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Esposizione Milo Manara al Palazzo Pallavicini

Il Palazzo Pallavicini di Bologna inaugura l’attesissima apertura con una retrospettiva dedicata a Milo Manara, artista italiano tra i più conosciuti al mondo.

A seguito di un attento restauro, lo storico Palazzo Pallavicini ha finalmente aperto le porte al pubblico scegliendo come prima esposizione un nome forte nel panoramica artistico: Milo Manara, eccellenza italiana di fama mondiale.

La dimora settecentesca, sita proprio nel cuore della città di Bologna, ospiterà la mostra temporanea “Nel segno di Manara. Antologica di Milo Manara”, curata da Claudio Curcio, fino al 21 gennaio 2018.

Grazie alle 130 opere esposte, si avrà la possibilità di ripercorrere tutto il percorso artistico ed il processo creativo che ha portato Manara alla fama di cui oggi gode.

Un percorso ascendente che tocca le tappe salienti della carriera artista del disegnatore, dalle celebri vignette fino alle significative collaborazioni con mostri sacri del cinema. In questo straordinario percorso si ricorderà, infatti, l’amicizia con Federico Fellini, ma anche con eccellenze estere quali Jodorowsky, Hugo Pratt e Almodóvar.

Il curatore Claudio Curcio ha scelto di suddividere in sette diversi sezioni l’ampia retrospettiva dell’artista, il modo da facilitare il percorso del pubblico. Si passa con estrema eleganza dalla produzione dei fumetti al lavoro per la stampa, per la pubblicità e per il cinema, settore che ha permesso a Manara il riconoscimento da parte del grande pubblico.

Dai primi lavori risalenti agli anni Ottanta fino alle recenti illustrazioni per LUI, celebre magazine francese, Manara si racconta in Italia in una antologia visiva senza precedenti.

Una mostra senza precedenti in una location speciale

Come si diceva, la mostra di Manara a Palazzo Pallavicini è una delle migliori cose da fare in Italia in questo periodo. Ripercorrere l’intera carriera artistica di Manara in una delle più belle città del nostro Paese è il sogno di molti.

Con una carriera artistica tutta in ascesa, Manara è infatti il maggiore fumettista dei nostri giorni. Si tratta di un artista che ha rivoluzionato la storia delle grafiche d’arte ed in particolare del fumetto, per via di un approccio moderno e grazie a un tratto estremamente unico.

Ma come ha fatto a raggiungere un così grande successo?

Manara: L’inizio del grande genio artistico

Ti sembrerà strano data l’eccezionale fama, ma Milo Manara si approcciò alla produzione fumettistica in tarda età, dopo un lungo periodo dedicato esclusivamente alla pittura.

Questo radicale cambiamento è dovuto alla accesa polemica che colpì l’Italia degli anni ’60-’70. In quel periodo infatti si dibatteva sulla spinosa questione della mercificazione dell’arte e, di conseguenza, della sua vendita.

Volendo prendere le distanze da questo modo di pensare l’arte, proprio della classe sociale borghese, Manara decise di abbandonare la pittura per abbracciare una nuova espressione artistica più “popolare”: il fumetto.

Il suo debutto in questo nuovo ambito avvenne nel 1969, quando propose un ciclo di storie erotico-poliziesche per la collana Genius, la stessa che in quegli anni produceva anche Diabolik.

Storie ricche di intrighi e passioni, dal taglio estremamente noir, gli permisero di raggiungere il successo nel giro di pochissimo tempo. Osannato per essere un personaggio trasgressivo, ma al contempo capace di bilanciare una maniera stilistica classica, Manara è uno dei più grandi orgogli nostrani.

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