La storia della produzione del Passito inizia più di duemila anni fa: già nel 200 a.C. infatti Magone, grande generale cartaginese, descriveva nei dettagli la produzione dell’antico nettare prodotto sull’isola siciliana, e che ancora oggi si mantiene praticamente inalterata. Il Passito di Pantelleria è, come si desume dal nome, un prodotto esclusivo dell’omonima magnifica isola, pertanto non solo le uve devono essere prodotte sull’isola, ma qui devono anche essere svolte tutte le operazioni di vinificazione, compreso l’appassimento delle uve e l’imbottigliamento.I grappoli raccolti vengono posti, in una prima fase, in cassette di legno poste a essiccare in luoghi soleggiati e ben areati, per un periodo che varia da 1 a 4 settimane. In base al tempo di essiccazione il peso dell’uva, per effetto del caldo e del vento, si riduce fino al 75%, mentre la concentrazione zuccherina varia dal 25% al 55%.
Ottimo insieme ai dolci secchi e ai formaggi erborinati, il Passito risalta per il suo bel colore giallo dorato, che talvolta assume riflessi ambrati. Il profumo è fruttato e aromatico, fragrante e caratteristico di moscato, mentre il sapore è piacevolmente dolce e gradevole, con sentori di arancia candita, miele, uva passa e mirto. Vera e propria eccellenza del Made in Italy, il Passito di Pantelleria è uno dei più apprezzati vini prodotti nel Belpaese, l’ennesimo tesoro enologico della penisola più amata al mondo.