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La divertente maschera bergamasca di Arlecchino

Il famoso personaggio della commedia dell’arte italiana

La commedia dell’arte è un genere teatrale nato in Italia nel 1500. Da esso hanno avuto origine le maschere che ancora oggi vengono indossate durante le celebrazioni del carnevale. Una delle più conosciute è la maschera di Arlecchino. Italian Traditions vi porta alla scoperta della sua origine e del suo ruolo all’interno della commedia. Infine vi raccontiamo alcune curiosità che contraddistinguono questa figura tipica del carnevale.

Il personaggio

Si tratta di una delle maschere più famose della commedia dell’arte italiana. Questa è stata presente nei teatri del nostro paese fino alla conclusione del 1700. La sua introduzione la si deve all’attore di origine bergamasca Alberto Naselli. Il personaggio ha un carattere allegro e vivace e cerca sempre di fare scherzi e trarre gli altri in inganno. Si esprime con una voce stridula e invece di parlare canticchia. Indossa un vestito composto da pezze di tessuto di diverso colore ed indossa una maschera nera.

arlecchino

La sua origine

L’origine della maschera di Arlecchino ha radici lontane. Da una parte si può dire che è nato nel bergamasco ed è la contaminazione di due diverse figure. Lo Zanni bergamasco e i personaggi diabolici della tradizione popolare francese. Maschera caratteristica del mondo contadino, cui è molto legata, ha origini molto lontane ed è giunta fino a noi tramandata di generazione in generazione dalla tradizione agricola.

Il nome ha una origine germanica e significa re dell’inferno e identificava, nel XII secolo, un demone.

La maschera di Arlecchino nella commedia

La presenza della maschera di Arlecchino nella commedia dell’arte avviene nel periodo medioevale quando percorreva le piazze e le fiere di tutta Italia con saltimbanco e altri intrattenitori. La prima incisione in cui è raffigurato il suo costume si trova nel libro del 1601 Composition de Rethorique di Tristano Martinelli.

Una delle rappresentazioni più famose è quella scritta da Carlo Goldoni nel 1746 ed intitolata Arlecchino servitore di due padroni. Questa è una delle commedie dello scrittore più rappresentata in tutto il mondo. In tempi recenti l’Arlecchino più importante e conosciuto è stato Ferruccio Soleri che ha portato in scena il personaggio in questa commedia goldoniana allestita da Giorgio Strehler.

Curiosità

Il suo costume era in origine una tunica bianca tipica dei contadini del Veneto e della Lombardia. Con la sua comparsa all’interno della Commedia dell’arte il suo costume diventa più elaborato. Si tratta appunto di una tunica composta da pezze di tessuto di vario colore. Con il tempo divenne sempre più elegante fino ad arrivare ad avere una fantasia a rombi. Il suo volto è coperto da una maschera nera posizionata sugli occhi e indossa un cappello bianco. Inoltre è dotato anche di un bastone in legno che usa per difendersi quando viene coinvolto nelle risse.

 Le tradizioni popolari sono ancora oggi presenti nel nostro paese. Alcuni personaggi appartenenti alla cultura tradizionale e alla commedia dell’arte sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Se volete scoprire altre maschere italiane famose vi consigliamo di leggere anche questo articolo. Ora che conoscete la maschera di Arlecchino non vi resta che indossare il suo costume per celebrare la prossima festa di Carnevale.

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