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Regno d’Italia: anniversario proclamazione

Sono passati tanti anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, ma il ricordo è ancora indelebile nella mente degli italiani. Sei pronto a saperne di più? Allora continua a leggere!

Una data che il Bel Paese ricorda ogni anno

17 Marzo 1861. Viene proclamata a Torino, dal Parlamento riunito a Palazzo Carignano, l’Unità d’Italia, che coincide con la proclamazione del Regno d’Italia da parte di Vittorio Emanuele II, che assumeva il titolo di Re d’Italia per sé e i suoi successori. Munita di Sigillo dello Stato, la legge fu inserita negli Atti di Governo, diventando pochi giorni dopo la Legge n. 1 del Regno d’Italia.

Era quindi nato uno Stato unitario, unificando così politicamente l’intera Penisola, fino a poco tempo prima divisa in ben sette Stati. Un processo che proseguì e che si concluse definitivamente con la I Guerra Mondiale, quando la cartina politica dell’Italia assunse i confini attuali.

Nasce così una delle festività italiane più importanti, una pietra miliare per la Storia del Paese. L’accoglienza internazionale alla proclamazione del nuovo Stato fu immediata ed entusiastica, e portò all’immediato riconoscimento da parte della Svizzera, della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.

Ecco dunque che questa ricorrenza rappresenta, in maniera profonda, il pieno riconoscimento dei valori legati all’identità nazionale, alla cittadinanza e alla convivenza civile del nostro Paese, sancendo e istituzionalizzando in maniera definita alcune delle tradizioni italiane più importanti.

Una giornata, quella del 17 Marzo che, dal 23 Novembre 2012, grazie a un’apposita Legge, è diventata definitivamente la “Giornata Nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Nacque così, anche, la consuetudine di festeggiare in maniera solenne l’Unità d’Italia in riferimento agli anniversari più importanti: 50°, 100° e 150° Anniversario.

Nel 1911, infatti, un fitto programma di programma di solenni cerimonie celebrative, mostre ed esposizioni di rilievo internazionale accompagnò la ricorrenza. E, per l’occasione, l’Accademia dei Lincei pubblicò i tre volumi di Cinquant’anni di storia italiana, opera nella quale viene tracciata la storia politica, sociale ed economica della nazione. Nel 1959, l’Anniversario fu salutato dalla visita ufficiale del generale De Gaulle, in memoria dell’alleanza tra Italia e Francia nella II Guerra d’Indipendenza, che rappresentò di fatto la scintilla da cui l’Unità d’Italia poté realizzarsi.

Nel 1961, invece, il Centenario si distinse per la Mostra Storica dell’Unità d’Italia e per la Mostra delle Regioni Italiane, a cui si affiancò l’Esposizione Internazionale del Lavoro (Expo 1961). E il regista Roberto Rossellini firmò due film dedicati al Risorgimento: Viva l’Italia! – sulla spedizione dei Mille – e Vanina Vanini – incentrato sui Moti Carbonari.

Infine, il 150° Anniversario, nel 2011, fu pianificato da un Comitato Interministeriale (sotto il controllo di un Comitato di Garanti). In questa occasione furono individuate in Torino, Milano, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma e Napoli le città chiave dell’iniziativa.

E furono istituiti i “Luoghi della Memoria” che, da Quarto dei Mille a Marsala, rappresentarono i luoghi simbolicamente più legati al processo di costruzione dell’Unità. Negli ultimi anni, poi, questa ricorrenza ha iniziato a rappresentare un momento di riflessione sul passato della Nazione, e anche come un’occasione di conferma e di difesa dei valori unitari ad essa connessi. E un invito a rinnovare quei sentimenti di Patria, nel senso più alto del termine, che spesso nel Bel Paese tendono ad affievolirsi.

 

 

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