Sicuramente ti sarà capitato durante una passeggiata nella tua città, di notare la presenza di edicole votive: si tratta di piccole cappelle al cui interno vi è un’immagine sacra. Spesso molto diffuse soprattutto al Sud, rappresentano un grande simbolo di devozione e fede. Ma qual è la loro storia?
Storia delle edicole votive
![Edicole votive a Napoli: un'idea smart mascherata dalla scusa della fede](https://www.napoligram.it/wp-content/uploads/2021/03/edicola-votiva-napoli-quartiere-sanita.jpeg)
Le edicole votive hanno una storia molto antica: risalgono infatti ad una tradizione della civiltà romana, che prevedeva l’affissione di immagini sacre dei Lares, ovvero delle divinità minori, sulle mura delle Insulae e delle Domus. L’edicole votive esistevano già in epoca Greca e poi Romana e con l’editto di Teodosio I nel 397 dopo Cristo si incentivò la costruzione di questi simboli di devozione sostituendo però i temi di adorazione pagana con quelli cristiani.
Le edicole votive ebbero una grande diffusione nel Medioevo e ancor di più con l’avvento del Protestantesimo: furono infatti utilizzate dalla Chiesa cattolica per contrastare questa nuova branca del cristianesimo che si andava sempre più diffondendo.
La funzione dell’edicola votiva, come è semplice intuire, è quella di essere un punto di riferimento e di aggregazione per riunire i fedeli devoti in preghiera. Anticamente si usava porre le edicole votive a protezione delle case, delle strade e delle corporazioni di mestiere: alle donne spettava il compito di prendersi cura dell’edicola, ponendo fiori e lumini.
Vi sono diverse tipologie di edicole votive:
- A cappella, ovvero un piccolo edificio che contiene l’immagine Sacra da venerare e spesso uno spazio con un altare dove si può pregare;
![Edicola Votiva via Vigorelli – Comune di Montanaso Lombardo](https://comune.montanaso.lo.it/wp-content/uploads/2020/09/Madonnino-Via-Vigorelli-1024x830.jpg)
- A vela: in questo caso è una costruzione indipendente costituita soltanto da un muro con l’immagine sacra;
![Il mistero della edicola votiva di Covignano - Riminiduepuntozero](https://www.riminiduepuntozero.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/03/edicola-votiva-home-min.jpg)
- A nicchia: l’edicola votiva viene realizzata da una nicchia che si ricava nelle pareti delle abitazioni ma anche lungo le strade da muri a contenimento del terreno.
![Scopriamo Gli Altarini | L'enciclopedia online delle edicole votive](https://www.edicolevotive.it/wp-content/uploads/2017/02/edicole_votive_1_2_2017_20_59_43_258.jpg)
Le edicole votive si ritrovano lungo le strade per dare un segno di speranza e coraggio a chi cammina: si ritrovano ad esempio sui muri delle case, come simbolo di fede che ricopre il luogo in cui si svolgono tutte le vicende umane, in cui c’è amore, affetto reciproco ma anche momenti di sofferenza.
Le edicole votive di Palermo
Le edicole votive sono molto diffuse soprattutto nelle città del sud Italia: uno degli esempi è la città di Palermo, dove questi segni di devozione prendono il nome di “marunnuzzi” o “santuzzi”. Di frequente si ritrovano anche in piccoli cortili o strade, sia antiche che recenti con delle scritte che invitano i viandanti a pregare e dare una piccola donazione.
![](https://italian-traditions.com/wp-content/uploads/2021/10/edicolevotivepalermo-italiantraditions-1024x1024.jpg)
L’immagine si trova perlopiù dipinta direttamente sul muro o sul legno, molto più raramente su vetro e tela: non di rado sono presenti delle statuetta o delle antiche stampe. Il soggetto più rappresentano nelle edicole votive palermitane è la Vergine Maria, ma sono anche molto presenti immagini della “santuzza”, ovvero Santa Rosalia patrona della città di Palermo.
Le edicole votive a Palermo si tramandano di generazione in generazione: per chi se ne occupa, porre dei fiori o delle candele come simbolo di devozione è un momento di gioia da condividere con gli altri oppure con sé stessi raccogliendosi in preghiera.
Anticamente in alcune strade i lumini accesi delle edicole votive costituivano l’unica fonte di illuminazione: ad esempio quello della “Madonna della Volta” che mette in comunicazione l’attuale Piazza Venezia con il quartiere dei macellai. Alcune edicole votive sono state costruite dal Senato cittadino, nella maggior parte dei casi per ringraziare Santa Rosalia per la fine dell’epidemia di peste che colpì duramente la città nel XVII secolo.
In altri casi invece le edicole votive sono state costruite da privati cittadini come semplice atto di devozione o come ringraziamento per una grazia ricevuta dai Santi o dalla Madonna.
In ogni caso, come avrai intuito, quella delle edicole votive è un’usanza italiana da proteggere: spesso, indipendentemente dal credo religioso, queste piccole immagini sacre presenti nelle strade possono essere di aiuto in un momento difficile oppure semplicemente essere apprezzate per il loro valore artistico e culturale.
Immagine di copertina: magazine.leviedeitesori