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Scopri la Sicilia, la guida completa

La Sicilia è l’isola più grande del Mar Mediterraneo. Vanta una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti, il suo capoluogo è Palermo ed è conosciuta anche come isola di Sicilia e Trinacria. Con una superficie di 25 426 km² è la settima isola più estesa d’Europala seconda dell’Unione Europea e la 45esima in tutto il mondo. E almeno una volta nella vita bisogna assolutamente visitarla. Vediamo subito 10 posti indimenticabili da visitare.

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I 10 posti più belli da vedere in Sicilia 

Fare una selezione dei luoghi più belli da visitare in tutta la Sicilia è quasi impossibile: tra cultura, arte, architettura, natura e storia è davvero difficile citare alcuni posti a scapito di altri. A ogni modo, chiunque decidesse di scegliere l’isola come prossima meta per le proprie vacanze, deve assolutamente prendere nota di questi 10 luoghi a dir poco meravigliosi:  

1. San Vito Lo Capo, Riserva dello Zingaro e Scopello 

Tra le attrazioni principali della Sicilia rientra indubbiamente il suo mare; tutte le sue spiagge, infatti, sono straordinarie, ma una in particolare primeggia sulle altre: la spiaggia di San Vito Lo Capo. Si tratta di una celebre località balneare che, nella maggior parte dei casi, non ha bisogno di grandi presentazioni: per molti – siciliani compresi – consiste in una Sicilia a sé stante, caratterizzata da ordine, organizzazione e un gran numero di servizi efficienti.  

Sul suo territorio si trova, poi, la Riserva dello Zingaro, un’oasi di pace totalmente incontaminata fatta di calette e fondali stupendi, percorsi di trekking e vegetazione spontanea. A pochi chilometri dalla riserva, poi, si trova Scopello, una frazione di Castellammare del Golfo famosissima per la sua tonnara e i suoi faraglioni.  

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2. Taormina e Isola Bella 

Perla raffinata e prestigiosa della Sicilia orientale, Taormina è una città amata e apprezzata soprattutto per la sua ricchezza archeologica: il Teatro Antico, le Naumachie, l’Odeon e il Castello di Monte Tauro, il Duomo e Palazzo Corvaja sono solo alcuni dei monumenti storici che è possibile ammirare tra le sue mura.  

Ma non solo, perché Taormina offre anche spiagge e cale meravigliose, come la Baia delle Sirene e la straordinaria Isola Bella; quest’ultima, conosciuta – appunto – come “la perla del Mediterraneo”, consiste in un isolotto collegato alla costa da un istmo percorribile solo in occasione della bassa marea.   

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3. Palermo, Monreale e Cefalù 

Per scoprire la Sicilia fino in fondo non si può non visitare il suo capoluogo, Palermo: punto di riferimento storico, artistico e culturale di tutta l’isola, custodisce al suo interno tesori preziosi come la Cattedrale, i Quattro Canti, il Teatro Massimo, il Politeama, la Chiesa della Martorana, la Cappella Palatina, il Palazzo dei Normanni, la Zisa e il Palazzo Chiaramonte-Steri.  

Subito dopo Palermo, altre tappe obbligatorie sono a Cefalù e Monreale, le cui cattedrali rientrano tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. E se resta tempo utile, è consigliato fare un salto a Mondello e Sferracavallo.  

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4. Parco dell’Etna e Gole dell’Alcantara 

In qualunque momento dell’anno è possibile visitare il Parco dell’Etna, che offre gite ad alta quota, escursioni, trekking e viste mozzafiato. L’ideale sarebbe partire da Catania, visitare l’Etna e poi spostarsi verso le Gole dell’Alcantara, un’altra attrazione naturale semplicemente mozzafiato.  

Al rientro in città, ci si può comodamente spostare nelle vicine località marittime di AcirealeAci Trezza e Aci Castello per gustare un buon gelato. Per cena, invece, è possibile gustare ottimi piatti tipici nei principali borghi ai piedi dell’Etna, come BronteZafferana Nicolosi.  

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5. Lampedusa e la Spiaggia dei Conigli 

Tra le mete da non perdere in Sicilia rientra, ovviamente, l’isola di Lampedusa, luogo ideale per tutti gli amanti del mare. Al suo interno si trova una delle spiagge più belle del mondo: la Spiaggia dei Conigli, dalla quale è possibile partire per un tour in barca alla scoperta delle cale principali.  

Inoltre, in giornata ci si può accodare alle diverse escursioni organizzate verso l’Isola di Lampione e l’Isola di Linosa.  

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6. Siracusa, Ortigia e Cavagrande del Cassibile 

Siracusa è tra le città siciliane che gode di un gran numero di attrattive: l’Anfiteatro Greco, l’Orecchio di Dioniso, la Fonte Aretusa, la Cattedrale Barocca e il Castello di Maniace sono solo alcune; per non parlare, poi, di Ortigia, la cosiddetta “isola nell’isola”! 

L’hinterland siracusano, poi, mette a disposizione dei visitatori altri luoghi naturalistici di grande spessore, come la Necropoli di Pantalica e la Riserva di Cavagrande del Cassibile, al cui interno si trovano i laghetti di Avola antica. Altre tre località da non perdere sono NotoAvola e la spiaggia di Fontane Bianche.  

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7. Scala dei Turchi e Valle dei Templi di Agrigento 

Anche Agrigento merita una menzione speciale in questa lista di luoghi siciliani da non perdere, soprattutto per la Scala dei Turchi e la Valle dei Templi: la prima è talmente maestosa e imponente da lasciare a dir poco senza fiato, mentre la seconda sprigiona storia e cultura da ogni sassolino che la compone.  

Quello di Agrigento, infatti, è uno dei parchi archeologici meglio conservati al mondo e, al contempo, una delle più importanti testimonianze della civiltà ellenica in Sicilia.  

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8. Val di Noto 

La Val di Noto, che si estende tra la provincia catanese e quella siracusa, racchiude al suo interno 8 meravigliose città barocche, tutte Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: CataniaRagusaCaltagironeNotoModicaMilitelloScicli e Palazzolo Acreide.  

A pochi chilometri di distanza si possono visitare luoghi naturalistici unici come Cavagrande del Cassibile, l’Oasi Faunistica di Vendicari e la Riserva Marina del Plemmirio, oltre che siti di interesse archeologico come Palazzolo AcreidePantalica e la Neapolis di Siracusa.  

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9. Favignana, Levanzo e Marettimo 

La selezione dei luoghi più belli da visitare in Sicilia non può non comprendere le Isole Egadi e, in particolare, Favignana: caratterizzata da casa bianche con finestre verdi o blu e circondata da acque limpide e cristalline, offre uno degli scenari più belli di tutta Italia (se non del mondo).  

Altrettanta attenzione meritano Levanzo, un antico villaggio di pescatori che accoglie i visitatori in un’atmosfera di pace e serenità, e Marettimo; entrambe possono essere raggiunte, così come tutte le Isole Egadi, dai porti di Trapani e Marsala.     

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10.  Lipari, Vulcano e Stromboli 

Per finire in bellezza, non possono mancare le Isole Eolie, meta turistica ambita e amata in qualsiasi momento dell’anno! L’arcipelago comprende 8 isole di origine vulcanica, una più bella dell’altra e ognuna con caratteristiche uniche; in particolare, Lipari e Vulcano si rivelano da sempre le più “turistiche”, ma anche Stromboli non è da meno, dato che con il suo vulcano attivo offre spettacoli emozionanti tutto l’anno.  

Per raggiungere le Isole Eolie basta prenotare un traghetto con partenza da Milazzo, Taormina o Tropea.  

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Breve storia della Sicilia  

I primi insediamenti umani in Sicilia risalgono al 20.000 a.C. circa; da quel momento in poi, i popoli che sono passati dall’isola sono stati davvero numerosissimi: tra i primi si possono ricordare i Sicani, i Siculi e gli Elimi che, intorno all’VIII secolo a.C., hanno lasciato il posto a Greci e Fenici.  

I secoli successivi sono stati segnati dal predominio di Siracusa, capitanata dai tiranni Gerone I e Dionisio; quest’ultimo, in particolare, ha unificato sotto il suo controllo – in una specie di monarchia – tutta la zona posta a est del fiume Salso. Solo la parte occidentale era rimasta ai Cartaginesi

Nel corso di questo importante periodo storico, la Sicilia è stato lo scenario delle epiche guerre greco-puniche, seguite dalle battaglie romano-puniche; dopodiché, l’isola è stata assoggettata dalla Repubblica Romana diventando parte integrante dell’impero fino alla sua caduta, avvenuta nel V secolo d.C. 

La Sicilia, quindi, può essere definita una terra di conquista, soprattutto durante l’Alto Medioevo, durante il quale è passata tra le mani di VandaliOstrogotiBizantiniArabi e Normanni. A loro si deve la fondazione del Regno di Sicilia, che ha mantenuto il potere dal 1130 al 1826. Dopo un breve periodo che l’ha portata a diventare prima un vicereame di Spagna e poi territorio austriaco, nel 1816 entra a far parte – insieme a Napoli – del Regno delle Due Sicilie.  

La Sicilia è diventata regione autonoma nel 1946, mentre nel 1947 è stato fondato il suo parlamento, cioè l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). 

Cosa mangiare in Sicilia: piatti e vini tipici 

Chiunque sia stato in Sicilia in vacanza avrà di certo assaggiato i numerosi piatti tipici dell’isola, accompagnandoli con calici di ottimo vino. La cultura enogastronomica siciliana è profondamente radicata e si differenzia di città in città, regalando a ciascuna la sua impronta culinaria unica e inimitabile.  

Ecco i 10 piatti tipici che bisogna assolutamente gustare: 

  1. cannolo siciliano: re indiscusso della pasticceria siciliana, il cannolo di pasta fritta arrotolata e croccante che racchiude al suo interno ricotta fresca e vellutata è semplicemente sublime;  
  2. cassata siciliana: dopo il re, ecco la regina della pasticceria siciliana, a base di ricotta fresca di pecora, pasta reale, pan di Spagna, glassa di zucchero e decorazioni di frutta candida. Un dolce elegante, dai colori pastello e super goloso;  
  3. granita con brioche: in Sicilia si trova sempre un buon momento per riempire lo stomaco con granita e brioche, soprattutto nella zona orientale. Disponibile in svariati gusti, che spaziano dal tradizionale mandorla al più ricercato gelsi, la granita viene accompagnata dalla classica “brioche con il tuppo”, fatta di pasta lievitata all’uovo;  
  4. arancino o arancina: la diatriba sul vero nome di questo must della rosticceria siciliana rimarrà accesa e aperta in eterno, ma una cosa è certa: l’arancino/a è a dir poco indescrivibile! La ricetta classica prevede un ripieno a base di ragù di carne e burro, ma si possono trovare anche al pistacchio, alla norma, al nero di seppie e, perché no, anche alla Nutella! 
  5. pasta alla norma: piatto d’eccellenza di Catania, è preparata con maccheroni o altra pasta corta condita, poi, con pomodoro fresco, melanzane fritte, basilico e un’abbondante spolverata di ricotta salata;  
  6. caponata: altro piatto imperdibile, viene servita spesso come contorno di secondi piatti o come antipasto. Realizzata con ingredienti poveri, come melanzane, sedano, cipolla, sale, pomodori, capperi, aceto, olive e zucchero, è sempre una bontà per il palato;  
  7. pane, panelle e crocché: sono i tre protagonisti dello street food palermitano. Le panelle sono preparate con farina di ceci, acqua, prezzemolo e sale; dopo essere state fritte e tagliate a quadrotti, vengono inserite nel panino al sesamo insieme alle crocché – cioè le crocchette di patate, pepe e prezzemolo;  
  8. cous cous: tipico della città di Trapani, ha origini magrebine ed è arrivato in Sicilia durante la dominazione araba. A differenza di quello tradizionale a base di verdure, il cous cous trapanese è condito con pesce bollito nel brodo;  
  9. sarde a beccafico: servite come antipasto o secondo, si preparano squamando e sviscerando le sarde, arrotolandole su loro stesse e farcendole con pangrattato, zucchero, aglio, uva passa, prezzemolo e pinoli (ricetta tipica palermitana); 
  10. stigghiole: altro esempio di street food siciliano, la stigghiola è un piatto povero di recupero a base di intestini di agnello, di pecora e/o di capretto avvolti su gambi di cipollotti e prezzemolo da arrostire sulla brace.   

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E quale modo migliore per accompagnare questi straordinari piatti tipici se non con un calice di eccellente vino siciliano? Tra i migliori, esportati in tutto il mondo, rientrano senza alcun dubbio il Nero d’Avola, il Nerello Mascalese e il Frappato tra i rossi, mentre tra i bianchi primeggiano il Cataratto, il Grillo, l’Inzolia, il Grecanico, la Malvasia delle Lipari e il Moscato d’Alessandria.  

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Copertina: nivarata

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