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Vino della neve

Il Vin de la Neu nasce da un progetto dell’enologo Nicola Biasi che ha tutto il sapore di un’autentica sfida. L’enologo, nel 2013, si trovò a dover fronteggiare una fitta nevicata proprio durante la vendemmia in alta montagna, dove aveva voluto impiantare il suo vigneto. In poco tempo caddero venti centimetri di neve che coprirono l’uva ancora sulle viti.

E da qui la sua intuizione, che quell’anno produsse 300 bottiglie di “vino della neve”, in un territorio dove – com’è nella tradizione della Val di Non – si coltivano le mele. Il vitigno utilizzato è il  Johanniter, un incrocio tra Riesling e Pinot Grigio che ha una caratteristica speciale: è resistente alle principali malattie della vite e alle avversità climatiche della quota. In seguito le bottiglie diventarono 440, poi 500. Fino a oggi, con un obiettivo di 2000 bottiglie da realizzare nei prossimi tempi.

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La bevanda perfetta per l’inverno

Il progetto si concretizza a ben 900 metri sul livello del mare, nel piccolo paese di Coredo, in Trentino Alto Adige. In un vigneto ideato con il preciso obiettivo di ottenere uva di alta qualità, con un occhio attento all’utilizzo di materiali non trattati, perfino nella scelta dei pali di sostegno in larice, albero ampiamente diffuso nella zona. E senza l’utilizzo di anticrittogamici e di mezzi a motore!

Nicola Biasi, a soli 34 anni, è un enologo di grande esperienza, essendo partito come direttore della casa Allegretti, produttori del Brunello di Montalcino. Nel suo curriculum compaiono anche esperienze presso Jermann e Zuani, poi un soggiorno in Australia, e poi di nuovo in Italia al Castello di Fonterutoli e un’esperienza in Sudafrica alla Bouchard Finlayson Winery.

Ha gestito:

  • Poggio San Paolo, la tenuta di Montalcino di Marilisa Allegrini
  • Poggio al Tesoro a Bolgheri.

Attualmente è anche direttore del Wine Research Team, realtà costituita da un gruppo di aziende intenzionate a fare ricerca per affrontare le principali problematiche legate alla viticultura made in Italy.

Un’esperienza che sta alle spalle di un tentativo ardito, finalizzato a ottenere un prodotto praticamente unico, su un terreno mai trattato prima, anche chimicamente, per la cultura della vite. Scommessa che Blasi ha preso davvero sul serio, avendo deciso di interrompere la collaborazione professionale in corso prima della grade impresa.

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Peculiarità del vino della neve

Il Vin de la Neu si distingue per un colore intenso e consistente, per un’ampia complessità aromatica strutturata intorno a un fruttato brillante che si conferma poi al palato.

Grazie alle sue caratteristiche, il prodotto –  per due anni consecutivi – si è aggiudicato l’ambito “Sole” assegnato dalla Guida Veronelli: “vino estremo e di grande eleganza”. Con questo progetto Blasi ha dimostrato che la conoscenza può consentire di produrre vini Made in Italy anche ad altitudini elevate e, contemporaneamente, di realizzare vere e proprie eccellenze in maniera “sostenibile”, senza turbare l’equilibrio degli ecosistemi in cui sono inseriti i vigneti. La scommessa è vinta, ma non si ferma qui!

Scommetto che adesso sei curioso, perché non provi anche tu questo vino della neve? Di sicuro ti sorprenderà!

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