Il nostro viaggio alla scoperta dei piatti tipici di Natale delle varie regioni d’Italia è giunto al sud e nelle isole maggiori. Qui si sa, il buon cibo non manca mai! Sedersi a tavola vuol dire condividere, stare insieme e celebrare i rapporti di amore e di amicizia tra un’abbondante forchettata e un calice di vino, in un’atmosfera allegra e conviviale che si intensifica con l’arrivo del Natale!
Partiamo dall’Abruzzo, famosa per i suoi parchi e per i suoi prestigiosi vini locali che, in occasione delle feste natalizie, accompagnano piatti come:
- baccalà: protagonista indiscusso del cenone della vigilia di Natale abruzzese, viene servito come antipasto o come secondo piatto e cucinato in tantissimi modi differenti, al forno o in umido, fritto in pastella oppure lessato;
- alici sperone: pescate in prossimità delle costa, le alici vengono fritte in pastella e poi passate in aceto e aromatizzate con aglio e prezzemolo;
- pallotte cace e ove: si tratta di polpette a base di pane, uova e pecorino, fritte in olio bollente e condite con salsa di pomodoro;
- scrippelle ‘mbusse: primo piatto a base di crepes preparate con farina, acqua e uova, farcite con pecorino e servite in brodo di carne;
- minestra di cardi: un piatto ricco e completo, che unisce i cardi a uova, parmigiano e noce moscata, per poi essere serviti con brodo di carne;
- rintrocilo: pasta fresca all’uovo condita con sugo di castrato di montagna e maiale
- agnello al cotturo: carne di agnello cucinata a fuoco lento e aromatizzata con olio, sale, pepe, salvia, prezzemolo, lardo e cipolla;
- parrozzo: un dolce tradizionale che consiste in una pagnotta di granturco cotta nel forno a legna e ricoperta di cioccolato fondente;
- calcionetti: dolcetti piccoli realizzati con un impasto friabile e ripieni di marroni, cannella, miele, frutta secca e cioccolato.
Fonte: dal web
Basta compiere un piccolo passo verso sud per approdare in Basilicata, con le sue colline, il suo Vulture e la bellissima città di Matera! Per il Natale le tavole lucane si riempiono di:
- pettole: un antipasto tipico lucano, molto versatile e adatto a tutti i gusti. Di solito è a base di acciughe, broccoli e merluzzo;
- strascinati: pasta lunga simile agli spaghetti servita con ragù misto di carne;
- merluzzo e peperoni Cruschi: un piatto croccante che richiede molta pazienza, soprattutto per la cottura lenta del peperoncino essiccato;
- piccilatiedd’: un pane dolce alle mandorle, ottimo fine pasto;
- chinulidd’: altro dolce tipico, consiste in una pasta di grano duro ripiena di crema di castagne, fritta e poi spolverata di zucchero a velo e miele.
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Ancora più giù ecco la Calabria, la cui tradizione enogastronomica è praticamente conosciuta in tutto il mondo così come i meravigliosi prodotti (sani e genuini) offerti dai suoi territori. E proprio questi ultimi stanno alla base delle pietanze proposte proprio in occasione del Natale:
- crespelle alle alici: preparate con un impasto a base di acqua, lievito, farina e sale al quale si aggiungono le alici prima della frittura;
- fave arrappate: si tratta di fave secche lessate in acqua salata alle quali si aggiungono le olive nere e, una volta pronte, si condiscono con aglio, olio, origano e peperoncino piccante;
- spaghetti con trippe di stoccafisso: il sugo è preparato con aglio, olio, pepe rosso e passato di pomodoro, al cui interno vengono cotte le “trippicedde” (cioè le trippe);
- stoccafisso e patate: il pesce, essendo essiccato, viene lasciato in ammollo per 15 giorni prima di essere cucinato insieme alle patate;
- capretto al forno con patate: la carne viene aromatizzata con erbette di campo e accompagnata con patate, sformato di carciofi oppure broccoli calabresi ripassati in padella con del peperoncino;
- crucitti: le crocette di fichi secchi sono un dolce tipico calabrese, preparate con cannella, noci, zucchero e scorze d’arancia, cotte al forno e ricoperte di cioccolato o miele di fichi;
- cannarituli: una sorta di grossi gnocchi fritti immersi nel mosto cotto e decorati con confettini colorati;
- giurgiulena: un torroncino preparato con semi di sesamo, zucchero, miele e noci.
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Prima di andare ancora più giù, occorre fare una sosta in Molise, la regione più piccola d’Italia ma, al contempo, ricca di tesori e opere incantevoli. La sua bellezza è tangibile anche nella sua cucina che, in occasione del Natale, mette in tavola:
- scarpelle: si tratta di frittelle a base di acqua, farina e lievito di birra arricchite con baccalà, filetti di alici o tocchetti di cavolfiore;
- zuppa alla santè: a base di brodo di gallina con l’aggiunta di crostini di pane, prezzemolo, polpette di carne e pezzi di gallina;
- cavatelli al ragù: pasta fresca a base di semola di grano duro condita con ragù di maiale;
- pizza di Franz: pezzetti di pizza a base di uova, parmigiano e prezzemolo, cotti al forno e passati in brodo caldo;
- baccalà arracanato: il pesce viene gratinato al forno e servito con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e noci;
- pampanella di costine al forno: un piatto rustico a base di costolette di maiale cotte al forno, condite con aglio, peperoncino e peperone rosso essiccato;
- caragnoli e rosacatarre: si tratta di dolcetti composti da un impasto molto semplice a base di farina, uova, zucchero e uova a cui, poi, viene dato la forma di rosa per le rosacatarre e di elica per i caragnoli;
- milk pan: un altro dolce natalizio che consiste in uno zuccotto bagnato con il Milk, un liquore molisano, e ricoperto di cioccolato bianco;
- calciuni: dolcetti a forma di mezzaluna a base di farina, uova, olio, vino e acqua e riepieni di castagne, rum, cioccolato, miele, mandorle, canditi e cannella.
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Nell’excursus dei piatti natalizi tipici del sud Italia non può certo mancare la Campania che, a onor del vero, vanta un’altissima tradizione culinaria quotidian, attirando l’attenzione di milioni di turisti in qualunque momento dell’anno! Ecco cosa propone a Natale:
- pizza di scarole: un antipasto leggero, che consiste nell’impasto della pizza ripieno di scarole, olive o uvetta, capperi e pinoli;
- pizzelle: altro antipasto che può essere servito fritto, a base di passata di pomodoro e basilico, oppure con l’aggiunta di cavolfiore e baccalà;
- minestra maritata: il primo piatto più antico e diffuso di tutta la Campania, che coniuga carne e verdure facendole, appunto, maritare;
- sartù di riso: primo piatto tipico campano, che consiste in un timballo di riso farcito con polpettine, salsiccia, piselli, uova sode, mozzarella, fegatini e ragù alla napoletana;
- zeppole di baccalà: il pesce viene unito all’impasto del pane prima di essere fritto, così da formare delle zeppole;
- spigola/orata all’acqua pazza: il pesce scelto viene cotto al forno o in padella insieme a olio, aglio, pomodorini, sale, acqua e vino bianco;
- insalata di rinforzo: famosissima in tutta Italia, è composta da cavolo lessato, acciughe, olive neri e verdi, papaccelle (peperoni verdi, rossi e gialli) e giardiniera;
- gran fritto alla napoletana: ideato per recuperare gli avanzi del cenone della vigilia, consiste in un fritto misto a base di panzerotti, mozzarelle in carrozza, scagliuozzolo, pizzelle, micciarelli, verdure e pesce fritto;
- struffoli: dolci campani irresistibili, si tratta di palline di pasta frolla aromatizzate con liquore all’anice e scorza di agrumi, fritte e poi ricoperte di miele, confettini di zucchero e frutta candita;
- roccocò: biscotti a forma di ciambelline a base di farina e mandorle e aromatizzati con scorza di arancia;
- susamielli: dolcetti a base di farina, zucchero, mandorle e miele dalla tipica forma a S.
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E la Campania chiama inevitabilmente la Puglia che, con le sue spiagge straordinarie anche in inverno, regala al Natale uno scenario mozzafiato! E per reggere i suoi standard molto alti, è solita presentare in tavola:
- focaccia di patate: antipasto pugliese perfetto, realizzato con farina, patate, olio di oliva e lievito di birra e farcito con pomodorini, aglio e origano;
- cavatelli ai frutti di mare: gnocchetti fatti a mano con acqua e farina conditi con gamberetti, polipi, calamari saltati in padella con abbondante olio e aglio grattugiato, con l’aggiunta di sugo di pomodoro;
- agnello al forno con patate alla leccese: agnello e patate vengono tagliati in grandi pezzi per essere rosolato il primo ed essere fritte le seconde. Insieme, poi, vengono riposti in un tegame, spolverati con pecorino, pangrattato, pepe e prezzemolo e cotti in forno;
- cartellate: un dolce tipico preparato con farina, vino bianco secco, olio di oliva, mosto cotto, cannella e chiodi di garofano;
- calzone di castagne: un altro dolce tipico impanato nel posto cotto e farcito con crema di castagne.
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Si giunge, finalmente, alla prima delle due isole maggiori: la Sicilia! Il mare, il sole, il clima mite e il calore della gente fanno da cornice a un Natale da favola che, in onore della tradizione tipicamente isolana, porta in tavola:
- caponata di verdure: antipasto protagonista delle feste natalizie a base di verdure miste (melanzane, peperoni, patate, cipolle, carote) fritte separatamente e poi unite a uvetta, aceto e pinoli per l’effetto agrodolce;
- timballo di anelletti: tipico del palermitano, è un primo piatto a base di pasta condita con ragù, melanzane fritte, formaggio e uova sode cotta al forno;
- pasta ‘ncasciata: tipica del messinese, è una pasta condita con ragù, prosciutto, formaggio, parmigiano e tutto quello che si ha in casa, ricoperta di pangrattato e cotta in forno;
- falsomagro: un involtino gigante avvolto nella pancetta e ripieno, solitamente, con uova sode, prosciutto, formaggio e cipolla. Viene cotto in forno con le patate;
- involtini al pistacchio: tipici del catanese, sono involucri di carne di bovino o maiale farciti con prosciutto, formaggio molle e pistacchio, da gustare fritti, arrostiti o cotti in forno;
- sarde a beccafico: un secondo piatto a base di pesce molto diffuso in tutta l’isola, con le sarde in agrodolce grazie alla presenza di uvette e pinoli;
- broccoli arriminati o bastaddu affucatu: il nome cambia in base alla città, ma la sostanza rimane la stessa. Si tratta di un contorno a base di broccoli saltati in padella con olive nere, vino rosso, cipolla e formaggio pepato;
- insalata di arance: un must delle tavole siciliane, perfetta per rinfrescare il palato con arance, olive, finocchi, cipolla, olio e sale;
- nucatoli ragusani: tipici biscotti a forma di S farciti con mandorle e fichi secchi;
- buccellato: una grossa ciambella di pasta frolla farcita con frutta secca e disidratata, candidi, zuccata e cioccolato;
- cassata e cannoli: entrambi perfetti per chiudere in bellezza, devono essere preparati e serviti categoricamente a base di ricotta.
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E per concludere nel migliore dei modi questi viaggio tra i piatti natalizi tipici di ogni regione d’Italia si giunge, infine, alla Sardegna; con le sue spiagge a prova di Maldive e una tradizione culturale ed enogastronomica invidiata in tutto il mondo, ecco cosa propone in occasione del Natale:
- pisci a scabecciu: un antipasto a base di pesci piccolissimi impanati con la semola di grano duro e fritti con aglio e pomodorini freschi;
- orziadas: anemoni di mare impanati, fritti e serviti con pepe e limone fresco;
- culurgiones de casu: ravioli di formaggio stagionato e verdure (come bietola o cavolo), con l’aggiunta di zafferano e noce moscata, serviti con sugo di agnello;
- porceddu: il classico porcellino arrosto, servito con verdure o patate;
- pabassinas: un dolce tipico preparato con frutta secca tritata, uvetta, arancia candita, anice e vino mosto bollito;
- seadas: ravioli ripieni di formaggio, fritti e serviti con abbondante miele.
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Questo meraviglioso percorso culinario conferma un aspetto dell’Italia che la rende unica al mondo: qualunque regione si visiti, qualunque città si scelga come meta per trascorrere le vacanze natalizie, di certo non si rimane a bocca asciutta! Buon Natale.
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