Le proprietà ottiche dei cristalli sono sempre state note. Nell’antica Grecia, gli studiosi utilizzavano vasi di cristallo colmi d’acqua per ingrandire le lettere e le piccole cose; nella Roma imperiale, Nerone utilizzava notoriamente uno smeraldo come una sorta di telescopio naturale per meglio assistere ai giochi gladiatori; in Arabia, i matematici lavoravano sugli specchi ottici da anni. Tutto, però, è cambiato nel 1100 a Venezia. È stata infatti la Repubblica di Venezia a costruire la prima industria del vetro al mondo, custodendo gelosamente il segreto della lavorazione del vetro, a tal punto da collocare le fabbriche nell’impenetrabile isola di Murano. Questo le ha permesso sia di sperimentare varie tecniche di produzione, che di impostare leggi estremamente rigorose a tutela del commercio. Scorrendo queste leggi possiamo trovare norme specifiche in materia di lenti di ingrandimento e lenti per occhiali risalenti all’anno 1284 – il che significa che in quel momento gli occhiali erano diventati un prodotto così diffuso e comune che erano già stati copiati altrove. Gli storici collocano così la nascita degli occhiali intorno all’anno 1180.
La prima menzione ufficiale e diretta degli occhiali da vista proviene però da un sermone pronunciato il 23 febbraio 1306 presso la chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. In questo, frate Giordano da Pisa comunica al popolo che gli occhiali erano stati pubblicamente in vendita per poco più di 20 anni, ma che il loro segreto di fabbricazione non era stato ancora rivelato. Si ritiene che questo sermone abbia ispirato il suo collega Alessandro della Spina a studiarne con dedizione alcuni esemplari, e quindi, qualche anno più tardi, a rivelare al mondo intero il modo in cui questi venivano costruiti.La prima industrializzazione dell’occhiale, in Italia, avvenne nel 1878 per opera di Angelo Frescura, che aprì la fabbrica a Calalzo di Cadore, dando inizio a quello che è diventato il distretto indutriale dell’occhiale.
Se queste prove non fossero sufficienti, possiamo dire di disporre persino della prima rappresentazione visiva di un paio di occhiali. Si tratta di un affresco del 1352 che si trova nel convento di San Nicolò, a Treviso, che mostra una quarantina di predicatori che studiano seduti alla propria scrivania. Uno di loro, Ugo da Provenza, indossa senza alcun dubbio un paio di antichi occhiali da vista.