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Rita Levi Montalcini, la donna che ha cambiato la scienza

Rita Levi Montalcini, passione e amore per la cultura e la scienza

Quando si pensa a cosa può essere la passione per lo studio del cervello, all’amore per la cultura, a tutto ciò che possa far riferimento a fenomeni che negli anni della guerra erano ancora completamente sconosciuti e che una grande donna ci ha dato modo di appassionarci a ciò grazie al suo amore e alla sua conoscenza, si pensa immediatamente a Rita Levi MOntalcini.

Ebbene si, una donna dal carattere forte, nata all’inizio del Novecente da padre ingegnere, Adamo Levi e madre pittrice, Alice Montalcini, si è dedicata allo studio dello sviluppo del sistema nervoso, che ha perfezionato negli Stati Uniti, dove ha vissuto per trent’anni. 

Ha scoperto il NFG una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo. E’ stata insignite del premio nobel nel 1986 e nominata successivamente senatore a vita nel 2001.

Chi era Rita Levi Montalcini: la biografia e la vita privata del Premio  Nobel
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Rita Levi Montalcini, Tra scienza e cultura, la sua forte giovinezza

E’ stata autrice anche di una splendida autobiografia, Elogio dell’Imperfezione, dove racconta come da adolescente avesse voluto fare la scrittrice ma che improvvisamente a vent’anni i suoi interessi mutarono del tutto: decise di iscriversi alla facoltà di medicina laureandosi nel 1936.

Trai i suoi amici di corsi ricordiamo anche Savatore Luria e Renato Dulbecco, anch’essi futuri premi nobel. Insieme hanno frequentato i corsi di un grande biologo, Giuseppe Levi, studioso della crescita cellulare, in particolare nel tessuto nervoso.

Rita Levi Montalcini, La scoperta del NFG

Rita Levi Montalcini, alla fine degli anni 50, individuò una proteina prodotta dalle cellule nervose stesse che è in grado di favorirne la moltiplicazione e di dirigere la crescita delle fibre nervose verso i vari organi.

Successivamente scoprì anche la proteina era in grado di coordinare il funzionamento del sistema nervoso, endocrino e immunitario. Ciò dimostrava che il tessuto nervoso non ha una struttura fissa dalla nascita ma la sua crescita può essere facilitata da una sostanza NFG, fattore di crescita di nervi.

Addio a Rita Levi Montalcini | Lega Nerd
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Rita Levi Montalcini e il messaggio che lascia alle donne.

Rita Levi Montalcini, con l’amata sorella ha istituito una fondazione, Montalcini Onlus, il cui scopo è sostenere l’istruzione delle donne africane. Perché una donna che si emancipa aiuta l’intera comunità a riscattarsi dalla fame e a conquistare la dignità.

E’ simbolo della lotta dei diritti e dei valori delle donne fin dal primo momento della sua più importante scelta, quella di iscriversi ad una università prettamente maschile. E’ stato l’unico momento in cui lei stessa ammette che essere donna le è sembrata “una sgradevole realtà”.

Durante il periodo delle leggi razziali, il suo ottimismo ha vinto sulla sua paura a tal punto da non crearle problemi una volta inseritasi del tutto in un contesto prettamente maschile, quello dell’università.

Nel corso della sua esistenza, ricordiamolo soprattutto in una giornata come questa di oggi, dove si continua con la lotta contro la violenza sulle donne, ha seguito innumerevoli progetti, portando a cuore sempre la parità dei diritti delle donne in ambito scientifico e non.

Si è battuta per il diritto dell’aborto e ha portato avanti, determinata, il suo impegno a favore dell’emancipazione femminile. Ha sempre ironizzato sulla sua vita dicendo che a lei era andato sempre tutto bene e soprattutto facile, ma sapeva perfettamente che per molte altre donne non era così, per questo si è sempre battuta con amore per loro.

Negli anni ha creato un suo personalissimo stile, fatto di spille e collane vistose, di spalline e capelli raccolti in uno chignon. Non si è mai voluta sposare per dedicarsi, in maniera incondizionata, al suo lavoro.

Muore così all’età di 103 anni, il 30 dicembre del 2012.

Rita Levi-Montalcini: scienziata, femminista, zia - Galileo
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Cover Image: bellacanzone

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