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Parco del Vesuvio, il gigante che guarda Napoli

La Campania è una regione ricca di luoghi grande fascino e importanza, il Vesuvio è un simbolo di Napoli, minaccioso e amico allo stesso tempo, in una relazione plurimillenaria. L’esplorazione del Parco Nazionale del Vesuvio combina storia, natura e avventura.

Il Parco del Vesuvio è un sito incredibile perché offre non solo paesaggi mozzafiato, ma anche una finestra unica sulla storia geologica e culturale della regione. 

Senza dubbio, il Parco Nazionale del Vesuvio e dove si trova sono testimonianza tangibile della forza e della bellezza della natura, oltre che un concentrato della storia del territorio.

Parco Nazionale del Vesuvio a protezione di flora e fauna e ricchezza geologica

Il Parco Nazionale del Vesuvio ha visto la luce ufficialmente a giugno del 1995 con l’intento principale di tutelare le specie vegetali e animali, nonché la ricchezza geologica del territorio vesuviano.

L’area del parco abbraccia l’omonimo vulcano, uno dei più famosi al mondo per le conseguenze storiche delle sue eruzioni. Con l’eruzione del settantanove d.C., il Vesuvio ha sepolto le città di Pompei ed Ercolano sotto strati di cenere e lapilli.

Dal punto di vista geologico, è un vulcano quiescente con un cono stratificato che si eleva maestosamente sulla pianura circostante. Le sue eruzioni hanno contribuito a plasmare il paesaggio circostante, creando un ambiente unico di flora e fauna adattata alle condizioni vulcaniche.

Cosa vedere al Parco Nazionale del Vesuvio: i sentieri 

La bellezza naturale del Parco Nazionale del Vesuvio è protagonista assoluta. I visitatori possono godere di escursioni panoramiche lungo uno degli undici sentieri segnalati che attraversano boschi e vegetazione. 

Vediamo le possibili escursioni offerte dai sentieri ufficiali del Parco Nazionale del Vesuvio:

  • La Valle dell’Inferno”: Con i suoi circa dieci chilometri, questo itinerario offre un’avventura impegnativa attraverso i stretti tornanti intorno al Vallone Tagliente, regalando vedute mozzafiato dei Cognoli di Levante;
  • Lungo i Cognoli”: È un percorso suggestivo con saliscendi e panorami spettacolari che conducono al Largo Prisco;
  • Il Monte Somma”: Si tratta di un itinerario ad anello agevole che permette di esplorare la storia vulcanica con vista sul fiume di lava e panorami sul golfo di Napoli;
  • Attraverso la Riserva Tirone”: È un itinerario tranquillo attraverso un bosco suggestivo (quello della Riserva Forestale Tirone-Alto Vesuvio) che offre una vista straordinaria sul parco;
  • Il Gran Cono”: Popolare tra i visitatori, questo sentiero conduce da Piazzale Ercolano al Gran Cono regalando la veduta del Monte Somma e permettendo l’escursione sul Vesuvio;
  • La Strada Matrone”: Segue la strada segnata dai fratelli Matrone per raggiungere il Gran Cono, ma permette di ammirare le bocche laviche apertesi oltre un secolo fa;
  • Il Vallone della Profica”: È meno conosciuto rispetto ad altri percorsi e permette di esplorare il versante meno noto del Monte Somma e di raggiungere una suggestiva pineta;
  • Il Trenino a Cremagliera”: Seguendo il tracciato dell’antico trenino a cremagliera per risalire al Vesuvio da San Sebastiano, questo percorso offre alcune pendenze impegnative;
  • Il Fiume di Lava”: Si tratta di un percorso breve inaugurato di recente, che consente di camminare su una colata di lava e di ammirare un ambiente che ricorda quello lunare;
  • L’Olivella”: Questo sentiero conduce alle sorgenti dell’Olivella, attraversando le campagne di Sant’Anastasia;
  • La pineta di Terzigno”: È un sentiero pianeggiante immerso in una fitta pineta.

Con i suoi cinquantaquattro chilometri di sentieri diversi, la Sentieristica del Parco Nazionale del Vesuvio offre un’esperienza di immersione nella natura (anche grazie alle informazioni fornite su caratteristiche naturali e storiche) e allo stesso tempo mitiga i rischi lungo i percorsi.

Foto: Unsplash

Visita al Gran Cono del Vesuvio 

L’escursione lungo il sentiero del Gran Cono offre un’esperienza arricchita dall’emozione di passeggiare intorno al cratere e dal panorama spettacolare che abbraccia gran parte della Campania fino al Lazio.

Il vulcano a recinto presenta un profilo distintivo, composto da due coni: il cono esterno tronco, conosciuto come Monte Somma, e il cono interno, noto come Vesuvio. Questi due coni sono separati dalla Valle del Gigante, suddivisa a sua volta in Atrio del Cavallo a ovest e Valle dell’Inferno a est. 

Le pendici del vulcano sono solcate da valli radiali mentre le pareti mostrano una verticalità pronunciata e sono costituite da roccia vulcanica. Il vulcano è caratterizzato da una mescolanza di lave con composizioni chimiche diverse e depositi piroclastici. Le aree circostanti sono formate da materiali trasportati dalle colate di fango.

Come si fa a salire sul Vesuvio? Il percorso principale segue il margine occidentale del cratere mentre un nuovo itinerario alternativo, attualmente in fase di sviluppo, permetterà ai visitatori di completare il giro completo del cratere, arricchendo l’esperienza di questo ambiente unico.

Per l’escursione sul Vesuvio è necessario comprare i biglietti a prezzo intero o ridotto. È consigliato acquistare  i biglietti per il Vesuvio dal sito ufficiale prima dell’avvicinamento al sito, perché la connessione nelle vicinanze dell’ingresso è assente. 

Il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio

Il nuovo Museo dell’Ente Parco del Vesuvio del Centro Culturale di Villa Regina racconta la storia geologica del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, lo sviluppo della ricca biodiversità e analizza l’interazione millenaria tra l’essere umano e il vulcano.

Diviso in cinque sale tematiche, il museo offre un’immersione completa nelle meraviglie del Vesuvio:

  • Il vulcano”: La sala fornisce un’approfondita esplorazione del cambiamento del Somma-Vesuvio attraverso un plastico delle eruzioni più significative e del loro impatto ambientale;
  • La nascita e l’evoluzione del suolo vesuviano”: È un viaggio nella formazione e nello sviluppo dei suoli vulcanici vesuviani nel corso dei millenni;
  • Il suolo e la biodiversità”: Fornisce una panoramica sulle principali specie sia vegetali che animali dell’ambiente vesuviano e sull’importante sfera agricola;
  • Il suolo antropizzato”: Compie un’analisi delle conseguenze dell’attività umana sul territorio, approfondite attraverso diorami e pannelli descrittivi;
  • L’interazione uomo-Vesuvio”: Una sala dedicata alla relazione millenaria tra l’uomo e il vulcano, con particolare attenzione sia alle tecniche agricole che a quelle edilizie tradizionali.

Il patrimonio storico e culturale

Oltre alla sua bellezza naturale, il Parco del Vesuvio è anche un tesoro di storia e cultura. Le terre che circondano il maestoso Vesuvio raccontano una storia di interazioni tra l’uomo e il vulcano.

Le antiche città di Pompei ed Ercolano, distrutte dall’eruzione del settantanove d.C., sono testimonianze della grandezza e della tragica fine della civiltà. I visitatori possono esplorare le strade antiche, le case, i templi e i teatri di queste città sepolte nel tempo, ottenendo uno sguardo sulla vita quotidiana dell’epoca.

Da Oplonti ai ritrovamenti più recenti a Somma Vesuviana e Villa Regina a Boscoreale, ogni sito rappresenta un frammento prezioso di questa storia affascinante.

Le lussuose Ville Settecentesche del Miglio d’Oro, le rustiche Masserie Vesuviane e i caratteristici tetti a botte di Terzigno sono testimonianze tangibili di come l’architettura e lo stile di vita si siano adattati alle peculiarità del territorio vulcanico.

Attraverso luoghi come l’Antiquarium di Boscoreale, il Mav (Museo archeologico virtuale) di Ercolano e le suggestive lave presenti lungo la salita al Gran Cono, è possibile immergersi negli eventi che hanno plasmato quest’area.

Il Museo Ferroviario di Pietrarsa a Portici ricorda l’importanza delle infrastrutture nel rapporto tra l’uomo e il territorio mentre il Museo del Corallo a Torre del Greco e il Museo della Civiltà Contadina a Somma Vesuviana conducono in un viaggio attraverso i caratteri, i mestieri e le tradizioni delle comunità che hanno abitato queste terre attraverso i secoli.

Copertina: pixabay

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