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Castello d’Arcano Superiore, tra storia e leggenda 

Un’atmosfera magica e quasi fiabesca custodisce il meraviglioso Castello d’Arcano Superiore, in Friuli Venezia Giulia. Costruito nel XII secolo, anche la posizione elevata contribuisce al suo fascino, infatti se inizialmente, il castello sorgeva vicino la chiesetta di San Mauro, sulle rive del fiume Corno;  in seguito per necessità di natura difensiva e strategica, è stato ricostruito dove si trova attualmente in un sito rialzato e più isolato. L’aspetto che ha oggi è dovuto  agli ampliamenti strutturali  al XIII secolo.  

Fonte: turismofvg.it 

Il Castello d’Arcano Superiore, tutt’ora abitato,  conserva ancora oggi il suo maestoso aspetto tipicamente medievale, con cortine merlate alla guelfa, la doppia torre e il possente mastio che, sulla cima, sfoggia una fila di eleganti bifore tardo-romaniche. Al suo interno, invece, si possono ammirare una saletta affrescata da Andrea Urbani e varie zone realizzate da Raffaello de’ Raffaelli

Storia e origini del Castello d’Arcano Superiore 

La storia di questo bellissimo castello risale al 1161, quando l’imperatore Ottone II concede a un tale Leonardo di Baviera, appartenente alla famiglia reale della Croazia, alcuni ettari di terra si estendevano da Ponte Pieli fino alla valle dell’attuale Arcano Inferiore.  

É proprio Leonardo a costruire per primo il castello nei pressi della chiesetta di San Mauro; dato che quest’ultima si trovava sulle rive del fiume corno, il fondatore decide di farsi chiamare “Leonardo di Corno”, adottando come stemma quello della Croazia (uno scudo decorato ancora oggi con la scacchiera bianca e rossa).  

Fonte: friuliveneziagiuliasecrets.com 

Successivamente, il castello viene più volte danneggiato dalle invasioni degli Ungari; pertanto, mentre uno dei figli di Leonardo, Bertoldo, decide comunque di rimanere ad abitarvi, l’altro figlio, Ropretto, sceglie di trasferirsi in una residenza fortificata posta più in alto e strategicamente più sicura. L’attuale castello coincide con la residenza di Ropretto che, auto-rinominatosi Ropretto di Tercano (poi Tricano), aggiunge allo stemma di famiglia tre cani levrieri come simbolo di fedeltà verso il Patriarca, il Papa e l’Imperatore.  

Seppur sventolata questa fedeltà, però, non viene rispettata: la famiglia, infatti, partecipa alla congiura contro il Patriarca Bertrando, ucciso nel 1350. In segno di vendetta, il Patriarca Nicolò di Lussemburgo ordina di radere al suolo le residenze di tutti i congiurati, quella di Bertoldo di Corno compresa. Di conseguenza, da quel momento in poi è rimasto un solo castello, quello “di sopra”.  

La leggenda di Todeschina 

Secondo un’antica leggenda nel 1634, la moglie di Francesco d’Arcano, la Contessa Todeschina di Prampero, sia stata uccisa brutalmente. Si narra che non fosse molto amata dalla famiglia per via del suo carattere ribelle e violento, motivo di perenne scontro con il marito; a seguito di una lite furiosa scoppiata per gelosia, infatti, Francesco accoltella la moglie, lasciandola agonizzante sul pavimento. Quest’ultima, prima di esalare l’ultimo respiro, pare abbia inciso con il sangue le proprie iniziali, TP, rimaste ben visibili fino al terremoto del 1976. Ma non solo, perché con il sangue avrebbe scritto anche la data, 1635 che, fino agli anni Sessanta, compariva ancora sopra lo stipite della porta della stanza incriminata.  

Dopo l’omicidio, Francesco avrebbe deciso di nascondere il cadavere murandolo in una parete del castello; per non perdere la dote, avrebbe sperperato ogni singolo centesimo per abbellire, decorare e ristrutturare il castello.  

Sembra che effettivamente durante dei lavori di ristrutturazione a metà del secolo scorso siano stati rinvenuti dei resti femminili che erano stati murati in epoca imprecisata. 

La struttura del Castello d’Arcano Superiore 

Il castello presenta un unico ingresso, dove inizialmente era posto un ponte levatoio. 

Una volta sorpassate le spesse mura si giunge in una bellissima depandance estiva sulla destra, mentre sulla sinistra si sale all’interno dell’edificio, che conserva ancora intatte le sue stanze.  

La prima è la sala da pranzo, interamente affrescata da Andrea Urbani con scene di caccia e vari riferimenti alle arti classiche; successivamente ci si imbatte nel salone delle feste, arredato con una tavola lunga e rettangolare, un caminetto con lo stemma degli Arcano e, sulle pareti, i ritratti del Conte Francesco d’Arcano e della moglie Todeschina Di Prampero. 

Fonte: friuliveneziagiuliasecrets.com 

Altri affreschi settecenteschi di Andrea Urbani decorano gli ambienti, insieme ad alcune tele raffiguranti membri della famiglia Arcano.  

Ancora oggi, per la sua straordinaria bellezza, il Castello d’Arcano Superiore è ambito per ogni tipo di evento grazie all’elevata capienza che i suoi spazi interni ed esterni permettoono. 

Fonte: friuliveneziagiuliasecrets.com 

Cosa vedere a Rive di Arcano 

Rive di Arcano, che ospita il Castello d’Arcano Superiore, si trova in provincia di Udine; è un piccolo comune abbastanza isolato che, oltre allo splendido edificio appena descritto, custodisce al suo interno altri luoghi e attrazioni davvero notevoli. 

Pieve di San Martino Vescovo 

La Pieve di San Martino Vescovo si trova poco distante da Rive di Arcano, precisamente in località San Martino. Un tempo, sul luogo si ergeva una piccola cappella privata, ampliata alla fine dell’VIII secolo e ricostruita a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento.  

Fonte: wikimedia.org 

Gli ultimi restauri, avvenuti nel Settecento, hanno conferito all’edificio l’aspetto attuale. Per tanti anni la pieve è rimasta chiusa e inutilizzata, e solo alla fine degli anni Novanta, sotto la direzione del sacrestano Sbaizero Mario Ugo, un gruppo di fedeli ha restaurato e ripulito gli interni consentendo l’utilizzo dei locali per le funzioni religiose.  

Chiesa di San Mauro 

La Chiesa di San Mauro sorge sulle rive del fiume Corno, non distante dal Castello d’Arcano Superiore; è circondata da un muretto in ciottoli che racchiude il vecchio cimitero. Era nata come chiesetta devozionale, alla quale la famiglia d’Arcano era molto legata.  

Fonte: comune.rivedarcano.ud.it 

La sua realizzazione risale al Cinquecento e la sua struttura consiste nell’ampliamento di una chiesa precedente, di cui sono rimasti numerosi affreschi. Verso la fine del XV secolo i Turchi la distrussero completamente, così come il terremoto del Friuli di fine Novecento ma, in entrambi i casi, la chiesa è stata ristrutturata e riaperta al pubblico.  

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo 

La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo si trova a Rodeano Alto; la sua costruzione è del Settecento, ma sono stati diversi i lavori di ampliamento condotti nel corso dell’Ottocento.  

Fonte: wikimedia.org 

Nonostante il terremoto del 1976 l’abbia notevolmente danneggiata, a fine anni Ottanta è stato condotto un lavoro di restauro e consolidamento per ripristinarne la bellezza esterna e il patrimonio artistico interno.  

La chiesa fu lesionata dal terremoto del Friuli del 1976 e, pertanto, nel 1982 venne restaurata e consolidata. 

Copertina: altervista

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