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Trapani, Arte, religiosità e artigianato

Denominata “citta tra i due mari”, perché bagnata a nord dal mar Tirreno e ad ovest dal mar Mediterraneo, Trapani si presenta come una splendida falce, un’inconsueta mescolanza d’arte, artigianato, religiosità e fatalismo. Pensate che sulle sue coste cresce una pianta che non è presente in nessun’altra parte del mondo!

Si tratta della calendula maritima, inserita oggi nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate dell’area mediterranea. La calendula maritima veniva chiamata dai greci “fiore del sole” per la sua corolla di petali gialli ed è protagonista di un mito che racconta di un amore non corrisposto, secondo il quale una ninfa di nome Calta, innamorata del dio Apollo, dio del sole, era solita trascorrere tutta la notte nei campi in attesa del primo raggio di sole. Consumata dall’amore, Calta si ammalò fino a morire, e si narra che la calendula apparve proprio nel punto in cui la ninfa aveva passato le sue numerose notti insonni. Oltre che come pianta ornamentale, il fiore viene utilizzato in ambito medico come diuretico, antinfiammatorio, cicatrizzante e depurativo, e in cucina per arricchire insalate e per insaporire brodi e risotti.

Se vi trovate o state pianificando le vostre vacanze a Trapani, e siete alla ricerca dei posti più belli da vedere, di un buon ristorante tipico o magari di un agriturismo dove alloggiare, ecco per voi i consigli di Italian Traditions.

LE 10 COSE DA FARE A TRAPANI

1. GIRARE PER LE VIE DEL CENTRO STORICO, perfetto esempio di stile barocco siciliano che si presenta come un susseguirsi di epoche storiche che ostentano la loro bellezza e caratterizzano i diversi angoli della città.

2. VISITARE IL COMPLESSO DELL’ANNUNZIATA, una struttura del XIV secolo che comprende il Santuario e il museo principale della città, quello di Pepoli. Al suo interno si possono visitare la Cappella dei Marinai, quella dei Pescatori e quella della Madonna.

3. AMMIRARE IL SUGGESTIVO PAESAGGIO DELLA RISERVA NATURALE SALINE DI TRAPANI E PACECO – dove si esercita l’antica attività di estrazione del sale – popolato da specchi d’acqua, mulini a vento e saline. Il sale marino di Trapani viene prodotto dal 1500 e attualmente è l’unico sale europeo che vanta l’IGP e il Presidio Slow Food. Tra le aziende del territorio, merita una menzione speciale l’azienda Oro di Sicilia, per l’impegno che la famiglia Culcasi mette da oltre cent’anni nella produzione e commercializzazione del sale marino di Trapani, raccolto con metodi ecologici e sostenibili.

4. PRENDERE UN BATTELLO PER VEDERE LE ROVINE, LE SALINE E I MULINI DELL’ISOLA MOZIA, un piccolo isolotto dall’insolito fascino che sorge in mezzo ad una laguna, fra Trapani e Marsala, dove 27 secoli fa si insediarono i Fenici.

5. FARE UNA GITA FUORI PORTA passeggiando tra le stradine acciottolate dell’antico borgo di Erice, la città di Venere, arroccato sul monte che porta lo stesso nome.

6. GUSTARE I PIATTI DELLA CUCINA MARINARA TRAPANESE al ristorante Antichi Sapori (c.so Vittorio Emanuele, 191). Tra i piatti forti, il cous cous servito con zuppa di pesce e frittura di paranza, i ravioli di cernia al gambero rosso e le busiate fatte a mano.

7. FARE COLAZIONE DA ANGELINO GALATI (via Ammiraglio Staiti, 85), il tempio del rito della prima colazione. Tra le innumerevoli golosità da assaggiare, ci sono le graffe con la ricotta e la strepitosa crema allo zabaione.

8. FARE UN TUFFO NEL PASSATO E TORNARE BAMBINI facendo tappa nel coloratissimo negozietto di dolciumi e caramelle Da Peppino (Piazza Notai, 5), dove le caramelle vengono fatte, tagliate e confezionate a mano come una volta!

9. BERE UNA DELLE MIGLIORI GRANITE ARTIGIANALI presso l’Antica Pasticceria Gelateria Colicchia (via delle Arti, 6/8), un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. La pasticceria offre un vasto assortimento di specialità siciliane, quali cannoli, cassate, graffe e biscotti tipici.

10. RILASSARSI NELLA NATURA soggiornando nell’agriturismo Baglio Spanò (Contrada Triglia Scaletta – Marsala loc Petrosino), dimora feudale del Marchese Nicolò Spanò. Distribuito su due piani, il casale sorge al centro di un feudo padronale di 600 ettari coltivati a vigneto. L’agriturismo offre sistemazione in ambienti raffinati arredati con mobili d’epoca in perfetto stile siciliano. Ottimi i prodotti e i vini di produzione propria.

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