
Il test si chiama Scoville Organoleptic Test e stabilisce l’attività della capsaicina, il composto chimico responsabile della piccantezza. La scala va dal peperone dolce, che ha valore zero, alla capsaicina pura, il cui valore è di sedici milioni. A livello mondiale, i peperoncini più piccanti sono il Carolina Reaper (da 1.569.300 a 2.200.000 Shu, Scoville heat unit), il Trinidad Moruga Scorpion (1.463.700 Shu), il Nava Viper (1.382.000 Shu), l’Infinity Chilli (1.067.000 Shu) e il Naga Jolokia (1.041.000 Shu). In Italia il peperoncino calabrese è in testa con 15mila Shu, mentre altri arrivano a cinque mila.
La ricetta della salsa al peperoncino piccante calabrese
200 g di peperoncini rossi
2 spicchi d’aglio
Olio extravergine di oliva
Sale
Per preparare questa salsa bisogna lavare i peperoncini e toglierne i semi. Una volta puliti, vanno frullati insieme ai due spicchi di aglio e al sale; al trito, infine, va aggiunto l’olio per ottenere un composto denso e cremoso. Se non si ha intenzione di usare subito tutta questa deliziosa salsa al peperoncino piccante calabrese, prima di aggiungere l’olio, per conservarla si devono lasciare scolare i peperoncini per una notte, in modo che perdano tutta l’acqua. Una volta scolati, i peperoncini possono essere messi in contenitori di vetro sterilizzati.
Immagine di copertina: Melarossa