronomia toscana, con alcune varianti tipiche del territorio.  

Primi  piatti

  • La panzanella e la ribollita, piatti poveri e ricchi di verdure della cucina contadina. 

Secondi piatti

  • Il baccalà alla fiorentina; 
  • Il cinghiale con funghi e polenta, la lepre ai tre vini. 

Dolci

  • La torta con i bischeri, i cenci. 

Volterra: come arrivare 

Volterra è raggiungibile in automobile e con gli autobus locali che partono da Firenze o da Pisa. 

Per chi si reca in treno invece, la stazione più vicina si trova a Cecina. 

Da Cecinaè possibile proseguire con autobus, o con il treno, fino a Saline di Volterra dove è necessario cambiare autobus e proseguire per Volterra. 

Il turista che desidera visitare Volterra deve tener conto della sua storia di antica città etrusca e romana e iniziare il suo tour partendo da queste zone. 

È consigliabile, quindi, munirsi di piantina della città, reperibile presso gli Uffici del Turismo situati in Piazza dei Priori 20. 

Copertina: Unsplash

Autore: Rosa Garofalo

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