La leggenda del campanile nel lago di Resia
Fino all’anno 1950 esistevano tre laghi naturali presso il passo Resia: il lago di Resia, il lago di Curon ed il lago di San Valentino alla Muta. La creazione di una grande diga unificò i primi due laghi e sommerse il piccolo paese, dal quale tutti gli abitanti dovettero evacuare. Solo la presenza del grande e solitario campanile che spunta dall’acqua ci ricorda ancora oggi l’accaduto. La leggenda del campanile nel lago di Resia racconta che, in alcune giornate d’inverno, si sentano ancora suonare le campane, che invece furono rimosse il 18 luglio 1950, prima della formazione dello specchio d’acqua. Ma si sa, il Trentino Alto Adige non è nuovo in quanto a leggende, magie e misteri. Dai racconti popolari emergono montagne traboccanti di fantasmi, stregoni, ninfe, gnomi, folletti.
La storia del lago di Curon
Attività sul lago di Resia
Nel lago vivono innumerevoli pesci come persici, lucci, salmerini e coregoni, quindi il lago è anche perfettamente adatto per tutti gli appassionati di pesca! E per chi invece preferisce praticare un po’ di sport lungo la riva del lago, il nordic walking o inline skating è ideale! Il lago è anche un ottimo punto di partenza per innumerevoli escursioni nella natura che lo circonda; in inverno, quando il lago gela, il campanile è inoltre raggiungibile a piedi. Anche la possibilità di praticare sport in acqua non manca: un vero e proprio paradiso per tutti i kite, grazie al vento costante e forte. Nelle stagioni con le temperature più rigide invece, si pratica anche la slitta a vela. Poco distante dalla location, alla riva ad ovest, è situata infatti la stazione a valle dell’area sciistica “Schöneben”. Nel 2009 sono stati eseguiti dei lavori di restauro del campanile romanico, che ne hanno reso più stabile la struttura. Con il tempo il connubio di lago e campanile sommerso è diventato uno dei punti più affascinanti e attraenti della regione del Trentino, capace di attirare un ampio numero di fotografie turisti da tutta Europa.