Quella italiana, ventunesima al mondo per diffusione, è una lingua particolarmente ricca e articolata, ma nella sua “versione” colloquiale è forse meno conosciuta della sua versione “scolastica”. L’italiano, parlato non solo nel nostro Paese ma anche da milioni di persone nel mondo come seconda lingua (immigrati, seconde generazioni), è considerato, infatti, una lingua di rilevante importanza culturale. Tuttavia, ci sono molte cose che non si sanno sulla lingua italiana, accompagnate da numerose curiosità linguistiche che andiamo ad esplorare in questa occasione.
Curiosità sulla nostra lingua madre
- Da dove deriva?
L’italiano deriva dal latino volgare, la lingua parlata dalle plebi e dai militari dell’epoca repubblicana, più che dal latino classico.
- Il risultato di una fusione
L’italiano deriva dalla fusione tra il latino volgare con le lingue parlate dai popoli che invasero l’Italia, tra cui Longobardi, Goti e Franchi. Il Volgare sostituì quindi il Latino, grazie anche all’opera di Dante Alighieri De vulgari eloquentia.
- Conosci il più antico documento scritto in italiano?
Il più antico documento redatto in italiano è il Placito Capuano, che risale al 960. Un testo in cui compaiono alcune formule in volgare accanto al latino. La più antica iscrizione, invece, risale a un periodo compreso tra il VI e IX secolo, e compare su un muro della Catacombe di Commodilla a Roma. Un bel po’ di tempo fa, non pensi?
- Tanti dialetti
L’Italia linguistica è anche l’Italia dei dialetti, numerosissimi, e suddivisi in tre macro-aree dialettali. L’area settentrionale del Paese è delimitata dalla linea La Spezia-Rimini, mentre l’area centrale è divisa da quella meridionale dalla linea Roma-Ancona.
- Qual è la lingua territoriale più diffusa?
Tra le lingue territoriali (famiglie dialettali), il napoletano è quella più diffusa, con cinque milioni settecentomila parlanti, seguita dal siciliano con quattro milioni settecentomila parlanti. La lingua meno diffusa è, invece, il croato.
- Ancora qualche traccia di analfabetismo
Nel 2011, secondo i dati diffusi da Istat, la quota di analfabeti in Italia era pari al 2%.
- Italiano standard vs. italiano colloquiale
A scuola apprendiamo l’italiano “standard”, mentre nell’uso comune prevale l’italiano “colloquiale”. Una lingua influenzata da anglicismi, termini commerciali e industriali.
- Quali carenze si riscontrano?
Il maggiore impoverimento della lingua italiana è indicato dai linguisti nelle carenze grammaticali e di sintassi, aspetto che coinvolgerebbe ormai anche gli studenti universitari.
- I neologismi: protagonisti della lingua
Di particolare impatto sulla lingua italiana sono i neologismi – promozionare, situazionare, apericena – i tic linguistici – senza se e senza ma, quant’altro – uniti all’uso di luoghi comuni e usi impropri.
- Gli errori più comuni
Gli errori più frequenti in assoluto? “Qual’è” scritto con l’apostrofo si posiziona al primo posto, seguito dall’uso errato del congiuntivo. Si tratta di errori sempre più diffusi, a prescindere dalla “classe” di appartenenza. Una tendenza trasversale, che colpisce tutti, giornalisti e studenti compresi.
Conoscevi tutte queste 10 cose relative all’italiano? Spero di aver sodisfatto la tua curiosità sulla nostra lingua madre. Continua a seguirmi per scoprire tante altre cose interessanti sul nostro Paese! Le sorprese di certo non finiscono qui.