Nisida è un’isola dalle mille sfaccettature e luoghi affascinanti, tra i quali spicca senza dubbio Porto Paone. Questo angolo meno conosciuto dell’isola è un vero e proprio tesoro nascosto vicino a Posillipo.
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Molti turisti si concentrano sulle mete più famose di Napoli e dintorni, ma c’è un lato meno conosciuto e meno visibile di Nisida che merita di essere conosciuto: stiamo parlando di Porto Paone. Nisida è sede del carcere minorile e si può visitare solo in certi periodi in occasione di visite organizzate.
Cosa significa il nome Nisida?
Il nome è legato al termine greco “nesida”, che vuol dire “piccola isola”. Di fatto è un isolotto di origine vulcanica a forma quasi completamente circolare, il più piccolo all’arcipelago delle isole Flegree.
Nisida tra mitologia e storia
Dove si trova l’isola Nisida? L’affascinante isola dell’arcipelago delle Flegree è un luogo ricco di storia e miti che hanno modellato la sua identità nel corso dei secoli.
Secondo alcune interpretazioni, l’isola di Polifemo menzionata da Omero potrebbe corrispondere alla piccola isola che si erge in prossimità del prolungamento della zona collinare di Posillipo. In particolare, Porto Paone sarebbe la baia naturale in cui approdò Ulisse e lasciò le sue navi prima di avventurarsi nella grotta del ciclope.
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Oggi, queste zone evocano ancora un senso di connessione con il passato mitologico e offrono un’opportunità unica per immergersi nella storia antica.
Non solo mitologia greca. Nel periodo romano, Nisida svolse un ruolo significativo come luogo di ritiro, ospitando Lucio Licinio Lucullo, Marco Giunio Bruto e Cicerone tra i tanti.
Durante il medioevo, poi, Costantino il Grande donò l’isola alla chiesa di Napoli e dal monastero di Nisida partì un’opera di conversione a opera dell’abate Adriano.
Giovanni Piccolomini, figlio di Giovanna d’Aragona e in seguito Duca d’Amalfi, ristrutturò il castello costruito in difesa dell’attacco di detronizzazione e contribuì a trasformare l’area in un luogo di richiamo per nobili ed artisti. È proprio in questo periodo che l’isola ispirò anche autori stranieri, come Cervantes.
Successivamente l’isolotto passò di mano in mano, da Pietro Borgia (principe di Squillace) a Matteo Capua (principe di Conca) fino a Vincenzo Macedonio (marchese di Roggiano).
Nell’Ottocento, la torre di guardia di Nisida, data la forma circolare dell’isola e la posizione difficile da raggiungere, venne trasformata in un istituto di pena. L’obiettivo era gestire le difficoltà carcerarie, cercando di migliorare le condizioni e la qualità di vita dei detenuti (tra i quali c’è stato anche il patriota e deputato Carlo Poerio).
Oggi, Nisida continua a essere un’isola di grande fascino e il carcere è stato trasformato in un centro di rieducazione minorile dopo la fine dei Borbone.
Nisida, l’isola che non c’è
Quasi del tutto circolare e alta oltre cento metri sul livello del mare, si sente parlare di Nisida come de “l’isola che non c’è” e questo accade perché l’isolotto spunta dal mare all’estremità del prolungamento della collina di Posillipo.
Praticamente il pontile percorribile che la collega alla terraferma le toglie le caratteristiche tipiche di un’isola, rendendola una penisola.
Tuttavia, la sua unicità è quella di essere lontana, pur essendo vicina, per via di quello che ospita: cosa c’è sull’isola di Nisida? L’Istituto Penale per i Minorenni che ha ispirato la fiction Mare Fuori targata Rai.
Porto Paone, il lato meno conosciuto dell’isola
Nisida è divisa tra le tracce del presidio militare e il carcere minorile che ospita e per questo viene quasi “dimenticata” da chi vive sulla terraferma. Questo però ha mantenuto l’isolotto a forma di mezzaluna intatto.
La piccola isola è quasi completamente circolare, fatta eccezione per una porzione a sud-ovest dove si apre l’insenatura di Porto Paone, probabilmente una delle perle meglio custodite.
Porto Paone corrisponde all’antica caldera del vulcano che ha dato origine alle isole Flegree nel golfo di Pozzuoli (incluso all’interno del golfo di Napoli).
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Chiamata “Paone” per via della sua somiglianza alla coda del pavone, la baia è abbracciata da scogliere imponenti ricoperte di vegetazione molto difficili da raggiungere.
Attualmente nella parte dell’insenatura di Porto Paone c’è il penitenziario minorile con la parte principale dell’edificio che si affaccia sul versante sud-orientale dell’isolotto.
Come arrivare a Porto Paone
La località Coroglio di Posillipo si può raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici, ma l’isola non è aperta al pubblico. Perché non si può entrare a Nisida? L’isolotto ospita il carcere minorile.
L’insenatura naturale ha sponde alte e rocciose e un accesso molto stretto nella parte sud della piccola isola di origine vulcanica. Inoltre, si erge uno scoglio proprio nella strettoia.
Nel porto c’è il divieto di accesso e sosta nell’insenatura a qualsiasi imbarcazione, salvo per le unità navali militari e di polizia.
Periodicamente, grazie all’impegno di associazioni culturali, Nisida può essere esplorata in alcuni periodi dell’anno partecipando a tour organizzati.
Copertina: napolilike