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La Certosa di San Lorenzo a Padula 

Il Cilento è un’area della Campania (link: https://italian-traditions.com/it/campania-scopri-la-guida-completa/), in provincia di Salerno, ricca di meraviglie naturalistiche e storiche.  

È proprio nel cuore di questa zona, elevata e lontana dal mare quanto basta, che si sviluppa la  Certosa di San Lorenzo, conosciuta anche come Certosa di Padula, che  rappresenta il più grande complesso monastico nella zona meridionale d’Italia.

Oltre a ciò, è tra i monasteri più riconosciuti in Europa sia per la sua maestosa architettura, sia per gli esemplari artistici che custodisce al suo interno; infine, è il secondo monastero più grande d’Europa, dopo la Certosa di Grenoble in Francia. 

Tanta è la sua rilevanza artistico-culturale che, nel 1998, è stata inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, assieme ai siti di Velia e Paestum, al Vallo di Diano e al Parco Nazionale del Cilento. 

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Breve storia di Certosa di San Lorenzo 

La costruzione della Certosa di San Lorenzo iniziò nel lontano 1306, per volere del conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, Tommaso Sanseverino. Tra ristrutturazioni e ampliamenti, i lavori terminarono nel diciannovesimo secolo. 

Ad oggi sono poche le parti della conformazione originale rimaste intatte: il portone della chiesa, che risale al 1374 e le sue volte a crociera sono tra queste. 

Durante il Cinquecento ci furono gli interventi più significativi a livello strutturale mentre, gli affreschi e i cambi di destinazione d’uso degli ambienti già esistenti risalgono al Settecento. 

Dopo i vari lavori, nel 1807 Certosa di Padula fu chiusa perché fu abolito l’ordine dei certosini e in questo periodo furono sottratte molte delle opere contenute al suo interno. 

Nei decenni a seguire il monastero fu utilizzato a scopo militare e come campo di internamento durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. 

A partire dal 1957, Certosa di San Lorenzo è diventata sede del museo archeologico della Lucania occidentale e conserva al suo interno molti oggetti ritrovati nelle necropoli di Padula e di Sala Consilina, testimonianze di un periodo che va dalla preistoria fino all’età ellenistica. 

Tra i vari personaggi di spicco che visitarono il monastero durante i secoli ci sono nomi come Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, che fece una sosta con il suo esercito di ritorno dalla conquista di Tunisi nel 1535. 

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Visitare Certosa di Padula: cosa vedere 

La Certosa di San Lorenzo si estende su un’area di oltre 50.000 m² ed è composto principalmente da un cortile di ingresso, che include gli ambienti di lavoro e la chiesa, quattro chiostri e un giardino all’italiana.  

Il cortile del monastero era l’unico luogo in cui i monaci potevano avere contatti con l’esterno e comprende la zona della farmacia, delle stalle e dei granai. 

Il monastero è essenzialmente diviso in due spazi principali, ognuno con una sua funzione specifica: uno dedicato al lavoro e l’altro alla contemplazione, secondo la tradizione certosina. 

La prima parte del monastero ospita le strutture adibite appunto all’opera, come i granai, le lavanderie e gli orti, attività fondamentali per garantire il sostentamento quotidiano dei monaci. 

La seconda parte, invece, comprende la zona di residenza dei monaci e gli spazi dedicati alla riflessione e alla meditazione. Qui si trovano le celle in cui i monaci vivono, i luoghi di studio, le biblioteche e le sale di preghiera. 

La chiesa vanta tre chiostri: il Chiostro del Cimitero (l’area di sepoltura dei monaci), il Chiostro dei Procuratori e il Chiostro Grande. Quest’ultimo, suddiviso su due livelli, è il chiostro più grande d’Europa e fu realizzato per unire la zona di clausura con l’area esterna. 

I chiostri offrono un’oasi di pace e tranquillità in cui isolarsi dal mondo esterno: sono pensati per fungere da luoghi di incontro per i monaci e aree verdi in cui rilassarsi. 

Il giardino all’italiana, infine, aggiunge un tocco di armoniosa estetica al complesso monastico e rappresenta un luogo di bellezza e serenità in cui i monaci possono passeggiare e godere della natura circostante. 

Una visita alla Certosa di San Lorenzo è un’esperienza unica, tramite cui entrare in contatto con la natura e con il proprio Io interiore, alla ricerca di pace e tranquillità. 

Caratteristica che ritroverete anche nel borgo medioevale di Padula, fatto con la celebre pietra locale e con strette stradine dove il tempo sembra fermarsi. 

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Quanto visitare la Certosa di San Lorenzo a Padula 

La Certosa di San Lorenzo è aperta tutti i giorni tranne il martedì, con orario continuato dalle 9.00 alle 19.30. 

Il costo del biglietto è di quattro euro a persona, di due euro per i giovani dai 18 ai 25 anni e gratuito per gli under 18. 

Copertina: opencampania

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