Anche i panteschi nei secoli hanno dovuto adattarsi al clima brullo e ventoso, e proprio per questo motivo si ingegnarono a sviluppare abitazioni in grado di ovviare a questi problemi. Nacquero così i Dammusi, le abitazioni cubiche di pietra tipiche di Pantelleria. Nella loro pur arcaica progettazione gli abitanti tennero saggiamente conto delle peculiarità dell’isola: il vento sferzante, il caldo perenne, la scarsità di piogge e la ricchezza di materiale lavico. Proprio la pietra lavica venne utilizzata per costruire i primi Dammusi, che per questo motivo paiono spesso nascere direttamente dalla terra, quasi fossero naturali escrescenze del terreno. Inoltre tutti gli elementi che caratterizzano queste costruzioni hanno una funzione specifica: i tetti a cupola servono per convogliare l’acqua piovana nelle cisterne; gli spessi muri, fino a un metro e quaranta di spessore, garantiscono l’isolamento contro il caldo d’estate e il freddo d’inverno, così come le piccole dimensioni di finestre e porte.
All’esterno invece vengono solitamente preparati eleganti terrazzamenti, dove trovano spazio verdi vigne e immensi uliveti, circondati da palme e magnifici giardini che arricchiscono il già impagabile panorama dei tramonti più belli del Mediterraneo, idilliache cornici per una perla tra le più preziose d’ Italia.