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Firenze e La Madonna dell’ufo a Palazzo Vecchio 

Firenze vale qualunque viaggio e poter ammirare Palazzo Vecchio è una ragione in più: l’antica sede del potere fiorentino, da sette secoli simbolo della città custodisce tesori di inestimabili valore e bellezza, come la Giuditta di Donatello, le pitture di Bronzino nella Cappella di Eleonora e il Genio della Vittoria di Michelangelo. Oltre alle collezioni che spaziano dal Salone del Cinquecento allo Studiolo di Francesco I, senza sottovalutare i resti dell’antico teatro romano o il suggestivo Quartiere degli Elementi. 

Vagare per le sale del palazzo è un’esperienza in grado di riportare i visitatori indietro nel tempo per far vivere loro le sensazioni e le atmosfere che solo la grande arte sa dare per di più in un contesto esclusivo. 

A Palazzo Vecchio un quadro racchiude un mistero dibattuto per secoli, che, nel corso degli anni, ha destato la curiosità di numerosi studiosi e appassionati, andate all’interno della Sala di Ercole per vedere da vicino il celebre dipinto soprannominato “La Madonna dell’ufo”.  

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Un disco volante in un quadro del Quattrocento 

L’opera in questione consiste in un tondo, risalente probabilmente al Quattrocento, che raffigura la Madonna con Gesù bambino e il piccolo San Giovanni. La sua realizzazione è incerta, infatti se da alcuni studiosi è attribuita a un allievo di Filippo Lippi, altri ritengono che la paternità possa essere di Sebastiano Mainardi, o di Jacopo del Sellaio o, ancora, del Maestro del Tondo Miller.  

Se l’attribuzione è incerta un aspetto è chiaro a tutti: il soggetto rappresentato è totalmente in linea con le tendenze dell’epoca, ma ritrae anche un piccolo dettaglio abbastanza bizzarro. Guardando con attenzione, precisamente in basso a destra, proprio alle spalle della Madonna, si trova un pastore in compagnia del suo cane; i due, anziché badare al gregge come dovrebbero, sono intenti a scrutare il cielo. 

Perché? Seguendo il loro sguardo, si nota chiaramente l’inserimento di un elemento molto particolare: un oggetto di colore grigio, dalla forma circolare, con piccole sporgenze che ricorda proprio una navicella spaziale in movimento

Quindi questo quadro del Quattrocento, raffigurante la Madonna con il suo bambino, immortalerebbe anche un disco volante che si staglia sui cieli. Roba da far impazzire chiunque! 

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L’appellativo di “Madonna dell’ufo” 

Per via della presenza di questo oggetto non identificato, riconducibile a una navicella spaziale, l’opera non solo è diventata famosa in tutto il mondo, ma ha anche fornito a numerosi ufologi una presunta prova dell’esistenza degli extraterrestri.  

A completare il quadro in alto a sinistra, si trova la Stella della Natività accompagnata da altre tre piccole stelle, un dettaglio che rimanda a un inserimento simile fatto da Botticelli nella sua Madonna del Libro.  

La maggior parte di critici e studiosi sostiene che l’oggetto misterioso sarebbe in realtà la nube che ha illuminato la nascita di Cristo, un elemento molto ricorrente anche in altre opere, mentre le tre stelle sarebbero il simbolo della triplice verginità di Maria.  

Nonostante questo, il dipinto viene spesso identificato con il nome di “La Madonna dell’ufo”, un appellativo che ha trasformato la sala dedicata all’eroe mitologico in una vera e propria meta di pellegrinaggio da parte di ufologi e curiosi.  

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Palazzo Vecchio: la storia 

L’opera “La Madonna dell’ufo” si trova, come già detto, all’interno di Palazzo Vecchio, che sorge in Piazza della Signoria a Firenze ed è attuale sede del Comune. Rappresenta la migliore espressione  dell’architettura civile del Trecento e rientra tra i palazzi civici più conosciuti e apprezzati nel mondo.  

Nel punto in cui sorge Palazzo Vecchio, nell’antica città romana di Florentia si trovava un antico teatro romano, con una platea semicircolare che dava verso Piazza della Signoria. Durante i primi anni Duemila sono stati iniziati alcuni scavi che hanno riportato alla luce diverse stanze sotterranee, ricche di resti risalenti a epoche diverse.  

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La costruzione del Palazzo, invece, risale alla seconda metà del Duecento, quando in città si decise di costruirne uno per assicurare massima protezione ai magistrati in tempi piuttosto turbolenti. La sua realizzazione è da attribuire ad Arnolfo di Cambio, lo stesso architetto che si occupò della progettazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e della Basilica di Santa Croce; i lavori iniziarono nel 1299 traendo ispirazione dal Palazzo dei Priori di Volterra.  

Una volta ultimato, il palazzo fu chiamato Palazzo dei Priori e incorporò la già esistente Torre della Vacca per essere utilizzata come parte bassa della torre della facciata (ecco spiegato il motivo per cui la torre rettangolare non è posizionata al centro dell’edificio). 

Alla morte di Arnolfo, i lavori furono portati a termine da altri due maestri nel 1314. Il palazzo divenne sede della Signoria e del Gonfaloniere di Giustizia.  

L’aspetto attuale è dovuto a costruzioni e ampliamenti successivi, risalenti tra il XIII e il XIV secolo; il Salone del Cinquecento fu costruito nel 1494 con la Repubblica di Savonarola, mentre nel corso del Cinquecento fu proprio Cosimo de’ Medici a incaricare prima Battista di Tasso e poi il Vasari di allargare ulteriormente il palazzo per poter ospitare la numerosa corte ducale.     

Il palazzo cambiò ufficialmente nome nel 1565, quando Cosimo si trasferì a Palazzo Pitti e chiamò la sua precedente residenza Palazzo Vecchio.  

L’edificio acquistò nuovamente importanza tra il 1865 e il 1871, cioè quando divenne sede della Camera dei Deputati del Regno d’Italia con capitale, appunto, Firenze. Successivamente, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, furono eseguiti diversi lavori di restauro per riportare il palazzo al suo splendore iniziale.  

Attualmente, gran parte dell’edificio è adibita a museo, ma rimane pur sempre un simbolo indiscusso della città, considerando che continua a ospitare la sede del Comune di Firenze, del sindaco e del consiglio comunale.  

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Cosa vedere a Firenze 

Trovarsi a Firenze e visitare solo Palazzo vecchio non ha, ovviamente, alcun senso; se si ha la possibilità di rimanere almeno per un’intera giornata, è doveroso girare per la città e godere dellas ua bellezza, alla scoperta di altri luoghi ricchi di storia, cultura e tradizione. Ecco i principali: 

Cattedrale di Santa Maria del Fiore 

Il complesso della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, più comunemente conosciuto come Duomo di Firenze, consente ai visitatori di ammirare ben quattro attrazioni in un colpo solo: la Cattedrale, la sua cupola a opera di Brunelleschi, il campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni

Il consiglio è di salire in cima alla cupola o al campanile per poter godere della splendida vista sul centro della città. Una volta tornati giù, gli appassionati di arte possono sbizzarrirsi, facendo sicuramente tappa al Museo dell’Opera del Duomo: al suo interno sono custodite diverse opere rimosse dalla piazza e dalla Cattedrale, tra cui l’originale porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti presa dal battistero, le cantorie di Donatello e di Luca della Robbia e una Pietà di Michelangelo. 

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Piazza della Signoria  

Ultimata la visita al Duomo, percorrendo Via Calzaiuoli (la strada dello shopping) si giunge a Piazza della Signoria, con Palazzo Vecchio nel ruolo di protagonista indiscusso.  

Al suo fianco si trova la splendida Loggia dei Lanzi, un museo a cielo aperto con ingresso gratuito, mentre poco distante è possibile ammirare la Fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati e il celeberrimo David di Michelangelo (una copia, però, dato che l’originale è esposta nella Galleria dell’Accademia). 

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Ponte Vecchio 

Il centro storico di Firenze è attraversato da ben quattro ponti, tra cui il più importante è indubbiamente Ponte Vecchio. La sua iconica forma lo ha reso celebre in tutto il mondo, oltre che uno dei simboli indiscussi della città. Percorrendolo ci si imbatte in numerose botteghe e gioiellerie, mentre al suo centro si trova un ampio spiazzo dove potersi fermare per scattare qualche foto. 

Ponte Vecchio, inoltre, è sormontato da un’attrazione imperdibile: si tratta del Corridoio Vasariano, voluto da Cosimo de’ Medici e realizzato, appunto, da Giorgio Vasari per collegare Palazzo Vecchio (centro politico e amministrativo) con Palazzo Pitti (residenza privata della nobile famiglia).  

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Piazza Santa Croce  

A Firenze, Piazza di Santa Croce è una vera e propria istituzione: consiste in una delle piazze più amate dai fiorentini, soprattutto perché ogni anno, nel mese di giugno, si allestisce un campo in sabbia per giocare l’attesissimo torneo di calcio storico fiorentino (o calcio in costume); si tratta di una manifestazione sportiva che vede i quattro rioni del centro storico sfidarsi tra loro in competizioni a eliminazione diretta. La finale si disputa il 24 giugno, in occasione della Festa di San Giovanni.  

La piazza, in ogni caso, è una meta imperdibile anche negli altri giorni dell’anno; la presenza della Basilica di Santa Croce è già un valido motivo per fare una visita, insieme alla statua di Dante. In occasione del Natale, poi, diventa la sede del tipico mercatino locale, suggestivo ed emozionante.  

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Galleria degli Uffizi  

Altra tappa imperdibile di Firenze è la Galleria degli Uffizi, il museo fiorentino con maggiore affluenza e tra i musei più famosi al mondo. Al suo interno si possono ammirare veri e propri capolavori d’arte, come la Nascita di Venere e la Primavera di Sandro Botticelli, il Tondo Doni di Michelangelo, il doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca, la Maestà di Ognissanti di Giotto, l’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci e la Venere di Urbino di Tiziano Vecellio. 

Visitare la galleria può portare via anche l’intera giornata ma, se si preferisce, si può fare un giro “veloce” per poi ammirare Firenze dal bellissimo panorama che è possibile scorgere in alcuni tratti della galleria stessa.  

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Galleria dell’Accademia  

La Galleria dell’Accademia è conosciuta prevalentemente perché custodisce la statua originale del David di Michelangelo; tuttavia, al suo interno è possibile ammirare molto di più: non solo altre sei statue di Michelangelo, ma anche la raccolta più grande del mondo di opere pittoriche a fondo oro e tantissime altre opere antiche di inestimabile valore. 

L’intera galleria è composta da 12 sale, tra le quali primeggia la Sala del Colosso, dove si possono ammirare oltre 100 opere, compreso il bozzetto originale in gesso del Ratto delle Sabine di Giambologna 

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Museo interattivo Leonardo da Vinci  

Tra i cittadini più illustri che la città di Firenze ha potuto vantare nel corso della sua storia rientra ovviamente Leonardo da Vinci; e proprio a lui sono stati dedicati ben due musei, uno dei quali è il Leonardo da Vinci Interactive Museum. Consiste in un museo totalmente interattivo, che consente ai visitatori di vivere un’esperienza originale, imparando a conoscere e a utilizzare le macchine progettate dall’artista.  

Inoltre, è dedicato ampio spazio anche alle sue opere più famose, quali la Gioconda, l’Ultima cena e la Dama con l’ermellino; questo permette di contemplare splendidi capolavori da vicino, potendo così coglierne anche i dettagli più nascosti.  

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Basilica di Santa Maria Novella 

La Basilica di Santa Maria Novella sorge sull’omonima piazza e, una volta scesi dal treno, è la prima attrazione ad accogliere i visitatori con la sua straordinaria facciata in marmo, tra le opere più importanti del Rinascimento fiorentino. 

Il resto della piazza accoglie caffè e ristoranti all’aperto, una splendida aiuola e lo Spedale delle Leopoldine, le cui 15 stanze ospitano oggi il Museo Novecento interamente dedicato all’arte italiana del XX secolo.   

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Palazzo Pitti  

L’antica residenza privata della famiglia de’ Medici, Palazzo Pitti, si trova sull’omonima piazza fin dal 1458, quando fu edificata in qualità di residenza del banchiere Luca Pitti. I Medici lo acquistarono circa un secolo dopo, per poi essere donato allo Stato Italiano nel 1919 direttamente da Vittorio Emanuele III.  

Dal momento del dono in poi, Palazzo Pitti si è trasformato in un museo statale, che ospita al suo interno la celebre Galleria Palatina, ricca di meravigliose opere risalenti soprattutto al Seicento, gli Appartamenti Reali, l’Appartamento degli Arazzi, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo delle Porcellane, il Tesoro dei Granduchi, il Museo della Moda e del Costume e il Museo delle Carrozze

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Giardino di Boboli  

Nato come giardino privato di Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli è uno degli esempi di giardino all’italiana più invidiati al mondo. Oggi è possibile visitarlo in qualunque momento, cogliendo l’occasione per ammirare le statue e le sculture custodite al suo interno, oltre che la sua straordinaria impostazione architettonica.  

La realizzazione del giardino risale al Cinquecento e occupa un’area di oltre 45mila metri quadri; nel 2013 è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Firenze è una meta immancabile del vostro prossimo viaggio italiano. 

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